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Modifiche al rito approvate da Benedetto XVI - Un concistoro fra tradizione e innovazione, Mons. Guido Marini
<html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso-8859-1" /> <meta name="title" content="Modifiche al rito approvate da Benedetto XVI - Un concistoro fra tradizione e innovazione, Mons. Guido Marini" /> <meta name="creator" content="Ufficio delle Celebrazione Liturgiche del Sommo Pontefice" /> <meta name="subject" content="Modifiche al rito approvate da Benedetto XVI - Un concistoro fra tradizione e innovazione, Mons. Guido Marini, Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di nuovi Cardinali, 18 febbraio 2012" /> <meta name="date.created" content="2012-02-17" /> <meta name="date.issued" content="2012-02-17" /> <meta name="date.expires" content="2012-03-19" /> <meta name="language" content="it" /> <meta name="publisher" content="Servizio Internet Vaticano" /> <script language="JavaScript" src="/js/indice.js"></script> <title>Modifiche al rito approvate da Benedetto XVI - Un concistoro fra tradizione e innovazione, Mons. Guido Marini</title> <style> </style> </head> <body background="/img/sfondo.jpg" text="#000000" alink="#000000" vlink="#000000" link="#663300" topmargin="0" marginwidth="1" marginheight="1"> <a name="top"></a> <table border="0" width="609" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td valign="top" rowspan="3"><a href="/index.htm"><img src="/img/pkeys.jpg" border="0" width="69" height="89" alt="The Holy See" /></a></td> <td align="center" valign="top" colspan="2"><img src="/img/vuoto.gif" border="0" width="1" height="14" alt="" hspace="0" /></td> <td valign="top" align="left" rowspan="3"><img src="/img/psearch_fill.jpg" border="0" width="51" height="88" hspacing="0" alt="Search" /></td> </tr> <tr> <td align="right" valign="top"><a href="javascript:history.go(-1)"><img src="/img/back.jpg" border="0" width="49" height="28" alt="back" hspace="50" /></a></td> <td align="left" valign="top"><script language="JavaScript"> var name = navigator.appName; var vers = navigator.appVersion; if ((name=="Netscape" && vers >="3") || (name=="Microsoft Internet Explorer" && vers >="4")) document.write("<!A HREF='javascript:up()'><IMG SRC='http://www.vatican.va/img/up.jpg' border=0 width=49 height=28 alt='up' hspace=50></A>") else document.write("<IMG SRC='http://www.vatican.va/img/up.jpg' border=0 width=49 height=28 alt='up' hspace=50>") </script> </td> </tr> <tr> <td align="center" valign="bottom" colspan="2"><img src="/img/riga_int.jpg" border="0" width="489" height="35" alt="riga" hspace="0" /></td> </tr> </tbody> </table> <table border="0" width="609" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td rowspan="2"><img src="/img/vuoto.gif" width="10" height="1" hspace="0" vspace="0" /></td> <td width="599" valign="top"> <p align="center"> <font color="#663300">UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE <br />DEL SOMMO PONTEFICE </font> </p> <p align="center"><font color="#663300"><b>Modifiche al rito approvate da Benedetto XVI</b></font></p> <p align="center"><font color="#663300" size="4"><b>Un concistoro fra tradizione e innovazione</b></font></p> <p align="center"><i><font color="#663300">Mons. Guido Marini</font></i></p> <p align="center"> </p> <p>Il concistoro per la creazione dei cardinali si è sviluppato attraverso i secoli, assumendo una forma cerimoniale particolarmente ricca. </p> <p>Nei secoli passati la creazione dei cardinali aveva luogo in un concistoro segreto, in cui il Papa annunciava i nomi dei neo-porporati. Subito dopo i nuovi cardinali residenti a Roma venivano informati della loro nomina, ricevendo il «biglietto» che ha dato occasione al famoso discorso del beato cardinale Newman nel 1879. </p> <p>Il pomeriggio dello stesso giorno, si recavano nel Palazzo Apostolico per ricevere la berretta rossa dal Santo Padre. Qualora un neo-cardinale, residente fuori dell聮Urbe, non avesse potuto venire a Roma, riceveva la berretta rossa dal Papa per il tramite di un delegato speciale. In questi casi, il neo-porporato avrebbe dovuto promettere solennemente che entro un anno si sarebbe recato personalmente a Roma, per ricevere dal Papa il cappello rosso e il suo titolo.</p> <p>Il successivo concistoro pubblico si svolgeva di solito nella basilica di San Pietro, ma a volte anche nella cappella Sistina o nella sala del Concistoro del Palazzo Apostolico. Fra i momenti più espressivi della cerimonia si ricordano l聮atto di ubbidienza fatta dai neo-cardinali al Papa, l聮imposizione del cappello rosso («galero») e la loro prostrazione durante il canto del <i>Te Deum</i>, con la testa coperta dal cappuccio della cappa. Immediatamente dopo avveniva il rito particolare dell聮<i>aperitio oris </i> («apertura della bocca»), dal momento che il Santo Padre, all聮atto della consegna della berretta rossa, aveva raccomandato ai nuovi cardinali di essere accorti e prudenti nell聮uso della parola (<i>occlusio oris</i>, «chiusura della bocca»). In conclusione, il Papa consegnava a ciascuno dei cardinali un anello di zaffiro e gli assegnava una chiesa titolare o diaconia.</p> <p>Nel periodo successivo al concilio Vaticano II, anche i riti per la creazione dei nuovi cardinali hanno assunto una forma più sobria e semplificata rispetto ai precedenti, conservandone comunque gli elementi essenziali. Infatti, il concistoro, pur venendo meno la distinzione fra concistoro pubblico e segreto, ha mantenuto il giuramento, l聮imposizione della berretta (al posto di quella del cappello) e l聮assegnazione del titolo o della diaconia. La consegna dell聮anello cardinalizio, invece, avveniva nella santa messa concelebrata dal Papa con i nuovi cardinali il giorno successivo al Concistoro. </p> <p>Il testo rinnovato del <i>Rito</i> (cfr. <i>Notitiae</i> 5 [1969], 289-291) è stato usato per la prima volta da Paolo VI nel concistoro del giugno 1969. Come osservava Annibale Bugnini, il criterio principale che guidò la redazione del nuovo rituale fu la volontà di inserire in un rito liturgico ciò che comunque di per sé non fa parte della liturgia. Si voleva dare una forma celebrativa al concistoro evitando però, allo stesso tempo, ogni elemento che potesse dare l聮idea di un nuovo «ordine sacro» o un «sacramento del cardinalato» (<i>La Riforma liturgica</i> 1948-1975, CLV 聳 Ed. Liturgiche, Roma 1983, p. 789, n. 15). Tuttavia, in seguito, il concistoro ha subito ulteriori modifiche, che l聮hanno avvicinato di più a una vera e propria liturgia della Parola.</p> <p>Come ricordava lo stesso <a href="/holy_father/benedict_xvi/index_it.htm">Benedetto XVI</a>, il concistoro «è un evento che suscita ogni volta un聮emozione speciale, e non solo in coloro che con questi riti vengono ammessi a far parte del collegio cardinalizio, ma in tutta la Chiesa, lieta per questo eloquente segno di unità cattolica. La cerimonia stessa nella sua struttura pone in rilievo il valore del compito che i nuovi Cardinali sono chiamati a svolgere cooperando strettamente con il Successore di Pietro, e invita il popolo di Dio a pregare perché nel loro servizio questi nostri Fratelli rimangano sempre fedeli a Cristo sino al sacrificio della vita se necessario, e si lascino guidare unicamente dal suo Vangelo» (<a href="/holy_father/benedict_xvi/homilies/2007/documents/hf_ben-xvi_hom_20071124_consistory_it.html"><i>Omelia al concistoro ordinario pubblico</i>, 24 novembre 2007</a>).</p> <p>In questo senso, e per sottolineare i due aspetti che devono caratterizzare questo evento 聴 la nuova responsabilità assunta dai cardinali e il contesto di preghiera 聴, dopo qualche variazione nella prassi degli ultimi concistori, si è ritenuto conveniente apportare alcune piccole modifiche, che sono state di recente approvate dal Santo Padre. </p> <p>Anzitutto, non trattandosi propriamente di una celebrazione liturgica, il Santo Padre porta l聮abito corale (con mozzetta e stola). All聮inizio del rito, poi, il Santo Padre sosta per un momento di preghiera silenziosa, davanti alla Confessione, sulla tomba dell聮apostolo Pietro. </p> <p>Per le due orazioni all聮inizio e alla conclusione del rito si riprendono i testi del 1969, provenienti dalla grande tradizione eucologica romana. Si tratta di testi della messa in occasione dell聮anniversario dell聮ordinazione episcopale del vescovo di Roma dal <i>Veronense</i> (il cosiddetto <i> Sacramentarium Leonianum</i>). Queste orazioni parlano esplicitamente dei poteri affidati alla Chiesa, in particolare di quello affidato a Pietro. Mentre in quella iniziale il Papa prega anche in modo diretto per se stesso, successore dell聮Apostolo, per svolgere bene il suo ufficio, con quella conclusiva il Papa invoca la benedizione di Dio sui neo-porporati. </p> <p>La proclamazione della Parola di Dio riprende la forma più breve, come nel rito del 1969, con la sola pericope evangelica (<i>Marco,</i> 10, 32-45). Vengono omessi una lettura e il salmo responsoriale. </p> <p>L聮anello cardinalizio viene consegnato insieme alla berretta e al titolo o diaconia nel corso del concistoro e non più nella santa messa del giorno successivo, che risulta così essere una celebrazione di ringraziamento al Signore per il dono dei nuovi cardinali alla Chiesa e «un聮occasione quanto mai importante ed opportuna per riaffermare la nostra unità con Cristo e per rinnovare la comune volontà di servirlo con totale generosità» (<a href="/holy_father/benedict_xvi/homilies/2007/documents/hf_ben-xvi_hom_20071124_consistory_it.html">Benedetto XVI, <i>omelia al concistoro ordinario pubblico,</i> 24 novembre 2007</a>). All聮inizio della messa, il primo tra i nuovi cardinali rivolge una parola di gratitudine al Santo Padre a nome di tutti i porporati. Tale saluto, nel rito precedente, era previsto all聮inizio del concistoro. </p> <p align="center"> <img border="0" src="../img/20120218_anello-card.jpg" alt="anello cardinalizio, concistoro 18 febbraio 2012" width="450" height="418" /></p> <p> </p> <p align="left"> <i>L'Osservatore Romano, Anno CLII n. 40 </i></p> <font face="TmsRmn"> <p align="center"></p> <p align="center"></p> <p align="center"></p> </font><p align="left"><font face="TmsRmn"><i> </i> </font> </p></td> </tr> <tr> <td align="center" valign="middle"><a href="#top"><img src="/img/top.jpg" border="0" width="49" height="28" alt="top" /></a></td> </tr> </tbody> </table> </body> </html>