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La Sacra Bibbia - Gen37-50 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati, Riveduta 2020)

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd"> <html lang="it" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><head> <meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1.0" /> <title>La Sacra Bibbia - Gen37-50 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati, Riveduta 2020)</title> <style> body{font-size:120%;}@media(min-width:768px){body{font-size:medium;}} </style> </head> <body> <!-- RESULT LIST START --><div id="brano"><table style="width:100%" rules="cols" cellpadding="5px" border="1" frame="void"><tr valign="top"><td style="max-width:1px;width: 25%"><div style="overflow-wrap:break-word"><!-- RESULT ITEM START --><h2><a href="?riferimento=Gen37-50&versioni[]=C.E.I.">C.E.I.</a>:</h2><h3>Genesi 37-50</h3><p><strong>37,1</strong>&nbsp;Giacobbe si stabil&igrave; nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan.<br /> <strong>2</strong>&nbsp;Questa &egrave; la storia della discendenza di Giacobbe.<br />Giuseppe all'et&agrave; di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe rifer&igrave; al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. <strong>3</strong>&nbsp;Israele amava Giuseppe pi&ugrave; di tutti i suoi figli, perch&eacute; era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche. <strong>4</strong>&nbsp;I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui pi&ugrave; di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. <strong>5</strong>&nbsp;Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccont&ograve; ai fratelli, che lo odiarono ancor di pi&ugrave;. <strong>6</strong>&nbsp;Disse dunque loro: &laquo;Ascoltate questo sogno che ho fatto. <strong>7</strong>&nbsp;Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand'ecco il mio covone si alz&ograve; e rest&ograve; diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Gli dissero i suoi fratelli: &laquo;Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?&raquo;. Lo odiarono ancora di pi&ugrave; a causa dei suoi sogni e delle sue parole.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Egli fece ancora un altro sogno e lo narr&ograve; al padre e ai fratelli e disse: &laquo;Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Lo narr&ograve; dunque al padre e ai fratelli e il padre lo rimprover&ograve; e gli disse: &laquo;Che sogno &egrave; questo che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?&raquo;.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;I suoi fratelli perci&ograve; erano invidiosi di lui, ma suo padre tenne in mente la cosa.<br /> <strong>12</strong>&nbsp;I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem. <strong>13</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro&raquo;. Gli rispose: &laquo;Eccomi!&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Gli disse: &laquo;Va' a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a riferirmi&raquo;. Lo fece dunque partire dalla valle di Ebron ed egli arriv&ograve; a Sichem. <strong>15</strong>&nbsp;Mentr'egli andava errando per la campagna, lo trov&ograve; un uomo, che gli domand&ograve;: &laquo;Che cerchi?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Rispose: &laquo;Cerco i miei fratelli. Indicami dove si trovano a pascolare&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Quell'uomo disse: &laquo;Hanno tolto le tende di qui, infatti li ho sentiti dire: Andiamo a Dotan&raquo;. Allora Giuseppe and&ograve; in cerca dei suoi fratelli e li trov&ograve; a Dotan. <strong>18</strong>&nbsp;Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire. <strong>19</strong>&nbsp;Si dissero l'un l'altro: &laquo;Ecco, il sognatore arriva! <strong>20</strong>&nbsp;Ors&ugrave;, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestia feroce l'ha divorato! Cos&igrave; vedremo che ne sar&agrave; dei suoi sogni!&raquo;. <strong>21</strong>&nbsp;Ma Ruben sent&igrave; e volle salvarlo dalle loro mani, dicendo: &laquo;Non togliamogli la vita&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Poi disse loro: &laquo;Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che &egrave; nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano&raquo;; egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre. <strong>23</strong>&nbsp;Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe maniche ch'egli indossava, <strong>24</strong>&nbsp;poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz'acqua. <strong>25</strong>&nbsp;Poi sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto. <strong>26</strong>&nbsp;Allora Giuda disse ai fratelli: &laquo;Che guadagno c'&egrave; ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue? <strong>27</strong>&nbsp;Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perch&eacute; &egrave; nostro fratello e nostra carne&raquo;. I suoi fratelli lo ascoltarono.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Cos&igrave; Giuseppe fu condotto in Egitto. <strong>29</strong>&nbsp;Quando Ruben ritorn&ograve; alla cisterna, ecco Giuseppe non c'era pi&ugrave;. Allora si stracci&ograve; le vesti, <strong>30</strong>&nbsp;torn&ograve; dai suoi fratelli e disse: &laquo;Il ragazzo non c'&egrave; pi&ugrave;, dove andr&ograve; io?&raquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue. <strong>32</strong>&nbsp;Poi mandarono al padre la tunica dalle lunghe maniche e gliela fecero pervenire con queste parole: &laquo;L'abbiamo trovata; riscontra se &egrave; o no la tunica di tuo figlio&raquo;. <strong>33</strong>&nbsp;Egli la riconobbe e disse: &laquo;&Egrave; la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l'ha divorato. Giuseppe &egrave; stato sbranato&raquo;. <strong>34</strong>&nbsp;Giacobbe si stracci&ograve; le vesti, si pose un cilicio attorno ai fianchi e fece lutto sul figlio per molti giorni. <strong>35</strong>&nbsp;Tutti i suoi figli e le sue figlie vennero a consolarlo, ma egli non volle essere consolato dicendo: &laquo;No, io voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba&raquo;. E il padre suo lo pianse. <strong>36</strong>&nbsp;Intanto i Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie. </p><p><strong>38,1</strong>&nbsp;In quel tempo Giuda si separ&ograve; dai suoi fratelli e si stabil&igrave; presso un uomo di Adullam, di nome Chira. <strong>2</strong>&nbsp;Qui Giuda vide la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si un&igrave; a lei. <strong>3</strong>&nbsp;Essa concep&igrave; e partor&igrave; un figlio e lo chiam&ograve; Er. <strong>4</strong>&nbsp;Poi concep&igrave; ancora e partor&igrave; un figlio e lo chiam&ograve; Onan. <strong>5</strong>&nbsp;Ancora un'altra volta partor&igrave; un figlio e lo chiam&ograve; Sela. Essa si trovava in Chezib, quando lo partor&igrave;.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire. <strong>8</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Onan: &laquo;Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura cos&igrave; una posterit&agrave; per il fratello&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterit&agrave; al fratello. <strong>10</strong>&nbsp;Ci&ograve; che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Giuda disse alla nuora Tamar: &laquo;Ritorna a casa da tuo padre come vedova fin quando il mio figlio Sela sar&agrave; cresciuto&raquo;. Perch&eacute; pensava: &laquo;Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!&raquo;. Cos&igrave; Tamar se ne and&ograve; e ritorn&ograve; alla casa del padre.<br /> <strong>12</strong>&nbsp;Passarono molti giorni e mor&igrave; la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, and&ograve; a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui vi era Chira, il suo amico di Adullam. <strong>13</strong>&nbsp;Fu portata a Tamar questa notizia: &laquo;Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si copr&igrave; con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all'ingresso di Enaim, che &egrave; sulla strada verso Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie. <strong>15</strong>&nbsp;Giuda la vide e la credette una prostituta, perch&eacute; essa si era coperta la faccia. <strong>16</strong>&nbsp;Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: &laquo;Lascia che io venga con te!&raquo;. Non sapeva infatti che quella fosse la sua nuora. Essa disse: &laquo;Che mi darai per venire con me?&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Rispose: &laquo;Io ti mander&ograve; un capretto del gregge&raquo;. Essa riprese: &laquo;Mi dai un pegno fin quando me lo avrai mandato?&raquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Egli disse: &laquo;Qual &egrave; il pegno che ti devo dare?&raquo;. Rispose: &laquo;Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano&raquo;. Allora glieli diede e le si un&igrave;. Essa concep&igrave; da lui. <strong>19</strong>&nbsp;Poi si alz&ograve; e se ne and&ograve;; si tolse il velo e rivest&igrave; gli abiti vedovili. <strong>20</strong>&nbsp;Giuda mand&ograve; il capretto per mezzo del suo amico di Adullam, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quegli non la trov&ograve;. <strong>21</strong>&nbsp;Domand&ograve; agli uomini di quel luogo: &laquo;Dov'&egrave; quella prostituta che stava in Enaim sulla strada?&raquo;. Ma risposero: &laquo;Non c'&egrave; stata qui nessuna prostituta&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; torn&ograve; da Giuda e disse: &laquo;Non l'ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: Non c'&egrave; stata qui nessuna prostituta&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Allora Giuda disse: &laquo;Se li tenga! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Vedi che le ho mandato questo capretto, ma tu non l'hai trovata&raquo;.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: &laquo;Tamar, la tua nuora, si &egrave; prostituita e anzi &egrave; incinta a causa della prostituzione&raquo;. Giuda disse: &laquo;Conducetela fuori e sia bruciata!&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Essa veniva gi&agrave; condotta fuori, quando mand&ograve; a dire al suocero: &laquo;Dell'uomo a cui appartengono questi oggetti io sono incinta&raquo;. E aggiunse: &laquo;Riscontra, dunque, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuda li riconobbe e disse: &laquo;Essa &egrave; pi&ugrave; giusta di me, perch&eacute; io non l'ho data a mio figlio Sela&raquo;. E non ebbe pi&ugrave; rapporti con lei.<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Quand'essa fu giunta al momento di partorire, ecco aveva nel grembo due gemelli. <strong>28</strong>&nbsp;Durante il parto, uno di essi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo leg&ograve; attorno a quella mano, dicendo: &laquo;Questi &egrave; uscito per primo&raquo;. <strong>29</strong>&nbsp;Ma, quando questi ritir&ograve; la mano, ecco usc&igrave; suo fratello. Allora essa disse: &laquo;Come ti sei aperta una breccia?&raquo; e lo si chiam&ograve; Perez. <strong>30</strong>&nbsp;Poi usc&igrave; suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e lo si chiam&ograve; Zerach. </p><p><strong>39,1</strong>&nbsp;Giuseppe era stato condotto in Egitto e Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquist&ograve; da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggi&ugrave;. <strong>2</strong>&nbsp;Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene e rimase nella casa dell'Egiziano, suo padrone. <strong>3</strong>&nbsp;Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che quanto egli intraprendeva il Signore faceva riuscire nelle sue mani. <strong>4</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe trov&ograve; grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi quegli lo nomin&ograve; suo maggiordomo e gli diede in mano tutti i suoi averi. <strong>5</strong>&nbsp;Da quando egli lo aveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averi, il Signore benedisse la casa dell'Egiziano per causa di Giuseppe e la benedizione del Signore fu su quanto aveva, in casa e nella campagna. <strong>6</strong>&nbsp;Cos&igrave; egli lasci&ograve; tutti i suoi averi nelle mani di Giuseppe e non gli domandava conto di nulla, se non del cibo che mangiava. Ora Giuseppe era bello di forma e avvenente di aspetto.<br /> <strong>7</strong>&nbsp;Dopo questi fatti, la moglie del padrone gett&ograve; gli occhi su Giuseppe e gli disse: &laquo;Unisciti a me!&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Ma egli rifiut&ograve; e disse alla moglie del suo padrone: &laquo;Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto &egrave; nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi. <strong>9</strong>&nbsp;Lui stesso non conta pi&ugrave; di me in questa casa; non mi ha proibito nulla, se non te, perch&eacute; sei sua moglie. E come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;E, bench&eacute; ogni giorno essa ne parlasse a Giuseppe, egli non acconsent&igrave; di unirsi, di darsi a lei.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;Ora un giorno egli entr&ograve; in casa per fare il suo lavoro, mentre non c'era nessuno dei domestici. <strong>12</strong>&nbsp;Essa lo afferr&ograve; per la veste, dicendo: &laquo;Unisciti a me!&raquo;. Ma egli le lasci&ograve; tra le mani la veste, fugg&igrave; e usc&igrave;. <strong>13</strong>&nbsp;Allora essa, vedendo ch'egli le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori, <strong>14</strong>&nbsp;chiam&ograve; i suoi domestici e disse loro: &laquo;Guardate, ci ha condotto in casa un Ebreo per scherzare con noi! Mi si &egrave; accostato per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. <strong>15</strong>&nbsp;Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, &egrave; fuggito ed &egrave; uscito&raquo;.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Ed essa pose accanto a s&eacute; la veste di lui finch&eacute; il padrone venne a casa. <strong>17</strong>&nbsp;Allora gli disse le stesse cose: &laquo;Quel servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, mi si &egrave; accostato per scherzare con me. <strong>18</strong>&nbsp;Ma appena io ho gridato e ho chiamato, ha abbandonato la veste presso di me ed &egrave; fuggito fuori&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Quando il padrone ud&igrave; le parole di sua moglie che gli parlava: &laquo;Proprio cos&igrave; mi ha fatto il tuo servo!&raquo;, si accese d'ira.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, dove erano detenuti i carcerati del re.<br />Cos&igrave; egli rimase l&agrave; in prigione. <strong>21</strong>&nbsp;Ma il Signore fu con Giuseppe, gli concili&ograve; benevolenza e gli fece trovare grazia agli occhi del comandante della prigione.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; il comandante della prigione affid&ograve; a Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione e quanto c'era da fare l&agrave; dentro, lo faceva lui. <strong>23</strong>&nbsp;Il comandante della prigione non si prendeva cura pi&ugrave; di nulla di quanto gli era affidato, perch&eacute; il Signore era con lui e quello che egli faceva il Signore faceva riuscire. </p><p><strong>40,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose il coppiere del re d'Egitto e il panettiere offesero il loro padrone, il re d'Egitto. <strong>2</strong>&nbsp;Il faraone si adir&ograve; contro i suoi due eunuchi, contro il capo dei coppieri e contro il capo dei panettieri, <strong>3</strong>&nbsp;e li fece mettere in carcere nella casa del comandante delle guardie, nella prigione dove Giuseppe era detenuto. <strong>4</strong>&nbsp;Il comandante delle guardie assegn&ograve; loro Giuseppe, perch&eacute; li servisse. Cos&igrave; essi restarono nel carcere per un certo tempo.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Ora, in una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano detenuti nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, ciascuno il suo sogno, che aveva un significato particolare.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che erano afflitti. <strong>7</strong>&nbsp;Allora interrog&ograve; gli eunuchi del faraone che erano con lui in carcere nella casa del suo padrone e disse: &laquo;Perch&eacute; quest'oggi avete la faccia cos&igrave; triste?&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Gli dissero: &laquo;Abbiamo fatto un sogno e non c'&egrave; chi lo interpreti&raquo;. Giuseppe disse loro: &laquo;Non &egrave; forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque&raquo;.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capo dei coppieri raccont&ograve; il suo sogno a Giuseppe e gli disse: &laquo;Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite, <strong>10</strong>&nbsp;sulla quale erano tre tralci; non appena essa cominci&ograve; a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini. <strong>11</strong>&nbsp;Io avevo in mano il calice del faraone; presi gli acini, li spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone&raquo;.<br /> <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe gli disse: &laquo;Eccone la spiegazione: i tre tralci sono tre giorni. <strong>13</strong>&nbsp;Fra tre giorni il faraone sollever&agrave; la tua testa e ti restituir&agrave; nella tua carica e tu porgerai il calice al faraone, secondo la consuetudine di prima, quando eri suo coppiere. <strong>14</strong>&nbsp;Ma se, quando sarai felice, ti vorrai ricordare che io sono stato con te, fammi questo favore: parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa. <strong>15</strong>&nbsp;Perch&eacute; io sono stato portato via ingiustamente dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla perch&eacute; mi mettessero in questo sotterraneo&raquo;.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Allora il capo dei panettieri, vedendo che aveva dato un'interpretazione favorevole, disse a Giuseppe: &laquo;Quanto a me, nel mio sogno mi stavano sulla testa tre canestri di pane bianco <strong>17</strong>&nbsp;e nel canestro che stava di sopra era ogni sorta di cibi per il faraone, quali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli li mangiavano dal canestro che avevo sulla testa&raquo;.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Giuseppe rispose e disse: &laquo;Questa &egrave; la spiegazione: i tre canestri sono tre giorni. <strong>19</strong>&nbsp;Fra tre giorni il faraone sollever&agrave; la tua testa e ti impiccher&agrave; ad un palo e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso&raquo;.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Appunto al terzo giorno - era il giorno natalizio del faraone - egli fece un banchetto a tutti i suoi ministri e allora sollev&ograve; la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri. <strong>21</strong>&nbsp;Restitu&igrave; il capo dei coppieri al suo ufficio di coppiere, perch&eacute; porgesse la coppa al faraone, <strong>22</strong>&nbsp;e invece impicc&ograve; il capo dei panettieri, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data. <strong>23</strong>&nbsp;Ma il capo dei coppieri non si ricord&ograve; di Giuseppe e lo dimentic&ograve;. </p><p><strong>41,1</strong>&nbsp;Al termine di due anni, il faraone sogn&ograve; di trovarsi presso il Nilo. <strong>2</strong>&nbsp;Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi. <strong>3</strong>&nbsp;Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. <strong>4</strong>&nbsp;Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegli&ograve;.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Poi si addorment&ograve; e sogn&ograve; una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. <strong>6</strong>&nbsp;Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente spuntavano dopo quelle. <strong>7</strong>&nbsp;Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegli&ograve;: era stato un sogno.<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perci&ograve; convoc&ograve; tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccont&ograve; loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capo dei coppieri parl&ograve; al faraone: &laquo;Io devo ricordare oggi le mie colpe. <strong>10</strong>&nbsp;Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri. <strong>11</strong>&nbsp;Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un significato particolare. <strong>12</strong>&nbsp;Ora era l&agrave; con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpret&ograve;, dando a ciascuno spiegazione del suo sogno. <strong>13</strong>&nbsp;Proprio come ci aveva interpretato, cos&igrave; avvenne: io fui restituito alla mia carica e l'altro fu impiccato&raquo;.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;Allora il faraone convoc&ograve; Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambi&ograve; gli abiti e si present&ograve; al faraone. <strong>15</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Ho fatto un sogno e nessuno lo sa interpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito&raquo;.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe rispose al faraone: &laquo;Non io, ma Dio dar&agrave; la risposta per la salute del faraone!&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo. <strong>18</strong>&nbsp;Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. <strong>19</strong>&nbsp;Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di cos&igrave; brutte in tutto il paese d'Egitto. <strong>20</strong>&nbsp;Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. <strong>21</strong>&nbsp;Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perch&eacute; il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle. <strong>23</strong>&nbsp;Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente, spuntavano dopo quelle. <strong>24</strong>&nbsp;Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho detto agli indovini, ma nessuno mi d&agrave; la spiegazione&raquo;.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse al faraone: &laquo;Il sogno del faraone &egrave; uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone. <strong>26</strong>&nbsp;Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: &egrave; un solo sogno. <strong>27</strong>&nbsp;E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente, sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia. <strong>28</strong>&nbsp;&Egrave; appunto ci&ograve; che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l'ha manifestato al faraone. <strong>29</strong>&nbsp;Ecco stanno per venire sette anni, in cui sar&agrave; grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto. <strong>30</strong>&nbsp;Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticher&agrave; tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la carestia consumer&agrave; il paese. <strong>31</strong>&nbsp;Si dimenticher&agrave; che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perch&eacute; sar&agrave; molto dura. <strong>32</strong>&nbsp;Quanto al fatto che il sogno del faraone si &egrave; ripetuto due volte, significa che la cosa &egrave; decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla.<br /> <strong>33</strong>&nbsp;Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d'Egitto. <strong>34</strong>&nbsp;Il faraone inoltre proceda ad istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni di abbondanza. <strong>35</strong>&nbsp;Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l'autorit&agrave; del faraone e lo terranno in deposito nelle citt&agrave;. <strong>36</strong>&nbsp;Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; cos&igrave; il paese non sar&agrave; distrutto dalla carestia&raquo;.<br /> <strong>37</strong>&nbsp;La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. <strong>38</strong>&nbsp;Il faraone disse ai ministri: &laquo;Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?&raquo;. <strong>39</strong>&nbsp;Poi il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno &egrave; intelligente e saggio come te. <strong>40</strong>&nbsp;Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schierer&agrave; tutto il mio popolo: solo per il trono io sar&ograve; pi&ugrave; grande di te&raquo;.<br /> <strong>41</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto&raquo;. <strong>42</strong>&nbsp;Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivest&igrave; di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro. <strong>43</strong>&nbsp;Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: &laquo;Abrech&raquo;. E cos&igrave; lo si stabil&igrave; su tutto il paese d'Egitto. <strong>44</strong>&nbsp;Poi il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potr&agrave; alzare la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto&raquo;. <strong>45</strong>&nbsp;E il faraone chiam&ograve; Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe usc&igrave; per tutto il paese d'Egitto. <strong>46</strong>&nbsp;Giuseppe aveva trent'anni quando si present&ograve; al faraone re d'Egitto.<br />Poi Giuseppe si allontan&ograve; dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. <strong>47</strong>&nbsp;Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione. <strong>48</strong>&nbsp;Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle citt&agrave;, cio&egrave; in ogni citt&agrave; ripose i viveri della campagna circostante. <strong>49</strong>&nbsp;Giuseppe ammass&ograve; il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantit&agrave;, cos&igrave; che non se ne fece pi&ugrave; il computo, perch&eacute; era incalcolabile.<br /> <strong>50</strong>&nbsp;Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partor&igrave; Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. <strong>51</strong>&nbsp;Giuseppe chiam&ograve; il primogenito Manasse, &laquo;perch&eacute; - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre&raquo;. <strong>52</strong>&nbsp;E il secondo lo chiam&ograve; Efraim, &laquo;perch&eacute; - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione&raquo;.<br /> <strong>53</strong>&nbsp;Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto <strong>54</strong>&nbsp;e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane.<br /> <strong>55</strong>&nbsp;Poi tutto il paese d'Egitto cominci&ograve; a sentire la fame e il popolo grid&ograve; al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: &laquo;Andate da Giuseppe; fate quello che vi dir&agrave;&raquo;. <strong>56</strong>&nbsp;La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe apr&igrave; tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto. <strong>57</strong>&nbsp;E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perch&eacute; la carestia infieriva su tutta la terra. </p><p><strong>42,1</strong>&nbsp;Ora Giacobbe seppe che in Egitto c'era il grano; perci&ograve; disse ai figli: &laquo;Perch&eacute; state a guardarvi l'un l'altro?&raquo;. <strong>2</strong>&nbsp;E continu&ograve;: &laquo;Ecco, ho sentito dire che vi &egrave; il grano in Egitto. Andate laggi&ugrave; e compratene per noi, perch&eacute; possiamo conservarci in vita e non morire&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento in Egitto. <strong>4</strong>&nbsp;Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mand&ograve; con i fratelli perch&eacute; diceva: &laquo;Non gli succeda qualche disgrazia!&raquo;. <strong>5</strong>&nbsp;Arrivarono dunque i figli d'Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perch&eacute; nel paese di Canaan c'era la carestia.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Ora Giuseppe aveva autorit&agrave; sul paese e vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perci&ograve; i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. <strong>7</strong>&nbsp;Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l'estraneo verso di loro, parl&ograve; duramente e disse: &laquo;Di dove siete venuti?&raquo;. Risposero: &laquo;Dal paese di Canaan per comperare viveri&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero. <strong>9</strong>&nbsp;Si ricord&ograve; allora Giuseppe dei sogni che aveva avuti a loro riguardo e disse loro: &laquo;Voi siete spie! Voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Gli risposero: &laquo;No, signore mio; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri. <strong>11</strong>&nbsp;Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Ma egli disse loro: &laquo;No, voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese!&raquo;. <strong>13</strong>&nbsp;Allora essi dissero: &laquo;Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un solo uomo, nel paese di Canaan; ecco il pi&ugrave; giovane &egrave; ora presso nostro padre e uno non c'&egrave; pi&ugrave;&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe disse loro: &laquo;Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie. <strong>15</strong>&nbsp;In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui se non quando vi avr&agrave; raggiunto il vostro fratello pi&ugrave; giovane. <strong>16</strong>&nbsp;Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Siano cos&igrave; messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verit&agrave; &egrave; dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;E li tenne in carcere per tre giorni.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Al terzo giorno Giuseppe disse loro: &laquo;Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! <strong>19</strong>&nbsp;Se voi siete sinceri, uno dei vostri fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. <strong>20</strong>&nbsp;Poi mi condurrete qui il vostro fratello pi&ugrave; giovane. Allora le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete&raquo;. Essi annuirono. <strong>21</strong>&nbsp;Allora si dissero l'un l'altro: &laquo;Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perch&eacute; abbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci &egrave; venuta addosso quest'angoscia&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Ruben prese a dir loro: &laquo;Non ve lo avevo detto io: Non peccate contro il ragazzo? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco ora ci si domanda conto del suo sangue&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Non sapevano che Giuseppe li capiva, perch&eacute; tra lui e loro vi era l'interprete.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;Allora egli si allontan&ograve; da loro e pianse. Poi torn&ograve; e parl&ograve; con essi. Scelse tra di loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Quindi Giuseppe diede ordine che si riempissero di grano i loro sacchi e si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo sacco e si dessero loro provviste per il viaggio. E cos&igrave; venne loro fatto.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di l&agrave;. <strong>27</strong>&nbsp;Ora in un luogo dove passavano la notte uno di essi apr&igrave; il sacco per dare il foraggio all'asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco. <strong>28</strong>&nbsp;Disse ai fratelli: &laquo;Mi &egrave; stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!&raquo;. Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un l'altro: &laquo;Che &egrave; mai questo che Dio ci ha fatto?&raquo;.<br /> <strong>29</strong>&nbsp;Arrivati da Giacobbe loro padre, nel paese di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate: <strong>30</strong>&nbsp;&laquo;Quell'uomo che &egrave; il signore del paese ci ha parlato duramente e ci ha messi in carcere come spie del paese. <strong>31</strong>&nbsp;Allora gli abbiamo detto: Noi siamo sinceri; non siamo spie! <strong>32</strong>&nbsp;Noi siamo dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'&egrave; pi&ugrave; e il pi&ugrave; giovane &egrave; ora presso nostro padre nel paese di Canaan. <strong>33</strong>&nbsp;Ma l'uomo, signore del paese, ci ha risposto: In questo modo io sapr&ograve; se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate. <strong>34</strong>&nbsp;Poi conducetemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane; cos&igrave; sapr&ograve; che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi render&ograve; vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo&raquo;.<br /> <strong>35</strong>&nbsp;Mentre vuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi dal timore. <strong>36</strong>&nbsp;E il padre loro Giacobbe disse: &laquo;Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c'&egrave; pi&ugrave;, Simeone non c'&egrave; pi&ugrave; e Beniamino me lo volete prendere. Su di me tutto questo ricade!&raquo;.<br /> <strong>37</strong>&nbsp;Allora Ruben disse al padre: &laquo;Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurr&ograve;. Affidalo a me e io te lo restituir&ograve;&raquo;. <strong>38</strong>&nbsp;Ma egli rispose: &laquo;Il mio figlio non verr&agrave; laggi&ugrave; con voi, perch&eacute; suo fratello &egrave; morto ed egli &egrave; rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi&raquo;. </p><p><strong>43,1</strong>&nbsp;La carestia continuava a gravare sul paese. <strong>2</strong>&nbsp;Quando ebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: &laquo;Tornate l&agrave; e acquistate per noi un po' di viveri&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Ma Giuda gli disse: &laquo;Quell'uomo ci ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello! <strong>4</strong>&nbsp;Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggi&ugrave; e ti compreremo il grano. <strong>5</strong>&nbsp;Ma se tu non lo lasci partire, noi non ci andremo, perch&eacute; quell'uomo ci ha detto: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Israele disse: &laquo;Perch&eacute; mi avete fatto questo male, cio&egrave; far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Risposero: &laquo;Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: &Egrave; ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamo risposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli avrebbe detto: Conducete qui vostro fratello?&raquo;.<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Giuda disse a Israele suo padre: &laquo;Lascia venire il giovane con me; partiremo subito per vivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini. <strong>9</strong>&nbsp;Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurr&ograve;, se non te lo riporter&ograve;, io sar&ograve; colpevole contro di te per tutta la vita. <strong>10</strong>&nbsp;Se non avessimo indugiato, ora saremmo gi&agrave; di ritorno per la seconda volta&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Israele loro padre rispose: &laquo;Se &egrave; cos&igrave;, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti pi&ugrave; scelti del paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle. <strong>12</strong>&nbsp;Prendete con voi doppio denaro, il denaro cio&egrave; che &egrave; stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo porterete indietro: forse si tratta di un errore. <strong>13</strong>&nbsp;Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo. <strong>14</strong>&nbsp;Dio onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, cos&igrave; che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto a me, una volta che non avr&ograve; pi&ugrave; i miei figli, non li avr&ograve; pi&ugrave;...!&raquo;.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, partirono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: &laquo;Conduci questi uomini in casa, macella quello che occorre e prepara, perch&eacute; questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Il maggiordomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe. <strong>18</strong>&nbsp;Ma quegli uomini si spaventarono, perch&eacute; venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: &laquo;A causa del denaro, rimesso nei nostri sacchi l'altra volta, ci si vuol condurre l&agrave;: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini&raquo;.<br /> <strong>19</strong>&nbsp;Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa; <strong>20</strong>&nbsp;dissero: &laquo;Mio signore, noi siamo venuti gi&agrave; un'altra volta per comperare viveri. <strong>21</strong>&nbsp;Quando fummo arrivati ad un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Allora noi l'abbiamo portato indietro <strong>22</strong>&nbsp;e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Ma quegli disse: &laquo;State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro &egrave; pervenuto a me&raquo;. E port&ograve; loro Simeone.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro acqua, perch&eacute; si lavassero i piedi e diede il foraggio ai loro asini. <strong>25</strong>&nbsp;Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perch&eacute; avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo. <strong>26</strong>&nbsp;Quando Giuseppe arriv&ograve; a casa, gli presentarono il dono, che avevano con s&eacute;, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. <strong>27</strong>&nbsp;Egli domand&ograve; loro come stavano e disse: &laquo;Sta bene il vostro vecchio padre, di cui mi avete parlato? Vive ancora?&raquo;. <strong>28</strong>&nbsp;Risposero: &laquo;Il tuo servo, nostro padre, sta bene, &egrave; ancora vivo&raquo; e si inginocchiarono prostrandosi. <strong>29</strong>&nbsp;Egli alz&ograve; gli occhi e guard&ograve; Beniamino, suo fratello, il figlio di sua madre, e disse: &laquo;&Egrave; questo il vostro fratello pi&ugrave; giovane, di cui mi avete parlato?&raquo; e aggiunse: &laquo;Dio ti conceda grazia, figlio mio!&raquo;. <strong>30</strong>&nbsp;Giuseppe usc&igrave; in fretta, perch&eacute; si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entr&ograve; nella sua camera e pianse. <strong>31</strong>&nbsp;Poi si lav&ograve; la faccia, usc&igrave; e, facendosi forza, ordin&ograve;: &laquo;Servite il pasto&raquo;. <strong>32</strong>&nbsp;Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perch&eacute; gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ci&ograve; sarebbe per loro un abominio. <strong>33</strong>&nbsp;Presero posto davanti a lui dal primogenito al pi&ugrave; giovane, ciascuno in ordine di et&agrave; ed essi si guardavano con meraviglia l'un l'altro. <strong>34</strong>&nbsp;Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte pi&ugrave; abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria. </p><p><strong>44,1</strong>&nbsp;Diede poi questo ordine al maggiordomo della sua casa: &laquo;Riempi i sacchi di quegli uomini di tanti viveri quanti ne possono contenere e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suo sacco. <strong>2</strong>&nbsp;Insieme metterai la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del pi&ugrave; giovane, con il denaro del suo grano&raquo;. Quegli fece secondo l'ordine di Giuseppe. <strong>3</strong>&nbsp;Al mattino, fattosi chiaro, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. <strong>4</strong>&nbsp;Erano appena usciti dalla citt&agrave; e ancora non si erano allontanati, quando Giuseppe disse al maggiordomo della sua casa: &laquo;Su, insegui quegli uomini, raggiungili e di' loro: Perch&eacute; avete reso male per bene? <strong>5</strong>&nbsp;Non &egrave; forse questa la coppa in cui beve il mio signore e per mezzo della quale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare cos&igrave;&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Egli li raggiunse e ripet&egrave; loro queste parole. <strong>7</strong>&nbsp;Quelli gli dissero: &laquo;Perch&eacute; il mio signore dice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa! <strong>8</strong>&nbsp;Ecco, il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi te lo abbiamo riportato dal paese di Canaan e come potremmo rubare argento od oro dalla casa del tuo padrone? <strong>9</strong>&nbsp;Quello dei tuoi servi, presso il quale si trover&agrave;, sar&agrave; messo a morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Rispose: &laquo;Ebbene, come avete detto, cos&igrave; sar&agrave;: colui, presso il quale si trover&agrave;, sar&agrave; mio schiavo e voi sarete innocenti&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Ciascuno si affrett&ograve; a scaricare a terra il suo sacco e lo apr&igrave;. <strong>12</strong>&nbsp;Quegli li frug&ograve; dal maggiore al pi&ugrave; piccolo, e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. <strong>13</strong>&nbsp;Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il proprio asino e tornarono in citt&agrave;. <strong>14</strong>&nbsp;Giuda e i suoi fratelli vennero nella casa di Giuseppe, che si trovava ancora l&agrave;, e si gettarono a terra davanti a lui. <strong>15</strong>&nbsp;Giuseppe disse loro: &laquo;Che azione avete commessa? Non sapete che un uomo come me &egrave; capace di indovinare?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuda disse: &laquo;Che diremo al mio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio ha scoperto la colpa dei tuoi servi... Eccoci schiavi del mio signore, noi e colui che &egrave; stato trovato in possesso della coppa&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Ma egli rispose: &laquo;Lungi da me il far questo! L'uomo trovato in possesso della coppa, lui sar&agrave; mio schiavo: quanto a voi, tornate in pace da vostro padre&raquo;.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: &laquo;Mio signore, sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perch&eacute; il faraone &egrave; come te! <strong>19</strong>&nbsp;Il mio signore aveva interrogato i suoi servi: Avete un padre o un fratello? <strong>20</strong>&nbsp;E noi avevamo risposto al mio signore: Abbiamo un padre vecchio e un figlio ancor giovane natogli in vecchiaia, suo fratello &egrave; morto ed egli &egrave; rimasto il solo dei figli di sua madre e suo padre lo ama. <strong>21</strong>&nbsp;Tu avevi detto ai tuoi servi: Conducetelo qui da me, perch&eacute; lo possa vedere con i miei occhi. <strong>22</strong>&nbsp;Noi avevamo risposto al mio signore: Il giovinetto non pu&ograve; abbandonare suo padre: se lascer&agrave; suo padre, questi morir&agrave;. <strong>23</strong>&nbsp;Ma tu avevi soggiunto ai tuoi servi: Se il vostro fratello minore non verr&agrave; qui con voi, non potrete pi&ugrave; venire alla mia presenza. <strong>24</strong>&nbsp;Quando dunque eravamo ritornati dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore. <strong>25</strong>&nbsp;E nostro padre disse: Tornate ad acquistare per noi un po' di viveri. <strong>26</strong>&nbsp;E noi rispondemmo: Non possiamo ritornare laggi&ugrave;: se c'&egrave; con noi il nostro fratello minore, andremo; altrimenti, non possiamo essere ammessi alla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratello minore. <strong>27</strong>&nbsp;Allora il tuo servo, mio padre, ci disse: Voi sapete che due figli mi aveva procreato mia moglie. <strong>28</strong>&nbsp;Uno part&igrave; da me e dissi: certo &egrave; stato sbranato! Da allora non l'ho pi&ugrave; visto. <strong>29</strong>&nbsp;Se ora mi porterete via anche questo e gli capitasse una disgrazia, voi fareste scendere con dolore la mia canizie nella tomba. <strong>30</strong>&nbsp;Ora, quando io arriver&ograve; dal tuo servo, mio padre, e il giovinetto non sar&agrave; con noi, mentre la vita dell'uno &egrave; legata alla vita dell'altro, <strong>31</strong>&nbsp;appena egli avr&agrave; visto che il giovinetto non &egrave; con noi, morir&agrave; e i tuoi servi avranno fatto scendere con dolore negli inferi la canizie del tuo servo, nostro padre.<br /> <strong>32</strong>&nbsp;Ma il tuo servo si &egrave; reso garante del giovinetto presso mio padre: Se non te lo ricondurr&ograve;, sar&ograve; colpevole verso mio padre per tutta la vita. <strong>33</strong>&nbsp;Ora, lascia che il tuo servo rimanga invece del giovinetto come schiavo del mio signore e il giovinetto torni lass&ugrave; con i suoi fratelli! <strong>34</strong>&nbsp;Perch&eacute;, come potrei tornare da mio padre senz'avere con me il giovinetto? Ch'io non veda il male che colpirebbe mio padre!&raquo;. </p><p><strong>45,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe non pot&egrave; pi&ugrave; contenersi dinanzi ai circostanti e grid&ograve;: &laquo;Fate uscire tutti dalla mia presenza!&raquo;. Cos&igrave; non rest&ograve; nessuno presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli. <strong>2</strong>&nbsp;Ma diede in un grido di pianto e tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Giuseppe disse ai fratelli: &laquo;Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?&raquo;. Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perch&eacute; atterriti dalla sua presenza. <strong>4</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse ai fratelli: &laquo;Avvicinatevi a me!&raquo;. Si avvicinarono e disse loro: &laquo;Io sono Giuseppe, il vostro fratello, che voi avete venduto per l'Egitto. <strong>5</strong>&nbsp;Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggi&ugrave;, perch&eacute; Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. <strong>6</strong>&nbsp;Perch&eacute; gi&agrave; da due anni vi &egrave; la carestia nel paese e ancora per cinque anni non vi sar&agrave; n&eacute; aratura n&eacute; mietitura. <strong>7</strong>&nbsp;Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente. <strong>8</strong>&nbsp;Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. <strong>9</strong>&nbsp;Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto. Vieni quaggi&ugrave; presso di me e non tardare. <strong>10</strong>&nbsp;Abiterai nel paese di Gosen e starai vicino a me tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi. <strong>11</strong>&nbsp;L&agrave; io ti dar&ograve; sostentamento, poich&eacute; la carestia durer&agrave; ancora cinque anni, e non cadrai nell'indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi. <strong>12</strong>&nbsp;Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: &egrave; la mia bocca che vi parla! <strong>13</strong>&nbsp;Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggi&ugrave; mio padre&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora egli si gett&ograve; al collo di Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo. <strong>15</strong>&nbsp;Poi baci&ograve; tutti i fratelli e pianse stringendoli a s&eacute;. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: &laquo;Sono venuti i fratelli di Giuseppe!&raquo; e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri. <strong>17</strong>&nbsp;Allora il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Di' ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le cavalcature, partite e andate nel paese di Canaan. <strong>18</strong>&nbsp;Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me e io vi dar&ograve; il meglio del paese d'Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra. <strong>19</strong>&nbsp;Quanto a te, da' loro questo comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, prendete vostro padre e venite. <strong>20</strong>&nbsp;Non abbiate rincrescimento per la vostra roba, perch&eacute; il meglio di tutto il paese sar&agrave; vostro&raquo;.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;Cos&igrave; fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvista per il viaggio. <strong>22</strong>&nbsp;Diede a tutti una muta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di abiti. <strong>23</strong>&nbsp;Allo stesso modo mand&ograve; al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di grano, pane e viveri per il viaggio del padre. <strong>24</strong>&nbsp;Poi conged&ograve; i fratelli e, mentre partivano, disse loro: &laquo;Non litigate durante il viaggio!&raquo;.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Cos&igrave; essi ritornarono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan, dal loro padre Giacobbe <strong>26</strong>&nbsp;e subito gli riferirono: &laquo;Giuseppe &egrave; ancora vivo, anzi governa tutto il paese d'Egitto!&raquo;. Ma il suo cuore rimase freddo, perch&eacute; non poteva credere loro. <strong>27</strong>&nbsp;Quando per&ograve; essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianim&ograve;. <strong>28</strong>&nbsp;Israele disse: &laquo;Basta! Giuseppe, mio figlio, &egrave; vivo. Andr&ograve; a vederlo prima di morire!&raquo;. </p><p><strong>46,1</strong>&nbsp;Israele dunque lev&ograve; le tende con quanto possedeva e arriv&ograve; a Bersabea, dove offr&igrave; sacrifici al Dio di suo padre Isacco. <strong>2</strong>&nbsp;Dio disse a Israele in una visione notturna: &laquo;Giacobbe, Giacobbe!&raquo;. Rispose: &laquo;Eccomi!&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Riprese: &laquo;Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perch&eacute; laggi&ugrave; io far&ograve; di te un grande popolo. <strong>4</strong>&nbsp;Io scender&ograve; con te in Egitto e io certo ti far&ograve; tornare. Giuseppe ti chiuder&agrave; gli occhi&raquo;.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Giacobbe si alz&ograve; da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo. <strong>6</strong>&nbsp;Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistati nel paese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cio&egrave; e con lui tutti i suoi discendenti; <strong>7</strong>&nbsp;i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti egli condusse con s&eacute; in Egitto.<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono in Egitto: Giacobbe e i suoi figli, il primogenito di Giacobbe, Ruben. <strong>9</strong>&nbsp;I figli di Ruben: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi. <strong>10</strong>&nbsp;I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea. <strong>11</strong>&nbsp;I figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron e Amul. <strong>13</strong>&nbsp;I figli di Issacar: Tola, Puva, Giobbe e Simron. <strong>14</strong>&nbsp;I figli di Z&agrave;bulon: Sered, Elon e Iacleel. <strong>15</strong>&nbsp;Questi sono i figli che Lia partor&igrave; a Giacobbe in Paddan-Aram insieme con la figlia Dina; tutti i suoi figli e le sue figlie erano trentatr&eacute; persone.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;I figli di Gad: Zifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. <strong>17</strong>&nbsp;I figli di Aser: Imma, Isva, Isvi, Beria e la loro sorella Serach. I figli di Beria: Eber e Malchiel. <strong>18</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Zilpa, che L&agrave;bano aveva dato alla figlia Lia; essa li partor&igrave; a Giacobbe: sono sedici persone.<br /> <strong>19</strong>&nbsp;I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. <strong>20</strong>&nbsp;A Giuseppe nacquero in Egitto Efraim e Manasse, che gli partor&igrave; Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. <strong>21</strong>&nbsp;I figli di Beniamino: Bela, Becher e Asbel, Ghera, Naaman, Echi, Ros, Muppim, Uppim e Arde. <strong>22</strong>&nbsp;Questi sono i figli che Rachele partor&igrave; a Giacobbe; in tutto sono quattordici persone.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;I figli di Dan: Usim. <strong>24</strong>&nbsp;I figli di N&egrave;ftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem. <strong>25</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Bila, che L&agrave;bano diede alla figlia Rachele, ed essa li partor&igrave; a Giacobbe; in tutto sette persone.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. <strong>27</strong>&nbsp;I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Ora egli aveva mandato Giuda avanti a s&eacute; da Giuseppe, perch&eacute; questi desse istruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen. <strong>29</strong>&nbsp;Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e sal&igrave; in Gosen incontro a Israele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gett&ograve; al collo e pianse a lungo stretto al suo collo. <strong>30</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perch&eacute; sei ancora vivo&raquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: &laquo;Vado ad informare il faraone e a dirgli: I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. <strong>32</strong>&nbsp;Ora questi uomini sono pastori di greggi, si occupano di bestiame, e hanno condotto i loro greggi, i loro armenti e tutti i loro averi. <strong>33</strong>&nbsp;Quando dunque il faraone vi chiamer&agrave; e vi domander&agrave;: Qual &egrave; il vostro mestiere?, <strong>34</strong>&nbsp;voi risponderete: Gente dedita al bestiame sono stati i tuoi servi, dalla nostra fanciullezza fino ad ora, noi e i nostri padri. Questo perch&eacute; possiate risiedere nel paese di Gosen&raquo;. Perch&eacute; tutti i pastori di greggi sono un abominio per gli Egiziani. </p><p><strong>47,1</strong>&nbsp;Giuseppe and&ograve; ad informare il faraone dicendogli: &laquo;Mio padre e i miei fratelli con i loro greggi e armenti e con tutti i loro averi sono venuti dal paese di Canaan; eccoli nel paese di Gosen&raquo;. <strong>2</strong>&nbsp;Intanto prese cinque uomini dal gruppo dei suoi fratelli e li present&ograve; al faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Il faraone disse ai suoi fratelli: &laquo;Qual &egrave; il vostro mestiere?&raquo;. Essi risposero al faraone: &laquo;Pastori di greggi sono i tuoi servi, noi e i nostri padri&raquo;. <strong>4</strong>&nbsp;Poi dissero al faraone: &laquo;Siamo venuti per soggiornare come forestieri nel paese perch&eacute; non c'&egrave; pi&ugrave; pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti &egrave; grave la carestia nel paese di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!&raquo;.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Allora il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te. <strong>6</strong>&nbsp;Ebbene, il paese d'Egitto &egrave; a tua disposizione: fa' risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nel paese di Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualit&agrave; di sovrintendenti al bestiame&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Poi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo present&ograve; al faraone e Giacobbe benedisse il faraone. <strong>8</strong>&nbsp;Il faraone domand&ograve; a Giacobbe: &laquo;Quanti anni hai?&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Giacobbe rispose al faraone: &laquo;Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Poi Giacobbe benedisse il faraone e si allontan&ograve; dal faraone.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una propriet&agrave; nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe diede il sostentamento al padre, ai fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo il numero dei bambini.<br /> <strong>13</strong>&nbsp;Ora non c'era pane in tutto il paese, perch&eacute; la carestia era molto grave: il paese d'Egitto e il paese di Canaan languivano per la carestia. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan in cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegn&ograve; questo denaro alla casa del faraone.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e del paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a dire: &laquo;Dacci il pane! Perch&eacute; dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'&egrave; pi&ugrave; denaro&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Rispose Giuseppe: &laquo;Cedetemi il vostro bestiame e io vi dar&ograve; pane in cambio del vostro bestiame, se non c'&egrave; pi&ugrave; denaro&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi e degli asini; cos&igrave; in quell'anno li nutr&igrave; di pane in cambio di tutto il loro bestiame.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Passato quell'anno, vennero a lui l'anno dopo e gli dissero: &laquo;Non nascondiamo al mio signore che si &egrave; esaurito il denaro e anche il possesso del bestiame &egrave; passato al mio signore, non rimane pi&ugrave; a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno. <strong>19</strong>&nbsp;Perch&eacute; dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminare, cos&igrave; che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;Allora Giuseppe acquist&ograve; per il faraone tutto il terreno dell'Egitto, perch&eacute; gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tanto infieriva su di loro la carestia. Cos&igrave; la terra divenne propriet&agrave; del faraone. <strong>21</strong>&nbsp;Quanto al popolo, egli lo fece passare nelle citt&agrave; da un capo all'altro della frontiera egiziana. <strong>22</strong>&nbsp;Soltanto il terreno dei sacerdoti egli non acquist&ograve;, perch&eacute; i sacerdoti avevano un'assegnazione fissa da parte del faraone e si nutrivano dell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo non vendettero il loro terreno.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;Poi Giuseppe disse al popolo: &laquo;Vedete, io ho acquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi il seme: seminate il terreno. <strong>24</strong>&nbsp;Ma quando vi sar&agrave; il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti saranno vostre, per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Gli risposero: &laquo;Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del mio signore e saremo servi del faraone!&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe fece di questo una legge che vige fino ad oggi sui terreni d'Egitto, per la quale si deve dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone.<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paese d'Egitto, nel territorio di Gosen, ebbero propriet&agrave; e furono fecondi e divennero molto numerosi.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni e gli anni della sua vita furono centoquarantasette. <strong>29</strong>&nbsp;Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiam&ograve; il figlio Giuseppe e gli disse: &laquo;Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bont&agrave; e fedelt&agrave;: non seppellirmi in Egitto! <strong>30</strong>&nbsp;Quando io mi sar&ograve; coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro&raquo;. Rispose: &laquo;Io agir&ograve; come hai detto&raquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Riprese: &laquo;Giuramelo!&raquo;. E glielo giur&ograve;; allora Israele si prostr&ograve; sul capezzale del letto. </p><p><strong>48,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: &laquo;Ecco, tuo padre &egrave; malato!&raquo;. Allora egli condusse con s&eacute; i due figli Manasse ed Efraim. <strong>2</strong>&nbsp;Fu riferita la cosa a Giacobbe: &laquo;Ecco, tuo figlio Giuseppe &egrave; venuto da te&raquo;. Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. <strong>3</strong>&nbsp;Giacobbe disse a Giuseppe: &laquo;Dio onnipotente mi apparve a Luz, nel paese di Canaan, e mi benedisse <strong>4</strong>&nbsp;dicendomi: Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicher&ograve; e ti far&ograve; diventare un insieme di popoli e dar&ograve; questo paese alla tua discendenza dopo di te in possesso perenne. <strong>5</strong>&nbsp;Ora i due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei come Ruben e Simeone. <strong>6</strong>&nbsp;Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredit&agrave;. <strong>7</strong>&nbsp;Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi mor&igrave; nel paese di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Efrata, e l'ho sepolta l&agrave; lungo la strada di Efrata, cio&egrave; Betlemme&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Poi Israele vide i figli di Giuseppe e disse: &laquo;Chi sono questi?&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe disse al padre: &laquo;Sono i figli che Dio mi ha dati qui&raquo;. Riprese: &laquo;Portameli perch&eacute; io li benedica!&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Ora gli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva pi&ugrave; distinguere. Giuseppe li avvicin&ograve; a lui, che li baci&ograve; e li abbracci&ograve;. <strong>11</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;Io non pensavo pi&ugrave; di vedere la tua faccia ed ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Allora Giuseppe li ritir&ograve; dalle sue ginocchia e si prostr&ograve; con la faccia a terra. <strong>13</strong>&nbsp;Poi li prese tutti e due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicin&ograve; a lui. <strong>14</strong>&nbsp;Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che pure era il pi&ugrave; giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, bench&eacute; Manasse fosse il primogenito. <strong>15</strong>&nbsp;E cos&igrave; benedisse Giuseppe:<br />&laquo;Il Dio, davanti al quale hanno camminato<br />i miei padri Abramo e Isacco,<br />il Dio che &egrave; stato il mio pastore da quando esisto<br />fino ad oggi,<br /> <strong>16</strong>&nbsp;l'angelo che mi ha liberato da ogni male,<br />benedica questi giovinetti!<br />Sia ricordato in essi il mio nome<br />e il nome dei miei padri Abramo e Isacco<br />e si moltiplichino in gran numero<br />in mezzo alla terra!&raquo;.<br /> <strong>17</strong>&nbsp;Giuseppe not&ograve; che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim e ci&ograve; gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Efraim e porla sul capo di Manasse. <strong>18</strong>&nbsp;Disse al padre: &laquo;Non cos&igrave;, padre mio: &egrave; questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Ma il padre ricus&ograve; e disse: &laquo;Lo so, figlio mio, lo so: anch'egli diventer&agrave; un popolo, anch'egli sar&agrave; grande, ma il suo fratello minore sar&agrave; pi&ugrave; grande di lui e la sua discendenza diventer&agrave; una moltitudine di nazioni&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;E li benedisse in quel giorno:<br />&laquo;Di voi si servir&agrave; Israele<br />per benedire, dicendo:<br />Dio ti renda come Efraim e come Manasse!&raquo;.<br />Cos&igrave; pose Efraim prima di Manasse.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;Poi Israele disse a Giuseppe: &laquo;Ecco, io sto per morire, ma Dio sar&agrave; con voi e vi far&agrave; tornare al paese dei vostri padri.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Quanto a me, io do a te, pi&ugrave; che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco&raquo;. </p><p><strong>49,1</strong>&nbsp;Quindi Giacobbe chiam&ograve; i figli e disse: &laquo;Radunatevi, perch&eacute; io vi annunzi quello che vi accadr&agrave; nei tempi futuri.<br /> <strong>2</strong>&nbsp;Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,<br />ascoltate Israele, vostro padre!<br /> <strong>3</strong>&nbsp;Ruben, tu sei il mio primogenito,<br />il mio vigore e la primizia della mia virilit&agrave;,<br />esuberante in fierezza ed esuberante in forza!<br /> <strong>4</strong>&nbsp;Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza,<br />perch&eacute; hai invaso il talamo di tuo padre<br />e hai violato il mio giaciglio su cui eri salito.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Simeone e Levi sono fratelli,<br />strumenti di violenza sono i loro coltelli.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia,<br />al loro convegno non si unisca il mio cuore.<br />Perch&eacute; con ira hanno ucciso gli uomini<br />e con passione hanno storpiato i tori.<br /> <strong>7</strong>&nbsp;Maledetta la loro ira, perch&eacute; violenta,<br />e la loro collera, perch&eacute; crudele!<br />Io li divider&ograve; in Giacobbe<br />e li disperder&ograve; in Israele.<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;<br />la tua mano sar&agrave; sulla nuca dei tuoi nemici;<br />davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Un giovane leone &egrave; Giuda:<br />dalla preda, figlio mio, sei tornato;<br />si &egrave; sdraiato, si &egrave; accovacciato come un leone<br />e come una leonessa; chi oser&agrave; farlo alzare?<br /> <strong>10</strong>&nbsp;Non sar&agrave; tolto lo scettro da Giuda<br />n&eacute; il bastone del comando tra i suoi piedi,<br />finch&eacute; verr&agrave; colui al quale esso appartiene<br />e a cui &egrave; dovuta l'obbedienza dei popoli.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;Egli lega alla vite il suo asinello<br />e a scelta vite il figlio della sua asina,<br />lava nel vino la veste<br />e nel sangue dell'uva il manto;<br /> <strong>12</strong>&nbsp;lucidi ha gli occhi per il vino<br />e bianchi i denti per il latte.<br /> <strong>13</strong>&nbsp;Z&agrave;bulon abiter&agrave; lungo il lido del mare<br />e sar&agrave; l'approdo delle navi,<br />con il fianco rivolto a Sid&ograve;ne.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;Issacar &egrave; un asino robusto,<br />accovacciato tra un doppio recinto.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Ha visto che il luogo di riposo era bello,<br />che il paese era ameno;<br />ha piegato il dorso a portar la soma<br />ed &egrave; stato ridotto ai lavori forzati.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Dan giudicher&agrave; il suo popolo<br />come ogni altra trib&ugrave; d'Israele.<br /> <strong>17</strong>&nbsp;Sia Dan un serpente sulla strada,<br />una vipera cornuta sul sentiero,<br />che morde i garretti del cavallo<br />e il cavaliere cade all'indietro.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Io spero nella tua salvezza, Signore!<br /> <strong>19</strong>&nbsp;Gad, assalito da un'orda,<br />ne attacca la retroguardia.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Aser, il suo pane &egrave; pingue:<br />egli fornisce delizie da re.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;N&egrave;ftali &egrave; una cerva slanciata<br />che d&agrave; bei cerbiatti.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Germoglio di ceppo fecondo &egrave; Giuseppe;<br />germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,<br />i cui rami si stendono sul muro.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;Lo hanno esasperato e colpito,<br />lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;Ma &egrave; rimasto intatto il suo arco<br />e le sue braccia si muovon veloci<br />per le mani del Potente di Giacobbe,<br />per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti!<br />e per il Dio onnipotente - egli ti benedica!<br />Con benedizioni del cielo dall'alto,<br />benedizioni dell'abisso nel profondo,<br />benedizioni delle mammelle e del grembo.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Le benedizioni di tuo padre sono superiori<br />alle benedizioni dei monti antichi,<br />alle attrattive dei colli eterni.<br />Vengano sul capo di Giuseppe<br />e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Beniamino &egrave; un lupo che sbrana:<br />al mattino divora la preda<br />e alla sera spartisce il bottino&raquo;.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Tutti questi formano le dodici trib&ugrave; d'Israele, questo &egrave; ci&ograve; che disse loro il loro padre, quando li ha benedetti; ognuno egli benedisse con una benedizione particolare.<br /> <strong>29</strong>&nbsp;Poi diede loro quest'ordine: &laquo;Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che &egrave; nel campo di Efron l'Hittita, <strong>30</strong>&nbsp;nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, quella che Abramo acquist&ograve; con il campo di Efron l'Hittita come propriet&agrave; sepolcrale. <strong>31</strong>&nbsp;L&agrave; seppellirono Abramo e Sara sua moglie, l&agrave; seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e l&agrave; seppellii Lia. <strong>32</strong>&nbsp;La propriet&agrave; del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti&raquo;.<br /> <strong>33</strong>&nbsp;Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spir&ograve; e fu riunito ai suoi antenati. </p><p><strong>50,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe si gett&ograve; sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lo baci&ograve;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; ai suoi medici di imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono Israele <strong>3</strong>&nbsp;e vi impiegarono quaranta giorni, perch&eacute; tanti ne occorrono per l'imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni. <strong>4</strong>&nbsp;Passati i giorni del lutto, Giuseppe parl&ograve; alla casa del faraone: &laquo;Se ho trovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraone queste parole: <strong>5</strong>&nbsp;Mio padre mi ha fatto giurare: Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nel paese di Canaan. Ora, possa io andare a seppellire mio padre e tornare&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Il faraone rispose: &laquo;Va' e seppellisci tuo padre com'egli ti ha fatto giurare&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Allora Giuseppe and&ograve; a seppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, gli anziani della sua casa, tutti gli anziani del paese d'Egitto, <strong>8</strong>&nbsp;tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Soltanto i loro bambini e i loro greggi e i loro armenti essi lasciarono nel paese di Gosen. <strong>9</strong>&nbsp;Andarono con lui anche i carri da guerra e la cavalleria, cos&igrave; da formare una carovana imponente. <strong>10</strong>&nbsp;Quando arrivarono all'Aia di Atad, che &egrave; al di l&agrave; del Giordano, fecero un lamento molto grande e solenne ed egli celebr&ograve; per suo padre un lutto di sette giorni. <strong>11</strong>&nbsp;I Cananei che abitavano il paese videro il lutto alla Aia di Atad e dissero: &laquo;&Egrave; un lutto grave questo per gli Egiziani&raquo;. Per questo la si chiam&ograve; Abel-Mizraim, che si trova al di l&agrave; del Giordano. <strong>12</strong>&nbsp;Poi i suoi figli fecero per lui cos&igrave; come aveva loro comandato. <strong>13</strong>&nbsp;I suoi figli lo portarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come propriet&agrave; sepolcrale, da Efron l'Hittita, e che si trova di fronte a Mamre. <strong>14</strong>&nbsp;Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe torn&ograve; in Egitto insieme con i suoi fratelli e con quanti erano andati con lui a seppellire suo padre.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: &laquo;Chiss&agrave; se Giuseppe non ci tratter&agrave; da nemici e non ci render&agrave; tutto il male che noi gli abbiamo fatto?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Allora mandarono a dire a Giuseppe: &laquo;Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: <strong>17</strong>&nbsp;Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perch&eacute; ti hanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!&raquo;. Giuseppe pianse quando gli si parl&ograve; cos&igrave;. <strong>18</strong>&nbsp;E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: &laquo;Eccoci tuoi schiavi!&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Ma Giuseppe disse loro: &laquo;Non temete. Sono io forse al posto di Dio? <strong>20</strong>&nbsp;Se voi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. <strong>21</strong>&nbsp;Dunque non temete, io provveder&ograve; al sostentamento per voi e per i vostri bambini&raquo;. Cos&igrave; li consol&ograve; e fece loro coraggio. <strong>22</strong>&nbsp;Ora Giuseppe con la famiglia di suo padre abit&ograve; in Egitto; Giuseppe visse centodieci anni. <strong>23</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe. <strong>24</strong>&nbsp;Poi Giuseppe disse ai fratelli: &laquo;Io sto per morire, ma Dio verr&agrave; certo a visitarvi e vi far&agrave; uscire da questo paese verso il paese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Giuseppe fece giurare ai figli di Israele cos&igrave;: &laquo;Dio verr&agrave; certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa&raquo;.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Poi Giuseppe mor&igrave; all'et&agrave; di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.</p><!-- RESULT ITEM END --></div></td><td style="max-width:1px;width: 25%"><div style="overflow-wrap:break-word"><!-- RESULT ITEM START --><h2><a href="?riferimento=Gen37-50&versioni[]=Nuova Riveduta">Nuova Riveduta</a>:</h2><h3>Genesi 37-50</h3><p><i>Giuseppe e i suoi fratelli</i><br />(1S 18:6-9; Ge 4:3-24) Pr 18:19 (At 7:9; Ge 45:4-8) Gv 7:5<br /><strong>37,1</strong>&nbsp;Giacobbe abit&ograve; nel paese dove suo padre aveva soggiornato, nel paese di Canaan.<br /> <strong>2</strong>&nbsp;Questa &egrave; la discendenza di Giacobbe.<br />Giuseppe, all'et&agrave; di diciassette anni, pascolava il gregge con i suoi fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e con i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Giuseppe rifer&igrave; al loro padre la cattiva fama che circolava sul loro conto. <strong>3</strong>&nbsp;Israele amava Giuseppe pi&ugrave; di tutti gli altri suoi figli, perch&eacute; era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga con le maniche. <strong>4</strong>&nbsp;I suoi fratelli vedevano che il loro padre l'amava pi&ugrave; di tutti gli altri fratelli; perci&ograve; l'odiavano e non potevano parlargli amichevolmente.<br /> </p><p><i>I sogni di Giuseppe</i><br /><strong>5</strong>&nbsp;Giuseppe fece un sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli; allora questi lo odiarono pi&ugrave; che mai. <strong>6</strong>&nbsp;Egli disse loro: &laquo;Ascoltate, vi prego, il sogno che ho fatto. <strong>7</strong>&nbsp;Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, ed ecco che il mio covone si alz&ograve; e rest&ograve; diritto; i vostri covoni si radunarono intorno al mio covone e gli s'inchinarono davanti&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Allora i suoi fratelli gli dissero: &laquo;Regnerai forse tu su di noi o ci dominerai?&raquo; E l'odiarono ancor di pi&ugrave; a causa dei suoi sogni e delle sue parole.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Egli fece ancora un altro sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli, dicendo: &laquo;Ho fatto un altro sogno! Il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Egli lo raccont&ograve; a suo padre e ai suoi fratelli; suo padre lo sgrid&ograve; e gli disse: &laquo;Che significa questo sogno che hai fatto? Dovremo dunque io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?&raquo; <strong>11</strong>&nbsp;I suoi fratelli erano invidiosi di lui, ma suo padre serbava dentro di s&eacute; queste parole.<br /> </p><p><i>Giuseppe gettato in una cisterna</i><br /><strong>12</strong>&nbsp;Or i fratelli di Giuseppe erano andati a pascolare il gregge del padre a Sichem. <strong>13</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;I tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem. Vieni, ti mander&ograve; da loro&raquo;. Egli rispose: &laquo;Eccomi&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Israele gli disse: &laquo;Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se tutto procede bene con il gregge; poi torna a dirmelo&raquo;. Cos&igrave; lo mand&ograve; dalla valle di Ebron, e Giuseppe arriv&ograve; a Sichem. <strong>15</strong>&nbsp;Mentre andava errando per i campi un uomo lo trov&ograve;; e quest'uomo lo interrog&ograve;, dicendo: &laquo;Che cerchi?&raquo; <strong>16</strong>&nbsp;Egli rispose: &laquo;Cerco i miei fratelli; ti prego, dimmi dove sono a pascolare il gregge&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Quell'uomo gli disse: &laquo;Sono partiti di qui, perch&eacute; li ho uditi che dicevano: "Andiamocene a Dotan"&raquo;. Giuseppe and&ograve; quindi in cerca dei suoi fratelli e li trov&ograve; a Dotan.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Essi lo videro da lontano e, prima che egli fosse vicino a loro, complottarono per ucciderlo. <strong>19</strong>&nbsp;Dissero l'uno all'altro: &laquo;Ecco, il sognatore arriva! <strong>20</strong>&nbsp;Forza, uccidiamolo e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una bestia feroce l'ha divorato e vedremo che ne sar&agrave; dei suoi sogni&raquo;. <strong>21</strong>&nbsp;Ruben ud&igrave; e lo liber&ograve; dalle loro mani dicendo: &laquo;Non togliamogli la vita&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Poi Ruben aggiunse: &laquo;Non spargete sangue; gettatelo in quella cisterna che &egrave; nel deserto, ma non lo colpisca la vostra mano&raquo;. Diceva cos&igrave; per liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della veste lunga con le maniche, che aveva addosso, <strong>24</strong>&nbsp;lo presero e lo gettarono nella cisterna. La cisterna era vuota, non c'era acqua.<br /> </p><p><i>Giuseppe venduto a degli Ismaeliti</i><br /><strong>25</strong>&nbsp;Poi si sedettero per mangiare e, alzando gli occhi, videro una carovana d'Ismaeliti che veniva da Galaad, con i suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che scendeva in Egitto. <strong>26</strong>&nbsp;Giuda disse ai suoi fratelli: &laquo;Che ci guadagneremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue? <strong>27</strong>&nbsp;Su, vendiamolo agl'Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perch&eacute; &egrave; nostro fratello, nostra carne&raquo;. I suoi fratelli gli diedero ascolto. <strong>28</strong>&nbsp;Come quei mercanti madianiti passavano, essi tirarono su Giuseppe, lo fecero salire dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d'argento a quegl'Ismaeliti. Questi condussero Giuseppe in Egitto.<br /> </p><p>Pr 28:13; Gr 31:15-17; Ge 45:28<br /><strong>29</strong>&nbsp;Ruben torn&ograve; alla cisterna; ed ecco, Giuseppe non era pi&ugrave; nella cisterna. Allora egli si stracci&ograve; le vesti, <strong>30</strong>&nbsp;torn&ograve; dai suoi fratelli e disse: &laquo;Il ragazzo non c'&egrave; pi&ugrave;, e io, dove andr&ograve;?&raquo; <strong>31</strong>&nbsp;Essi presero la veste di Giuseppe, scannarono un becco e intinsero la veste nel sangue. <strong>32</strong>&nbsp;Poi mandarono uno a portare al padre loro la veste lunga con le maniche e gli fecero dire: &laquo;Abbiamo trovato questa veste; vedi tu se &egrave; quella di tuo figlio, o no&raquo;.<br /> <strong>33</strong>&nbsp;Egli la riconobbe e disse: &laquo;&Egrave; la veste di mio figlio. Una bestia feroce l'ha divorato; certamente Giuseppe &egrave; stato sbranato&raquo;. <strong>34</strong>&nbsp;Allora Giacobbe si stracci&ograve; le vesti, si vest&igrave; di sacco, e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni. <strong>35</strong>&nbsp;Tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiut&ograve; di essere consolato, e disse: &laquo;Io scender&ograve; con cordoglio da mio figlio, nel soggiorno dei morti&raquo;. E suo padre lo pianse.<br /> <strong>36</strong>&nbsp;Intanto quei Madianiti vendettero Giuseppe in Egitto a Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie. </p><p><i>Giuda e Tamar</i><br />1Cr 2:3; De 25:5-10<br /><strong>38,1</strong>&nbsp;In quel tempo Giuda si separ&ograve; dai suoi fratelli e and&ograve; a stare da un uomo di Adullam, di nome Chira. <strong>2</strong>&nbsp;L&agrave; Giuda vide la figlia di un Cananeo di nome Sua; se la prese e si un&igrave; a lei. <strong>3</strong>&nbsp;Ella concep&igrave; e partor&igrave; un figlio, che egli chiam&ograve; Er. <strong>4</strong>&nbsp;Poi ella concep&igrave; di nuovo e partor&igrave; un figlio, che chiam&ograve; Onan. <strong>5</strong>&nbsp;Partor&igrave; ancora un figlio e lo chiam&ograve; Sela. Giuda era a Chezib, quando ella lo partor&igrave;.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che si chiamava Tamar. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi del SIGNORE; e il SIGNORE lo fece morire. <strong>8</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Onan: &laquo;Va' dalla moglie di tuo fratello, prenditela in moglie come cognato e suscita una discendenza a tuo fratello&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Onan, sapendo che quei discendenti non sarebbero stati suoi, quando si accostava alla moglie di suo fratello, faceva in modo d'impedire il concepimento, per non dare discendenti al fratello. <strong>10</strong>&nbsp;Ci&ograve; che egli faceva dispiacque al SIGNORE, il quale fece morire anche lui. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: &laquo;Rimani vedova in casa di tuo padre, finch&eacute; Sela, mio figlio, sia cresciuto&raquo;. Perch&eacute; diceva: &laquo;Badiamo che anche egli non muoia come i suoi fratelli&raquo;. E Tamar se ne and&ograve; e abit&ograve; in casa di suo padre.<br /> </p><p>1Cr 2:4-15; Ru 4<br /><strong>12</strong>&nbsp;Passarono molti giorni e la figlia di Sua, moglie di Giuda, mor&igrave;; e, dopo che Giuda si fu consolato, sal&igrave; da quelli che tosavano le sue pecore a Timna: c'era con lui il suo amico Chira, l'Adullamita. <strong>13</strong>&nbsp;Tamar ne fu informata. Le dissero: &laquo;Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora ella si tolse le vesti da vedova, si copr&igrave; d'un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che &egrave; sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perch&eacute; ella aveva il viso coperto. <strong>16</strong>&nbsp;Avvicinatosi a lei sulla via, le disse: &laquo;Lasciami venire da te!&raquo; Infatti non sapeva che quella fosse sua nuora. Lei rispose: &laquo;Che mi darai per venire da me?&raquo; <strong>17</strong>&nbsp;Egli le disse: &laquo;Ti mander&ograve; un capretto del mio gregge&raquo;. E lei: &laquo;Mi darai un pegno finch&eacute; tu me lo abbia mandato?&raquo; <strong>18</strong>&nbsp;Ed egli: &laquo;Che pegno ti dar&ograve;?&raquo; L'altra rispose: &laquo;Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano&raquo;. Egli glieli diede, and&ograve; da lei ed ella rimase incinta di lui. <strong>19</strong>&nbsp;Allora Tamar si alz&ograve; e se ne and&ograve;; si tolse il velo e si rimise le vesti da vedova.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Giuda mand&ograve; il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna, ma egli non la trov&ograve;. <strong>21</strong>&nbsp;Interrog&ograve; la gente del luogo, dicendo: &laquo;Dov'&egrave; quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?&raquo; Quelli risposero: &laquo;Qui non c'&egrave; stata nessuna prostituta&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Egli se ne torn&ograve; da Giuda e gli disse: &laquo;Non l'ho trovata e, per di pi&ugrave;, la gente del luogo mi ha detto: "Qui non c'&egrave; stata nessuna prostituta"&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Giuda disse: &laquo;Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata&raquo;.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;Circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: &laquo;Tamar, tua nuora, si &egrave; prostituita e, per di pi&ugrave;, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione&raquo;. Giuda disse: &laquo;Portatela fuori e sia bruciata!&raquo; <strong>25</strong>&nbsp;Mentre la portavano fuori, mand&ograve; a dire al suo suocero: &laquo;Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose&raquo;. E disse: &laquo;Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuda li riconobbe e disse: &laquo;&Egrave; pi&ugrave; giusta di me, perch&eacute; non l'ho data a mio figlio Sela&raquo;. Ed egli non ebbe pi&ugrave; relazioni con lei.<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli. <strong>28</strong>&nbsp;Mentre partoriva, l'uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi leg&ograve; un filo scarlatto, dicendo: &laquo;Questo qui esce per primo&raquo;. <strong>29</strong>&nbsp;Ma egli ritir&ograve; la mano, ed usc&igrave; suo fratello. Allora la levatrice disse: &laquo;Perch&eacute; ti sei fatta questa breccia?&raquo; Per questo motivo gli fu messo nome Perez. <strong>30</strong>&nbsp;Poi usc&igrave; suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac. </p><p><i>Giuseppe in Egitto</i><br />1S 18:14; Sl 1:1-3<br /><strong>39,1</strong>&nbsp;Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo compr&ograve; da quegli Ismaeliti che ce l'avevano condotto. <strong>2</strong>&nbsp;Il SIGNORE era con Giuseppe: a lui riusciva bene ogni cosa e stava in casa del suo padrone egiziano. <strong>3</strong>&nbsp;Il suo padrone vide che il SIGNORE era con lui e che il SIGNORE gli faceva prosperare nelle mani tutto ci&ograve; che intraprendeva. <strong>4</strong>&nbsp;Giuseppe trov&ograve; grazia agli occhi di lui e si occupava del servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa e gli affid&ograve; l'amministrazione di tutto quello che possedeva. <strong>5</strong>&nbsp;Dal momento che lo ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva, il SIGNORE benedisse la casa dell'Egiziano per amore di Giuseppe; la benedizione del SIGNORE si pos&ograve; su tutto ci&ograve; che egli possedeva, in casa e in campagna. <strong>6</strong>&nbsp;Potifar lasci&ograve; tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; non s'occupava pi&ugrave; di nulla, tranne del cibo che mangiava. Giuseppe era avvenente e di bell'aspetto.<br /> </p><p><i>Giuseppe in prigione</i><br />Ec 7:26; Pr 6:20, ecc.; Gb 31:1-2; Gm 1:12<br /><strong>7</strong>&nbsp;Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: &laquo;Unisciti a me!&raquo; <strong>8</strong>&nbsp;Ma egli rifiut&ograve; e disse alla moglie del suo padrone: &laquo;Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto &egrave; nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha. <strong>9</strong>&nbsp;In questa casa, egli stesso non &egrave; pi&ugrave; grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perch&eacute; sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?&raquo; <strong>10</strong>&nbsp;Bench&eacute; lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsent&igrave; a unirsi n&eacute; a stare con lei. <strong>11</strong>&nbsp;Un giorno egli entr&ograve; in casa per fare il suo lavoro; l&igrave; non c'era nessuno della gente di casa; <strong>12</strong>&nbsp;allora lei lo afferr&ograve; per la veste e gli disse: &laquo;Unisciti a me!&raquo; Ma egli le lasci&ograve; in mano la veste e fugg&igrave;. <strong>13</strong>&nbsp;Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito, <strong>14</strong>&nbsp;chiam&ograve; la gente di casa sua e disse: &laquo;Vedete, ci ha portato un Ebreo perch&eacute; questi si prendesse gioco di noi; egli &egrave; venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. <strong>15</strong>&nbsp;E com'egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed &egrave; fuggito&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;E si tenne accanto la veste di lui finch&eacute; il suo padrone non torn&ograve; a casa. <strong>17</strong>&nbsp;Allora gli parl&ograve; in questa maniera: &laquo;Quel servo ebreo che hai condotto in casa &egrave; venuto da me per prendersi gioco di me. <strong>18</strong>&nbsp;Ma appena io ho alzato la voce e ho gridato, egli mi ha lasciato qui la sua veste ed &egrave; fuggito&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Quando il padrone di Giuseppe ud&igrave; le parole di sua moglie che gli diceva: &laquo;Il tuo servo mi ha fatto questo!&raquo; si accese d'ira. <strong>20</strong>&nbsp;Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli era dunque l&agrave; in quella prigione.<br /> </p><p>Sl 105:18-19; 1P 2:19-20<br /><strong>21</strong>&nbsp;E il SIGNORE fu con Giuseppe, gli mostr&ograve; il suo favore e gli fece trovare grazia agli occhi del governatore della prigione. <strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; il governatore della prigione affid&ograve; alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; e nulla si faceva senza di lui. <strong>23</strong>&nbsp;Il governatore della prigione non rivedeva niente di quello che era affidato a lui, perch&eacute; il SIGNORE era con lui, e il SIGNORE faceva prosperare tutto quello che egli intraprendeva. </p><p><i>Giuseppe in prigione</i><br />Ge 39:20-23; 41:1-32; Gc 7:13-14<br /><strong>40,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto offesero il loro signore, il re d'Egitto. <strong>2</strong>&nbsp;Il faraone s'indign&ograve; contro i suoi due ufficiali, contro il capo dei coppieri e il capo dei panettieri; <strong>3</strong>&nbsp;e li fece mettere in carcere nella casa del capo delle guardie, nella stessa prigione dove Giuseppe stava rinchiuso. <strong>4</strong>&nbsp;Il capitano delle guardie li affid&ograve; alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Essi rimasero in prigione per un certo tempo.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;In una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, un sogno per uno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare. <strong>6</strong>&nbsp;Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guard&ograve; e li vide tutti turbati. <strong>7</strong>&nbsp;Interrog&ograve; allora gli ufficiali del faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone, e disse: &laquo;Perch&eacute; oggi avete il viso cos&igrave; triste?&raquo; <strong>8</strong>&nbsp;Quelli gli risposero: &laquo;Abbiamo fatto un sogno e non c'&egrave; nessuno che ce lo interpreti&raquo;. Giuseppe disse loro: &laquo;Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego&raquo;.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capo dei coppieri raccont&ograve; il suo sogno a Giuseppe e gli disse: &laquo;Nel mio sogno, mi stava davanti una vite; <strong>10</strong>&nbsp;in quella vite c'erano tre tralci; mi pareva che essa germogliasse, poi fiorisse, e desse infine dei grappoli d'uva matura. <strong>11</strong>&nbsp;Io avevo in mano la coppa del faraone; presi l'uva, la spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe gli disse: &laquo;Questa &egrave; l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni; <strong>13</strong>&nbsp;fra tre giorni il faraone ti far&agrave; rialzare il capo, ti ristabilir&agrave; nel tuo incarico e tu darai in mano al faraone la sua coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere. <strong>14</strong>&nbsp;Ma ric&ograve;rdati di me, quando sarai felice, e sii buono verso di me, ti prego; parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa, <strong>15</strong>&nbsp;perch&eacute; io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo&raquo;.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Il capo dei panettieri, vedendo che l'interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: &laquo;Anch'io! Nel mio sogno avevo tre canestri di pane bianco sul capo; <strong>17</strong>&nbsp;nel canestro pi&ugrave; alto c'era per il faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo&raquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Giuseppe rispose e disse: &laquo;Questa &egrave; l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni. <strong>19</strong>&nbsp;Ancora tre giorni e il faraone alzer&agrave; la tua testa, ti far&agrave; impiccare a un albero e gli uccelli mangeranno la tua carne addosso a te&raquo;.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Il terzo giorno, che era il compleanno del faraone, egli fece un banchetto per tutti i suoi servitori e alz&ograve; la testa al capo dei coppieri e la testa al capo dei panettieri in mezzo ai suoi servitori: <strong>21</strong>&nbsp;ristabil&igrave; il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere, perch&eacute; mettesse la coppa in mano al faraone, <strong>22</strong>&nbsp;ma fece impiccare il capo dei panettieri, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;Il gran coppiere per&ograve; non si ricord&ograve; di Giuseppe e lo dimentic&ograve;. </p><p><i>Giuseppe davanti al faraone</i><br />Ge 40; Da 2; 4; La 3:26<br /><strong>41,1</strong>&nbsp;Alla fine di due anni interi, il faraone fece un sogno. Egli stava presso il Fiume; <strong>2</strong>&nbsp;e dal Fiume ecco salire sette vacche, di bell'aspetto e grasse, che si misero a pascolare nella giuncaia. <strong>3</strong>&nbsp;Dopo quelle, ecco salire dal Fiume altre sette vacche di brutto aspetto e scarne, che si fermarono accanto alle prime, sulla riva del Fiume. <strong>4</strong>&nbsp;Le vacche di brutto aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. E il faraone si svegli&ograve;.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Poi si riaddorment&ograve; e sogn&ograve; di nuovo: ecco sette spighe, grosse e belle, venir su da un unico stelo. <strong>6</strong>&nbsp;Poi, ecco germogliare sette spighe sottili e arse dal vento orientale che germogliavano dopo quelle altre. <strong>7</strong>&nbsp;Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. E il faraone si svegli&ograve;: era un sogno. <strong>8</strong>&nbsp;La mattina, lo spirito del faraone fu turbato; egli mand&ograve; a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d'Egitto e raccont&ograve; loro i suoi sogni, ma non ci fu nessuno che li potesse interpretare al faraone.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capo dei coppieri parl&ograve; al faraone, dicendo: &laquo;Ricordo oggi le mie colpe. <strong>10</strong>&nbsp;Il faraone si era sdegnato contro i suoi servitori e mi aveva fatto mettere in prigione, nella casa del capo delle guardie: me e il capo dei panettieri. <strong>11</strong>&nbsp;L'uno e l'altro facemmo un sogno nella stessa notte: facemmo ciascuno un sogno con un significato particolare. <strong>12</strong>&nbsp;L&igrave; con noi c'era un giovane ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpret&ograve;, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno. <strong>13</strong>&nbsp;E le cose avvennero secondo l'interpretazione che egli ci aveva data: il faraone ristabil&igrave; me nel mio incarico e l'altro lo fece impiccare&raquo;.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;Allora il faraone mand&ograve; a chiamare Giuseppe. Lo fecero subito uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambi&ograve; il vestito e and&ograve; dal faraone. <strong>15</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Ho fatto un sogno e non c'&egrave; chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe rispose al faraone dicendo: &laquo;Non sono io, ma sar&agrave; Dio che dar&agrave; al faraone una risposta favorevole&raquo;.<br /> <strong>17</strong>&nbsp;Allora il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Nel mio sogno io stavo sulla riva del Fiume; <strong>18</strong>&nbsp;quand'ecco salire dal Fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto e che si misero a pascolare nella giuncaia. <strong>19</strong>&nbsp;Dopo quelle, ecco salire altre sette vacche, magre, di bruttissimo aspetto e scarne: tali, che non ne vidi mai di cos&igrave; brutte in tutto il paese d'Egitto. <strong>20</strong>&nbsp;Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; <strong>21</strong>&nbsp;e queste entrarono loro in corpo e non si riconobbe che vi erano entrate; erano di brutto aspetto come prima. E mi svegliai. <strong>22</strong>&nbsp;Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venire su da un unico stelo, piene e belle; <strong>23</strong>&nbsp;ed ecco germogliare altre sette spighe, vuote, sottili e arse dal vento orientale, dopo quelle altre. <strong>24</strong>&nbsp;Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non c'&egrave; stato nessuno che abbia saputo spiegarmelo&raquo;.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse al faraone: &laquo;Ci&ograve; che il faraone ha sognato &egrave; una stessa cosa. Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare. <strong>26</strong>&nbsp;Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni; &egrave; uno stesso sogno. <strong>27</strong>&nbsp;Le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia. <strong>28</strong>&nbsp;Questo &egrave; quello che ho detto al faraone: Dio ha mostrato al faraone quello che sta per fare. <strong>29</strong>&nbsp;Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto. <strong>30</strong>&nbsp;Dopo verranno sette anni di carestia; tutta quell'abbondanza sar&agrave; dimenticata nel paese d'Egitto e la carestia consumer&agrave; il paese. <strong>31</strong>&nbsp;Uno non conoscer&agrave; pi&ugrave; di quell'abbondanza nel paese, a causa della carestia che seguir&agrave;, perch&eacute; questa sar&agrave; molto dura. <strong>32</strong>&nbsp;Il fatto che il sogno si sia ripetuto due volte al faraone vuol dire che la cosa &egrave; decretata da Dio e che Dio l'eseguir&agrave; presto. <strong>33</strong>&nbsp;Or dunque il faraone si provveda di un uomo intelligente e saggio, e lo stabilisca sul paese d'Egitto. <strong>34</strong>&nbsp;Il faraone faccia cos&igrave;: costituisca dei commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d'Egitto durante i sette anni d'abbondanza. <strong>35</strong>&nbsp;Essi raccolgano tutti i viveri di queste sette annate buone che stanno per venire e ammassino il grano a disposizione del faraone per l'approvvigionamento delle citt&agrave;, e lo conservino. <strong>36</strong>&nbsp;Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nella terra d'Egitto; cos&igrave; il paese non perir&agrave; per la carestia&raquo;.<br /> </p><p><i>Giuseppe fatto vicer&egrave; d'Egitto</i><br />(Sl 105:17-22; 113:7-8; At 7:9-10; Ge 45:4-8) Fl 2:9-11<br /><strong>37</strong>&nbsp;La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi servitori. <strong>38</strong>&nbsp;Il faraone disse ai suoi servitori: &laquo;Potremmo forse trovare un uomo pari a questo, in cui sia lo Spirito di Dio?&raquo; <strong>39</strong>&nbsp;Cos&igrave; il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Poich&eacute; Dio ti ha fatto conoscere tutto questo, non c'&egrave; nessuno che sia intelligente e savio quanto te. <strong>40</strong>&nbsp;Tu avrai autorit&agrave; su tutta la mia casa e tutto il popolo ubbidir&agrave; ai tuoi ordini; per il trono soltanto io sar&ograve; pi&ugrave; grande di te&raquo;. <strong>41</strong>&nbsp;Il faraone disse ancora a Giuseppe: &laquo;Vedi, io ti do potere su tutto il paese d'Egitto&raquo;. <strong>42</strong>&nbsp;Poi il faraone si tolse l'anello dal dito e lo mise al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. <strong>43</strong>&nbsp;Lo fece salire sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: &laquo;In ginocchio!&raquo; Cos&igrave; il faraone gli diede autorit&agrave; su tutto il paese d'Egitto. <strong>44</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Io sono il faraone! Ma senza tuo ordine, nessuno alzer&agrave; la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto&raquo;.<br /> <strong>45</strong>&nbsp;Il faraone chiam&ograve; Giuseppe Safnat-Paneac e gli diede per moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe part&igrave; per visitare il paese d'Egitto. <strong>46</strong>&nbsp;Giuseppe aveva trent'anni quando si present&ograve; davanti al faraone, re d'Egitto. Giuseppe usc&igrave; dalla presenza del faraone e percorse tutto il paese d'Egitto.<br /> <strong>47</strong>&nbsp;Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione; <strong>48</strong>&nbsp;Giuseppe raccolse tutti i viveri che furono prodotti nel paese d'Egitto in quei sette anni e li immagazzin&ograve; nelle citt&agrave;; immagazzin&ograve; in ogni citt&agrave; i viveri del territorio circostante. <strong>49</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe ammass&ograve; grano come la sabbia del mare: in cos&igrave; gran quantit&agrave;, che si smise di contarlo, perch&eacute; era incalcolabile.<br /> </p><p><i>Nascita di Manasse e d'Efraim</i><br />Ge 48; 47:13-26<br /><strong>50</strong>&nbsp;Prima che venisse il primo anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli, che Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On, gli partor&igrave;. <strong>51</strong>&nbsp;Giuseppe chiam&ograve; il primogenito Manasse, perch&eacute; disse: &laquo;Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre&raquo;. <strong>52</strong>&nbsp;Il secondo lo chiam&ograve; Efraim, perch&eacute;, disse: &laquo;Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione&raquo;.<br /> <strong>53</strong>&nbsp;I sette anni d'abbondanza che c'erano stati nel paese d'Egitto finirono <strong>54</strong>&nbsp;e cominciarono a venire i sette anni di carestia, come Giuseppe aveva detto. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto il paese d'Egitto c'era del pane. <strong>55</strong>&nbsp;Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto e il popolo grid&ograve; al faraone per avere del pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: &laquo;Andate da Giuseppe e fate quello che vi dir&agrave;&raquo;. <strong>56</strong>&nbsp;La carestia era su tutta la superficie del paese e Giuseppe apr&igrave; tutti i depositi e vendette grano agli Egiziani. La carestia s'aggrav&ograve; nel paese d'Egitto. <strong>57</strong>&nbsp;Da tutti i paesi venivano in Egitto, da Giuseppe, per comprare grano, perch&eacute; la carestia era grave su tutta la terra. </p><p><i>I fratelli di Giuseppe in Egitto</i><br />Ge 41:54-57; At 7:11-12<br /><strong>42,1</strong>&nbsp;Giacobbe seppe che c'era grano in Egitto; allora disse ai suoi figli: &laquo;Perch&eacute; state a guardarvi l'un l'altro?&raquo; <strong>2</strong>&nbsp;Poi disse: &laquo;Ecco, ho sentito dire che c'&egrave; grano in Egitto; scendete l&agrave; a comprarne, cos&igrave; vivremo e non moriremo&raquo;.<br /> <strong>3</strong>&nbsp;Cos&igrave; dieci dei fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi il grano. <strong>4</strong>&nbsp;Ma Giacobbe non mand&ograve; con loro Beniamino, il fratello di Giuseppe, perch&eacute; diceva: &laquo;Che non gli succeda qualche disgrazia!&raquo; <strong>5</strong>&nbsp;I figli d'Israele giunsero per comprare grano in mezzo agli altri che erano venuti; perch&eacute; nel paese di Canaan c'era la carestia.<br /> </p><p>Ge 37:5-30; Gb 36:8-10<br /><strong>6</strong>&nbsp;Or Giuseppe era colui che comandava nel paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; i fratelli di Giuseppe vennero e si inchinarono davanti a lui con la faccia a terra. <strong>7</strong>&nbsp;Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comport&ograve; come un estraneo davanti a loro e parl&ograve; loro aspramente dicendo: &laquo;Da dove venite?&raquo; Essi risposero: &laquo;Dal paese di Canaan per comprare dei viveri&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe si ricord&ograve; dei sogni che aveva avuto riguardo a loro e disse: &laquo;Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!&raquo; <strong>10</strong>&nbsp;Ed essi a lui: &laquo;No, mio signore, i tuoi servi sono venuti a comprare dei viveri. <strong>11</strong>&nbsp;Siamo tutti figli di uno stesso uomo. Siamo gente sincera. I tuoi servi non sono delle spie&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Ma egli disse: &laquo;No, siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!&raquo; <strong>13</strong>&nbsp;Quelli risposero: &laquo;Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ecco, il pi&ugrave; giovane &egrave; oggi con nostro padre, e uno non &egrave; pi&ugrave;&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;E Giuseppe disse loro: &laquo;La cosa &egrave; come v'ho detto; siete delle spie! <strong>15</strong>&nbsp;Ecco come sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui fin tanto che non sar&agrave; arrivato il vostro fratello pi&ugrave; giovane.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Mandate uno di voi a prendere vostro fratello e voi resterete qui in carcere, perch&eacute; le vostre parole siano messe alla prova e si veda se c'&egrave; del vero in voi; se no, per la vita del faraone, siete delle spie!&raquo; <strong>17</strong>&nbsp;E li mise assieme in prigione per tre giorni.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: &laquo;Fate questo e vivrete; io temo Dio! <strong>19</strong>&nbsp;Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione; e voi andate, portate il grano necessario alle vostre famiglie. <strong>20</strong>&nbsp;Poi conducetemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane; cos&igrave; le vostre parole saranno verificate e voi non morirete&raquo;. Ed essi fecero cos&igrave;.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;Allora si dicevano l'uno all'altro: &laquo;S&igrave;, noi fummo colpevoli verso nostro fratello, giacch&eacute; vedemmo la sua angoscia quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perch&eacute; ci viene addosso quest'angoscia&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Ruben rispose loro: &laquo;Non ve lo dicevo io: "Non commettete questo peccato contro il ragazzo?" Ma voi non voleste darmi ascolto. Perci&ograve;, ecco, il suo sangue ci &egrave; ridomandato&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Ora essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perch&eacute; tra lui e loro c'era un interprete. <strong>24</strong>&nbsp;Ed egli si allontan&ograve; da loro, e pianse. Poi torn&ograve;, parl&ograve; con quelli e prese tra di loro Simeone, che fece incatenare sotto i loro occhi.<br /> </p><p>Ro 12:17-20; Sl 53:5; Ge 37:31-35<br /><strong>25</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; che si riempissero di grano i loro sacchi, che si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo sacco e che si dessero loro delle provviste per il viaggio. E cos&igrave; fu fatto. <strong>26</strong>&nbsp;Essi caricarono il loro grano sui loro asini e partirono.<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Or uno di essi apr&igrave; il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, nel luogo dove pernottavano, e vide il suo denaro alla bocca del sacco; <strong>28</strong>&nbsp;egli disse ai suoi fratelli: &laquo;Il mio denaro mi &egrave; stato restituito, eccolo qui nel mio sacco&raquo;. Allora si sentirono mancare il cuore e, tremando, dicevano l'uno all'altro: &laquo;Che cos'&egrave; mai questo che Dio ci ha fatto?&raquo;<br /> <strong>29</strong>&nbsp;E giunsero da Giacobbe, loro padre, nel paese di Canaan e gli raccontarono tutto quello che era loro accaduto, dicendo: <strong>30</strong>&nbsp;&laquo;L'uomo che &egrave; il signore del paese ci ha parlato aspramente e ci ha trattati come spie del paese. <strong>31</strong>&nbsp;Noi gli abbiamo detto: "Siamo gente sincera; non siamo delle spie; <strong>32</strong>&nbsp;siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non &egrave; pi&ugrave;, e il pi&ugrave; giovane &egrave; oggi con nostro padre nel paese di Canaan". <strong>33</strong>&nbsp;Quell'uomo, signore del paese, ci ha detto: "Da questo sapr&ograve; se siete gente sincera: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete quello che vi occorre per le vostre famiglie, partite e portatemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane. <strong>34</strong>&nbsp;Allora conoscer&ograve; che non siete delle spie, ma gente sincera: io vi render&ograve; vostro fratello e voi potrete trafficare nel paese"&raquo;.<br /> <strong>35</strong>&nbsp;Mentre essi vuotavano i loro sacchi, ecco che in ciascun sacco c'era il sacchetto con il denaro; essi e il padre loro videro i sacchetti con il loro denaro e furono presi da paura.<br /> <strong>36</strong>&nbsp;Giacobbe, loro padre, disse: &laquo;Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non &egrave; pi&ugrave;, Simeone non &egrave; pi&ugrave;, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutte queste cose pesano su di me!&raquo; <strong>37</strong>&nbsp;Ruben disse a suo padre: &laquo;Se non te lo riconduco, fa' morire i miei due figli! Affidalo a me, io te lo ricondurr&ograve;&raquo;. <strong>38</strong>&nbsp;Giacobbe rispose: &laquo;Mio figlio non scender&agrave; con voi; perch&eacute; suo fratello &egrave; morto, e questo solo &egrave; rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il vostro viaggio, fareste scendere con tristezza i miei capelli bianchi nel soggiorno dei morti&raquo;. </p><p><i>Secondo viaggio dei fratelli di Giuseppe in Egitto</i><br />Ge 42:29-38; 44:24-34; cfr. 37:26-28<br /><strong>43,1</strong>&nbsp;Or la carestia era grave nel paese. <strong>2</strong>&nbsp;Quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: &laquo;Tornate a comprare un po' di viveri&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;E Giuda rispose: &laquo;Quell'uomo ce lo dichiar&ograve; categoricamente: "Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sar&agrave; con voi". <strong>4</strong>&nbsp;Se tu mandi nostro fratello con noi, scenderemo e ti compreremo dei viveri; <strong>5</strong>&nbsp;ma se non lo mandi, non scenderemo, perch&eacute; quell'uomo ci ha detto: "Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sar&agrave; con voi"&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Israele disse: &laquo;Perch&eacute; mi avete fatto questo torto di dire a quell'uomo che avevate ancora un fratello?&raquo; <strong>7</strong>&nbsp;Quelli risposero: &laquo;Quell'uomo c'interrog&ograve; minuziosamente intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: "Vostro padre vive ancora? Avete qualche altro fratello?" Noi gli rispondemmo secondo le sue domande. Non potevamo sapere che ci avrebbe detto: "Fate venire vostro fratello!"&raquo;<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Giuda disse a suo padre Israele: &laquo;Lascia venire il ragazzo con me; ci leveremo e andremo, cos&igrave; vivremo e non moriremo: n&eacute; noi, n&eacute; tu, n&eacute; i nostri piccini. <strong>9</strong>&nbsp;Io mi rendo garante di lui. Ridomandane conto alla mia mano. Se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, io sar&ograve; per sempre colpevole verso di te. <strong>10</strong>&nbsp;Se non avessimo indugiato, a quest'ora saremmo gi&agrave; tornati due volte&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Israele, loro padre, disse loro: &laquo;Se cos&igrave; &egrave;, fate questo: prendete nei vostri sacchi le cose pi&ugrave; squisite di questo paese e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle. <strong>12</strong>&nbsp;Prendete con voi il doppio del denaro, e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse fu un errore. <strong>13</strong>&nbsp;Prendete anche vostro fratello e andate, tornate da quell'uomo. <strong>14</strong>&nbsp;Dio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a quell'uomo, cos&igrave; che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!&raquo;<br /> </p><p>Ro 12:19-21; 1Te 5:15<br /><strong>15</strong>&nbsp;Quelli presero dunque questo dono, presero con s&eacute; il doppio del denaro e Beniamino, e partirono; scesero in Egitto e si presentarono davanti a Giuseppe.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: &laquo;Conduci questi uomini in casa, macella e prepara tutto, perch&eacute; questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;L'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe. <strong>18</strong>&nbsp;E quelli ebbero paura, perch&eacute; venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: &laquo;Siamo portati qui a motivo di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; egli vuole darci addosso, piombare su di noi e prenderci come schiavi, con i nostri asini&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Avvicinatisi al maggiordomo di Giuseppe, gli parlarono sulla porta della casa e dissero: <strong>20</strong>&nbsp;&laquo;Scusa, signor mio! Noi scendemmo gi&agrave; una prima volta a comprare dei viveri, <strong>21</strong>&nbsp;e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il denaro di ciascuno di noi era alla bocca del suo sacco: il nostro denaro del peso esatto; e l'abbiamo riportato con noi. <strong>22</strong>&nbsp;Ma abbiamo portato con noi altro denaro per comprare dei viveri. Non sappiamo chi abbia messo il nostro denaro nei nostri sacchi&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Egli disse: &laquo;Datevi pace, non temete; il vostro Dio e il Dio di vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ho avuto il vostro denaro&raquo;. E, fatto uscire Simeone, lo condusse da loro. <strong>24</strong>&nbsp;Quell'uomo li fece entrare in casa di Giuseppe, diede loro dell'acqua, ed essi si lavarono i piedi; ed egli diede del foraggio ai loro asini. <strong>25</strong>&nbsp;Poi essi prepararono il dono, aspettando che Giuseppe venisse a mezzogiorno; perch&eacute; avevano sentito che sarebbero rimasti l&igrave; a mangiare. <strong>26</strong>&nbsp;Quando Giuseppe venne a casa, quelli gli porsero il dono, che avevano portato con s&eacute; nella casa, e s'inchinarono fino a terra davanti a lui. <strong>27</strong>&nbsp;Egli domand&ograve; loro come stavano e disse: &laquo;Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? Vive ancora?&raquo; <strong>28</strong>&nbsp;Quelli risposero: &laquo;Nostro padre tuo servo sta bene, vive ancora&raquo;. Poi s'inchinarono e gli fecero riverenza. <strong>29</strong>&nbsp;Giuseppe alz&ograve; gli occhi, vide Beniamino suo fratello, figlio di sua madre, e disse: &laquo;&Egrave; questo il vostro fratello pi&ugrave; giovane di cui mi avete parlato?&raquo; Poi disse a lui: &laquo;Dio ti sia propizio, figlio mio!&raquo; <strong>30</strong>&nbsp;E Giuseppe s'affrett&ograve; a uscire, perch&eacute; si era commosso nell'intimo per suo fratello; cercava un luogo dove piangere; entr&ograve; nella sua camera e pianse. <strong>31</strong>&nbsp;Poi si lav&ograve; la faccia e usc&igrave;, si fece forza e disse: &laquo;Portate il pranzo&raquo;. <strong>32</strong>&nbsp;Fu dunque portato il cibo per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con loro a parte; perch&eacute; gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; per gli Egiziani &egrave; cosa abominevole. <strong>33</strong>&nbsp;Ma essi sedevano di fronte a lui, dal primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, fino al pi&ugrave; giovane secondo la sua et&agrave;; e si guardavano l'un l'altro stupiti. <strong>34</strong>&nbsp;Giuseppe fece loro portare delle vivande che aveva davanti a s&eacute;; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella d'ogni altro di loro. Bevvero e stettero allegri con lui. </p><p><i>Giuseppe mette alla prova i suoi fratelli</i><br />De 8:2, 16<br /><strong>44,1</strong>&nbsp;Giuseppe diede quest'ordine al suo maggiordomo: &laquo;Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare e metti il denaro di ciascuno di loro alla bocca del suo sacco. <strong>2</strong>&nbsp;Metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del pi&ugrave; giovane, assieme al denaro del suo grano&raquo;. Ed egli fece come Giuseppe aveva detto.<br /> <strong>3</strong>&nbsp;La mattina, appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. <strong>4</strong>&nbsp;Quando furono usciti dalla citt&agrave; e non erano ancora lontani, Giuseppe disse al suo maggiordomo: &laquo;Parti, vai dietro a quegli uomini e quando li avrai raggiunti dirai loro: "Perch&eacute; avete reso male per bene? <strong>5</strong>&nbsp;Non &egrave; quella la coppa dalla quale il mio signore beve e di cui si serve per trarre presagi? Avete fatto male a fare questo!"&raquo; <strong>6</strong>&nbsp;Egli li raggiunse e disse loro quelle parole. <strong>7</strong>&nbsp;Essi gli risposero: &laquo;Perch&eacute; il mio signore ci rivolge parole come queste? Dio preservi i tuoi servi dal fare una cosa simile. <strong>8</strong>&nbsp;Ecco noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; come dunque avremmo rubato dell'argento o dell'oro dalla casa del tuo signore? <strong>9</strong>&nbsp;Quello dei tuoi servi presso il quale si trover&agrave; la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!&raquo; <strong>10</strong>&nbsp;Ed egli disse: &laquo;Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sar&agrave; trovata, sar&agrave; mio schiavo e voi sarete innocenti&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;In tutta fretta, ognuno di loro scaric&ograve; a terra il proprio sacco, e ciascuno apr&igrave; il suo. <strong>12</strong>&nbsp;Il maggiordomo li frug&ograve;, cominciando da quello del maggiore, per finire con quello del pi&ugrave; giovane; la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino.<br /> <strong>13</strong>&nbsp;Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaric&ograve; il suo asino e tornarono alla citt&agrave;. <strong>14</strong>&nbsp;Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora l&igrave;; si gettarono con la faccia a terra davanti a lui. <strong>15</strong>&nbsp;Giuseppe disse loro: &laquo;Che azione &egrave; questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?&raquo; <strong>16</strong>&nbsp;Giuda rispose: &laquo;Che diremo al mio signore? Quali parole useremo? O come ci giustificheremo? Dio ha trovato l'iniquit&agrave; dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale &egrave; stata trovata la coppa&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Ma Giuseppe disse: &laquo;Dio mi guardi dal far questo! L'uomo nella cui mano &egrave; stata trovata la coppa, lui sar&agrave; mio schiavo; quanto a voi, tornate in pace da vostro padre&raquo;.<br /> </p><p>Ge 42:29-38; 43:1-14<br /><strong>18</strong>&nbsp;Allora Giuda si avvicin&ograve; a Giuseppe e disse: &laquo;Mio signore, permetti al tuo servo di fare udire una parola al mio signore. La tua ira non si accenda contro il tuo servo, poich&eacute; tu sei come il faraone. <strong>19</strong>&nbsp;Il mio signore interrog&ograve; i suoi servi, dicendo: "Avete un padre o un fratello?" <strong>20</strong>&nbsp;Noi rispondemmo al mio signore: "Abbiamo un padre che &egrave; vecchio, con un giovane figlio, natogli nella vecchiaia; il fratello di questi &egrave; morto, &egrave; rimasto lui soltanto dei figli di sua madre, e suo padre lo ama". <strong>21</strong>&nbsp;Allora tu dicesti ai tuoi servi: "Fatelo scendere da me perch&eacute; io lo veda con i miei occhi". <strong>22</strong>&nbsp;Noi dicemmo al mio signore: "Il ragazzo non pu&ograve; lasciare suo padre perch&eacute;, se lo lasciasse, suo padre morirebbe". <strong>23</strong>&nbsp;Tu dicesti ai tuoi servi: "Se il vostro fratello pi&ugrave; giovane non scende con voi, voi non vedrete pi&ugrave; la mia faccia". <strong>24</strong>&nbsp;Come fummo risaliti da mio padre, tuo servo, gli riferimmo le parole del mio signore. <strong>25</strong>&nbsp;Poi nostro padre disse: "Tornate a comprare un po' di viveri". <strong>26</strong>&nbsp;E noi rispondemmo: "Non possiamo scendere laggi&ugrave;; se il nostro fratello pi&ugrave; giovane verr&agrave; con noi, scenderemo; perch&eacute; non possiamo vedere la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello pi&ugrave; giovane non &egrave; con noi". <strong>27</strong>&nbsp;Mio padre, tuo servo, ci rispose: "Voi sapete che mia moglie mi partor&igrave; due figli; <strong>28</strong>&nbsp;uno di questi part&igrave; da me, e io dissi: &laquo;Certamente, egli &egrave; stato sbranato&raquo;; e non l'ho pi&ugrave; visto da allora; <strong>29</strong>&nbsp;se mi togliete anche questo, se gli capita qualche disgrazia, voi farete scendere con tristezza i miei capelli bianchi nel soggiorno dei morti". <strong>30</strong>&nbsp;Or dunque, quando giunger&ograve; da mio padre, tuo servo, se il ragazzo, alla vita del quale la sua &egrave; legata, non &egrave; con noi, <strong>31</strong>&nbsp;avverr&agrave; che, come avr&agrave; visto che il ragazzo non c'&egrave;, egli morir&agrave; e i tuoi servi avranno fatto scendere con tristezza i capelli bianchi del tuo servo, nostro padre, nel soggiorno dei morti. <strong>32</strong>&nbsp;Siccome il tuo servo si &egrave; reso garante del ragazzo presso mio padre e gli ha detto: "Se non te lo riconduco, sar&ograve; per sempre colpevole verso mio padre", <strong>33</strong>&nbsp;ti prego, permetti ora che il tuo servo rimanga schiavo del mio signore invece del ragazzo e che il ragazzo se ne torni con i suoi fratelli. <strong>34</strong>&nbsp;Altrimenti, come farei a risalire da mio padre senza avere il ragazzo con me? Ah, che io non veda il dolore che ne verrebbe a mio padre&raquo;. </p><p><i>Giuseppe riconosciuto dai fratelli</i><br />(Ge 44:33-34; At 7:13) Ef 4:32-5:2<br /><strong>45,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe non pot&egrave; pi&ugrave; contenersi davanti a tutto il suo seguito e grid&ograve;: &laquo;Fate uscire tutti dalla mia presenza!&raquo; Nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece riconoscere dai suoi fratelli. <strong>2</strong>&nbsp;Alz&ograve; la voce piangendo; gli Egiziani lo udirono e l'ud&igrave; la casa del faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Io sono Giuseppe; mio padre vive ancora?&raquo; Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perch&eacute; erano atterriti dalla sua presenza. <strong>4</strong>&nbsp;Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Vi prego, avvicinatevi a me!&raquo; Quelli s'avvicinarono ed egli disse: &laquo;Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perch&eacute; fosse portato in Egitto. <strong>5</strong>&nbsp;Ma ora non vi rattristate, n&eacute; vi dispiaccia di avermi venduto perch&eacute; io fossi portato qui; poich&eacute; Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. <strong>6</strong>&nbsp;Infatti, sono due anni che la carestia &egrave; nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sar&agrave; raccolto n&eacute; mietitura. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perch&eacute; sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati. <strong>8</strong>&nbsp;Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma &egrave; Dio. Egli mi ha stabilito come padre del faraone, signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. <strong>9</strong>&nbsp;Affrettatevi a risalire da mio padre e ditegli: "Cos&igrave; dice tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto; scendi da me, non tardare; <strong>10</strong>&nbsp;tu abiterai nel paese di Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi. <strong>11</strong>&nbsp;Qui io ti sostenter&ograve; (perch&eacute; ci saranno ancora cinque anni di carestia), affinch&eacute; tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi". <strong>12</strong>&nbsp;Ecco, voi vedete con i vostri occhi, e mio fratello Beniamino vede con i suoi occhi, che &egrave; proprio la mia bocca quella che vi parla. <strong>13</strong>&nbsp;Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto; e fate che mio padre scenda presto qua&raquo;.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;Poi si gett&ograve; al collo di Beniamino, suo fratello, e pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui. <strong>15</strong>&nbsp;Baci&ograve; pure tutti i suoi fratelli, piangendo. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.<br /> </p><p>Ge 46:1-7, 28-30<br /><strong>16</strong>&nbsp;Intanto la voce si diffuse nella casa del faraone, e si disse: &laquo;Sono arrivati i fratelli di Giuseppe&raquo;. Questo piacque al faraone e ai suoi servitori. <strong>17</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giuseppe: &laquo;Di' ai tuoi fratelli: "Fate questo: caricate le vostre bestie e andate, tornate al paese di Canaan; <strong>18</strong>&nbsp;prendete vostro padre, le vostre famiglie e venite da me; io vi dar&ograve; il meglio del paese d'Egitto e voi mangerete il grasso della terra". <strong>19</strong>&nbsp;Tu hai l'ordine di dire loro: "Fate questo: prendete nel paese d'Egitto dei carri per i vostri bambini e per le vostre mogli; conducete vostro padre e venite. <strong>20</strong>&nbsp;E non vi rincresca di lasciare la vostra roba; perch&eacute; il meglio di tutto il paese d'Egitto sar&agrave; vostro"&raquo;.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;I figli d'Israele fecero cos&igrave; e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine del faraone, e diede loro delle provviste per il viaggio. <strong>22</strong>&nbsp;Diede un abito di ricambio per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di vestiti; <strong>23</strong>&nbsp;a suo padre mand&ograve; questo: dieci asini carichi delle migliori cose d'Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri per suo padre durante il viaggio. <strong>24</strong>&nbsp;Cos&igrave; conged&ograve; i suoi fratelli e questi partirono; ed egli disse loro: &laquo;Non ci siano, durante il viaggio, delle liti tra di voi&raquo;.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Essi risalirono dall'Egitto e giunsero nel paese di Canaan, da Giacobbe loro padre. <strong>26</strong>&nbsp;Gli riferirono ogni cosa, dicendo: &laquo;Giuseppe vive ancora ed &egrave; governatore di tutto il paese d'Egitto&raquo;. Ma il suo cuore rimase freddo, perch&eacute; egli non credeva loro. <strong>27</strong>&nbsp;Essi gli ripeterono tutte le parole che Giuseppe aveva dette loro. Quando egli vide i carri che Giuseppe aveva mandato per trasportarlo, lo spirito di Giacobbe loro padre si ravviv&ograve;. <strong>28</strong>&nbsp;E Israele disse: &laquo;Basta, mio figlio Giuseppe vive ancora; io andr&ograve; e lo vedr&ograve; prima di morire&raquo;. </p><p><i>Giacobbe e la sua famiglia in Egitto</i><br />Ge 45:9-28; 26:1-6<br /><strong>46,1</strong>&nbsp;Israele part&igrave; con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Sceba, offr&igrave; sacrifici al Dio d'Isacco suo padre. <strong>2</strong>&nbsp;Dio parl&ograve; a Israele in visioni notturne, e disse: &laquo;Giacobbe, Giacobbe!&raquo; Ed egli rispose: &laquo;Eccomi&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Dio disse: &laquo;Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perch&eacute; l&agrave; ti far&ograve; diventare una grande nazione. <strong>4</strong>&nbsp;Io scender&ograve; con te in Egitto, te ne far&ograve; anche sicuramente risalire e Giuseppe ti chiuder&agrave; gli occhi&raquo;.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Allora Giacobbe part&igrave; da Beer-Sceba; e i figli d'Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro bambini e le loro mogli sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarli. <strong>6</strong>&nbsp;Essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquisiti nel paese di Canaan e scesero in Egitto: Giacobbe con tutta la sua famiglia. <strong>7</strong>&nbsp;Egli fece venire con s&eacute; in Egitto i suoi figli, i figli dei suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli e tutta la sua famiglia.<br /> </p><p>Es 1:1-5; Nu 26; 1Cr 2-8<br /><strong>8</strong>&nbsp;Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figli.<br />Il primogenito di Giacobbe: Ruben.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;I figli di Ruben: Chenoc, Pallu, Chesron e Carmi.<br /> <strong>10</strong>&nbsp;I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Soar e Saul, figlio di una Cananea.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;I figli di Levi: Gherson, Cheat e Merari.<br /> <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zarac; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan; i figli di Perez furono: Chesron e Camul.<br /> <strong>13</strong>&nbsp;I figli d'Issacar: Tola, Puva, Iob e Simron.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;I figli di Zabulon: Sered, Elon e Ialeel. <strong>15</strong>&nbsp;Questi sono i figli che Lea partor&igrave; a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre a Dina, figlia di lui. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatr&eacute; persone.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;I figli di Gad: Sifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli.<br /> <strong>17</strong>&nbsp;I figli di Ascer: Imna, Tisva, Tisvi, Beria e Serac loro sorella; i figli di Beria: Eber e Malchiel.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Questi furono i figli di Zilpa che Labano aveva dato a sua figlia Lea; lei li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto sedici persone.<br /> <strong>19</strong>&nbsp;I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. <strong>20</strong>&nbsp;A Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On, gli partor&igrave;.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;I figli di Beniamino: Bela, Becher, Asbel, Ghera, Naaman, Ei, Ros, Muppim, Cuppim e Ard.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto quattordici persone.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;I figli di Dan: Cusim.<br /> <strong>24</strong>&nbsp;I figli di Neftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem.<br /> <strong>25</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Bila, che Labano aveva dato a sua figlia Rachele; lei li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto sette persone.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli dei figli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei. <strong>27</strong>&nbsp;I figli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano due. Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settanta.<br /> </p><p>Ge 45:26-28; Lu 2:25-32<br /><strong>28</strong>&nbsp;Giacobbe mand&ograve; davanti a s&eacute; Giuda verso Giuseppe, perch&eacute; questi lo guidasse nel paese di Goscen. Giunsero nella terra di Goscen. <strong>29</strong>&nbsp;Giuseppe fece attaccare il suo carro e sal&igrave; in Goscen a incontrare Israele, suo padre; gli si present&ograve;, gli si gett&ograve; al collo e pianse a lungo sul suo collo. <strong>30</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;Ora, che io muoia pure, giacch&eacute; ho visto il tuo volto, e tu vivi ancora!&raquo;<br /> <strong>31</strong>&nbsp;Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: &laquo;Io andr&ograve; a informare il faraone e gli dir&ograve;: "I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. <strong>32</strong>&nbsp;Questi uomini sono pastori, perch&eacute; sono sempre stati allevatori di bestiame e hanno condotto con s&eacute; le loro greggi, i loro armenti e tutto quello che posseggono". <strong>33</strong>&nbsp;Quando il faraone vi far&agrave; chiamare e vi dir&agrave;: "Qual &egrave; la vostra occupazione?", risponderete: <strong>34</strong>&nbsp;"I tuoi servi sono stati allevatori di bestiame dalla loro infanzia fino ad ora: noi come i nostri padri". Cos&igrave; abiterete nella terra di Goscen, perch&eacute; gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori&raquo;. </p><p><i>La famiglia di Giacobbe stabilita nel paese di Goscen</i><br />Ge 46:31-34; 45:7, 10-11; Sl 103:15-18<br /><strong>47,1</strong>&nbsp;Giuseppe and&ograve; a informare il faraone e gli disse: &laquo;Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi, con i loro armenti e con tutto quello che hanno, sono venuti dal paese di Canaan; ecco, sono nella terra di Goscen&raquo;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li present&ograve; al faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Il faraone disse ai fratelli di Giuseppe: &laquo;Qual &egrave; la vostra occupazione?&raquo; Essi risposero al faraone: &laquo;I tuoi servi sono pastori, come lo furono i nostri padri&raquo;. <strong>4</strong>&nbsp;Poi dissero al faraone: &laquo;Siamo venuti ad abitare in questo paese, perch&eacute; nel paese di Canaan non ci sono pascoli per le greggi dei tuoi servi; poich&eacute; la carestia &egrave; grave, permetti ora che i tuoi servi abitino nella terra di Goscen&raquo;. <strong>5</strong>&nbsp;Il faraone parl&ograve; a Giuseppe, dicendo: &laquo;Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te; <strong>6</strong>&nbsp;il paese d'Egitto sta davanti a te; fa' abitare tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese; risiedano pure nella terra di Goscen. Se conosci tra di loro degli uomini capaci, falli sovraintendenti del mio bestiame&raquo;.<br /> <strong>7</strong>&nbsp;Poi Giuseppe fece venire Giacobbe, suo padre, dal faraone e glielo present&ograve;. E Giacobbe benedisse il faraone. <strong>8</strong>&nbsp;Il faraone disse a Giacobbe: &laquo;Quanti sono gli anni della tua vita?&raquo; <strong>9</strong>&nbsp;Giacobbe rispose al faraone: &laquo;Gli anni della mia vita nomade sono centotrenta. I miei anni sono stati pochi e travagliati e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Giacobbe benedisse ancora il faraone e si ritir&ograve; dalla sua presenza.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;Giuseppe fece abitare suo padre e i suoi fratelli, diede loro una propriet&agrave; nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come il faraone aveva ordinato. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe forn&igrave; pane a suo padre, ai suoi fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, secondo il numero dei figli.<br /> </p><p>Ge 41:30-36, 48-57<br /><strong>13</strong>&nbsp;In tutto il paese non c'era pane, perch&eacute; la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan soffrivano a causa della carestia. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; Giuseppe port&ograve; questo denaro nella casa del faraone. <strong>15</strong>&nbsp;Quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: &laquo;Dacci del pane! Perch&eacute; dovremmo morire in tua presenza? Infatti il denaro &egrave; finito&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe disse: &laquo;Se non avete pi&ugrave; denaro, date il vostro bestiame e io vi dar&ograve; del pane in cambio del vostro bestiame&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Quelli condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Cos&igrave; forn&igrave; loro del pane quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e gli dissero: &laquo;Noi non nasconderemo al mio signore che il denaro &egrave; esaurito e le mandrie del nostro bestiame sono passate al mio signore. Non resta pi&ugrave; nulla che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre. <strong>19</strong>&nbsp;Perch&eacute; dovremmo morire sotto i tuoi occhi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre in cambio del pane; noi con le nostre terre saremo schiavi del faraone; dacci della semenza perch&eacute; possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe compr&ograve; per il faraone tutte le terre d'Egitto; infatti gli Egiziani vendettero ognuno il proprio campo, perch&eacute; la carestia li colpiva gravemente. Cos&igrave; il paese divent&ograve; propriet&agrave; del faraone. <strong>21</strong>&nbsp;Quanto al popolo, lo trasfer&igrave; nelle citt&agrave;, da un capo all'altro dell'Egitto; <strong>22</strong>&nbsp;solo le terre dei sacerdoti non acquist&ograve;, perch&eacute; i sacerdoti ricevevano un'assegnazione stabilita per loro dal faraone e mangiavano grazie all'assegnazione fatta dal faraone; per questo essi non vendettero le loro terre. <strong>23</strong>&nbsp;Giuseppe disse al popolo: &laquo;Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per il faraone; eccovi del seme; seminate la terra; <strong>24</strong>&nbsp;al tempo della raccolta, ne darete il quinto al faraone; quattro parti saranno vostre, per seminare i campi e per nutrirvi con quelli che sono in casa vostra e con i vostri bambini&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Quelli dissero: &laquo;Tu ci hai salvato la vita! Ci sia dato di trovare grazia agli occhi del nostro signore e saremo schiavi del faraone!&raquo; <strong>26</strong>&nbsp;Giuseppe ne fece una legge, che dura fino al giorno d'oggi, secondo la quale un quinto del reddito delle terre d'Egitto era per il faraone: soltanto le terre dei sacerdoti non diventarono del faraone.<br /> </p><p>Ge 49:29-32; 50:4-13<br /><strong>27</strong>&nbsp;Cos&igrave; gli Israeliti abitarono nel paese d'Egitto, nella terra di Goscen; ebbero delle propriet&agrave;, furono fecondi e si moltiplicarono oltremodo.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; la durata della vita di Giacobbe fu di centoquarantasette anni. <strong>29</strong>&nbsp;Quando Israele s'avvicin&ograve; al giorno della sua morte, chiam&ograve; suo figlio Giuseppe e gli disse: &laquo;Ti prego, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, mettimi la tua mano sotto la coscia e usami bont&agrave; e fedelt&agrave;; non seppellirmi in Egitto! <strong>30</strong>&nbsp;Ma, quando giacer&ograve; con i miei padri, portami fuori d'Egitto e seppelliscimi nella loro tomba!&raquo; <strong>31</strong>&nbsp;Egli rispose: &laquo;Far&ograve; come tu dici&raquo;. Giacobbe disse: &laquo;Giuramelo&raquo;. Giuseppe glielo giur&ograve;. Israele, rivolto al capo del letto, ador&ograve;. </p><p><i>Giacobbe benedice i due figli di Giuseppe</i><br />Ge 35:9-20; Gs 14:4; 1Cr 5:1-2<br /><strong>48,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, fu detto a Giuseppe: &laquo;Ecco, tuo padre &egrave; ammalato&raquo;. Allora egli prese con s&eacute; i suoi due figli, Manasse ed Efraim. <strong>2</strong>&nbsp;Giacobbe ne fu informato e gli fu detto: &laquo;Ecco, tuo figlio Giuseppe viene da te&raquo;. Israele raccolse le sue forze e si mise seduto sul letto.<br /> <strong>3</strong>&nbsp;Giacobbe disse a Giuseppe: &laquo;Il Dio onnipotente mi apparve a Luz nel paese di Canaan, mi benedisse <strong>4</strong>&nbsp;e mi disse: "Ecco, io ti render&ograve; fecondo, ti moltiplicher&ograve;, ti far&ograve; diventare una moltitudine di popoli e dar&ograve; questo paese alla tua discendenza dopo di te, come propriet&agrave; perenne". <strong>5</strong>&nbsp;Ora, i tuoi due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima che io venissi da te in Egitto, sono miei. Efraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. <strong>6</strong>&nbsp;Ma i figli che hai generato dopo di loro saranno tuoi; essi saranno chiamati col nome dei loro fratelli, quanto alla loro eredit&agrave;. <strong>7</strong>&nbsp;Quanto a me, mentre tornavo da Paddan, Rachele mi mor&igrave; nel paese di Canaan, durante il viaggio, a qualche distanza da Efrata; e la seppellii in quel luogo, sulla via di Efrata, che &egrave; Betlemme&raquo;.<br /> </p><p>Eb 11:21; Is 8:18<br /><strong>8</strong>&nbsp;Israele guard&ograve; i figli di Giuseppe e disse: &laquo;Questi, chi sono?&raquo; <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe rispose a suo padre: &laquo;Sono i miei figli, che Dio mi ha dati qui&raquo;. Ed egli disse: &laquo;Ti prego, falli avvicinare a me e io li benedir&ograve;&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Gli occhi d'Israele erano annebbiati per l'et&agrave; e non ci vedeva pi&ugrave;. Giuseppe li fece avvicinare a lui ed egli li baci&ograve; e li abbracci&ograve;. <strong>11</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &laquo;Io non pensavo pi&ugrave; di rivedere il tuo volto ed ecco che Dio mi ha dato di vedere anche la tua prole&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe li allontan&ograve; dalle ginocchia di suo padre e si prostr&ograve; con la faccia a terra. <strong>13</strong>&nbsp;Poi Giuseppe li prese tutti e due: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele, e li fece avvicinare a lui. <strong>14</strong>&nbsp;E Israele stese la sua mano destra e la pos&ograve; sul capo di Efraim, che era il pi&ugrave; giovane, e pos&ograve; la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perch&eacute; Manasse era il primogenito. <strong>15</strong>&nbsp;Benedisse Giuseppe e disse: &laquo;Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che &egrave; stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, <strong>16</strong>&nbsp;l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!&raquo; <strong>17</strong>&nbsp;Quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, ne ebbe dispiacere e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. <strong>18</strong>&nbsp;Giuseppe disse a suo padre: &laquo;Non cos&igrave;, padre mio, perch&eacute; questo &egrave; il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Ma suo padre rifiut&ograve; e disse: &laquo;Lo so, figlio mio, lo so; anch'egli diventer&agrave; un popolo; anch'egli sar&agrave; grande; nondimeno il suo fratello pi&ugrave; giovane sar&agrave; pi&ugrave; grande di lui e la sua discendenza diventer&agrave; una moltitudine di nazioni&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;In quel giorno li benedisse, dicendo: &laquo;Di te si servir&agrave; Israele per benedire, e dir&agrave;: "Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse!"&raquo; E mise Efraim prima di Manasse.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;Poi Israele disse a Giuseppe: &laquo;Ecco, io muoio; ma Dio sar&agrave; con voi e vi far&agrave; ritornare nel paese dei vostri padri. <strong>22</strong>&nbsp;Io ti do una parte di pi&ugrave; che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e con il mio arco&raquo;. </p><p><i>Benedizioni profetiche di Giacobbe</i><br />De 33<br /><strong>49,1</strong>&nbsp;Poi Giacobbe chiam&ograve; i suoi figli e disse: &laquo;Radunatevi, e vi annuncer&ograve; ci&ograve; che vi avverr&agrave; nei giorni a venire.<br /> <strong>2</strong>&nbsp;Radunatevi e ascoltate, o figli di Giacobbe!<br />Date ascolto a Israele, vostro padre!<br /> <strong>3</strong>&nbsp;Ruben, tu sei il mio primogenito,<br />la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignit&agrave; ed eminente in forza.<br /> <strong>4</strong>&nbsp;Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preminenza,<br />perch&eacute; sei salito sul letto di tuo padre<br />e hai profanato il mio letto su cui eri salito.<br /> <strong>5</strong>&nbsp;Simeone e Levi sono fratelli:<br />le loro spade sono strumenti di violenza.<br /> <strong>6</strong>&nbsp;Non entri l'anima mia nel loro consiglio segreto,<br />non si unisca la mia gloria al loro convegno!<br />Perch&eacute; nella loro ira hanno ucciso degli uomini<br />e nella loro malvagit&agrave; hanno tagliato i garretti ai tori.<br /> <strong>7</strong>&nbsp;Maledetta la loro ira, perch&eacute; &egrave; stata violenta<br />e il loro furore perch&eacute; &egrave; stato crudele!<br />Io li divider&ograve; in Giacobbe<br />e li disperder&ograve; in Israele.<br /> <strong>8</strong>&nbsp;Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;<br />la tua mano sar&agrave; sul collo dei tuoi nemici;<br />i figli di tuo padre si inchineranno davanti a te.<br /> <strong>9</strong>&nbsp;Giuda &egrave; un giovane leone;<br />tu risali dalla preda, figlio mio;<br />egli si china, s'accovaccia come un leone,<br />come una leonessa: chi lo far&agrave; alzare?<br /> <strong>10</strong>&nbsp;Lo scettro non sar&agrave; rimosso da Giuda,<br />n&eacute; sar&agrave; allontanato il bastone del comando dai suoi piedi,<br />finch&eacute; venga colui al quale esso appartiene<br />e a cui ubbidiranno i popoli.<br /> <strong>11</strong>&nbsp;Egli lega il suo asinello alla vite<br />e il puledro della sua asina alla vite migliore;<br />lava la sua veste col vino<br />e il suo mantello col sangue dell'uva.<br /> <strong>12</strong>&nbsp;Egli ha gli occhi rossi dal vino<br />e i denti bianchi dal latte.<br /> <strong>13</strong>&nbsp;Zabulon abiter&agrave; sulla costa dei mari; sar&agrave; sulla costa dove approdano le navi,<br />il suo fianco s'appogger&agrave; a Sidone.<br /> <strong>14</strong>&nbsp;Issacar &egrave; un asino robusto sdraiato fra due ovili.<br /> <strong>15</strong>&nbsp;Egli ha visto che il riposo &egrave; buono<br />e che il paese &egrave; ameno;<br />ha curvato la spalla per portare il peso,<br />ed &egrave; stato costretto ai lavori forzati.<br /> <strong>16</strong>&nbsp;Dan giudicher&agrave; il suo popolo,<br />come ogni altra trib&ugrave; d'Israele.<br /> <strong>17</strong>&nbsp;Dan sar&agrave; una serpe sulla strada,<br />una vipera cornuta sul sentiero,<br />che morde i garretti del cavallo<br />e fa cadere il cavaliere all'indietro.<br /> <strong>18</strong>&nbsp;Io aspetto la tua salvezza, o SIGNORE!<br /> <strong>19</strong>&nbsp;Gad sar&agrave; assalito da bande armate,<br />ma egli, a sua volta, le assalir&agrave; e le inseguir&agrave;.<br /> <strong>20</strong>&nbsp;Da Ascer verr&agrave; il pane saporito,<br />ed egli fornir&agrave; delizie regali.<br /> <strong>21</strong>&nbsp;Neftali &egrave; una cerva messa in libert&agrave;;<br />egli dice delle belle parole.<br /> <strong>22</strong>&nbsp;Giuseppe &egrave; un albero fruttifero;<br />un albero fruttifero vicino a una sorgente;<br />i suoi rami si stendono sopra il muro.<br /> <strong>23</strong>&nbsp;Gli arcieri lo hanno provocato,<br />gli hanno lanciato frecce, lo hanno perseguitato,<br /> <strong>24</strong>&nbsp;ma il suo arco &egrave; rimasto saldo;<br />le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate<br />dalle mani del Potente di Giacobbe,<br />da colui che &egrave; il pastore e la roccia d'Israele,<br /> <strong>25</strong>&nbsp;dal Dio di tuo padre che ti aiuter&agrave;<br />e dall'Altissimo che ti benedir&agrave;<br />con benedizioni del cielo di sopra,<br />con benedizioni dell'abisso che giace di sotto,<br />con benedizioni delle mammelle e del grembo materno.<br /> <strong>26</strong>&nbsp;Le benedizioni di tuo padre sorpassano<br />le benedizioni dei miei progenitori,<br />fino a raggiungere la cima delle colline eterne.<br />Esse saranno sul capo di Giuseppe,<br />sulla fronte del principe dei suoi fratelli.<br /> <strong>27</strong>&nbsp;Beniamino &egrave; un lupo rapace;<br />la mattina divora la preda<br />e la sera spartisce le spoglie&raquo;.<br /> <strong>28</strong>&nbsp;Tutti costoro sono gli antenati delle dodici trib&ugrave; d'Israele; questo &egrave; ci&ograve; che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare.<br /> </p><p><i>Morte e sepoltura di Giacobbe</i><br />Ge 23:1, ecc.; 50:4-13<br /><strong>29</strong>&nbsp;Poi diede loro i suoi ordini e disse: &laquo;Io sto per essere riunito al mio popolo. Seppellitemi con i miei padri nella grotta che &egrave; nel campo di Efron l'Ittita, <strong>30</strong>&nbsp;nella grotta che &egrave; nel campo di Macpela, di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, la quale Abraamo compr&ograve;, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua propriet&agrave;.<br /> <strong>31</strong>&nbsp;Qui furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara; furono sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e qui io seppellii Lea. <strong>32</strong>&nbsp;Il campo e la grotta che vi si trova furono comprati presso i figli di Chet&raquo;.<br /> <strong>33</strong>&nbsp;Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritir&ograve; i piedi nel letto, spir&ograve; e fu riunito al suo popolo. </p><p>Ge 47:28-31; 49:29-33<br /><strong>50,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe si gett&ograve; sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lo baci&ograve;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. <strong>3</strong>&nbsp;Ci vollero quaranta giorni; perch&eacute; tanto &egrave; il tempo che si impiega a imbalsamare. E gli Egiziani lo piansero settanta giorni.<br /> <strong>4</strong>&nbsp;Quando i giorni del lutto fatto per lui furono passati, Giuseppe parl&ograve; alla casa del faraone, dicendo: &laquo;Se ora ho trovato grazia ai vostri occhi, fate giungere agli orecchi del faraone queste parole: <strong>5</strong>&nbsp;"Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: 'Ecco, io muoio; seppelliscimi nel mio sepolcro, che mi sono scavato nel paese di Canaan'. Ora dunque, permetti che io salga e seppellisca mio padre; poi torner&ograve;"&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Il faraone rispose: &laquo;Sali e seppellisci tuo padre come ti ha fatto giurare&raquo;.<br /> <strong>7</strong>&nbsp;Allora Giuseppe sal&igrave; a seppellire suo padre e con lui salirono tutti i servitori del faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli anziani del paese d'Egitto, <strong>8</strong>&nbsp;tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Non lasciarono nella terra di Goscen che i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. <strong>9</strong>&nbsp;Con lui salirono pure carri e cavalieri, cos&igrave; da formare un corteo numerosissimo. <strong>10</strong>&nbsp;Quando giunsero all'aia di Atad, che &egrave; oltre il Giordano, vi furono grandi e profondi lamenti. Giuseppe fece a suo padre un lutto di sette giorni. <strong>11</strong>&nbsp;Quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: &laquo;Questo &egrave; un grave lutto per gli Egiziani!&raquo; Perci&ograve; fu messo il nome di Abel-Misraim a quell'aia, che &egrave; oltre il Giordano. <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro: <strong>13</strong>&nbsp;lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua propriet&agrave;, di fronte a Mamre. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, torn&ograve; in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.<br /> </p><p>Ge 45:1-11; Cl 3:12-14<br /><strong>15</strong>&nbsp;I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: &laquo;Chi sa se Giuseppe non ci porter&agrave; odio e non ci render&agrave; tutto il male che gli abbiamo fatto?&raquo; <strong>16</strong>&nbsp;Perci&ograve; mandarono a dire a Giuseppe: &laquo;Tuo padre, prima di morire, diede quest'ordine: <strong>17</strong>&nbsp;"Dite cos&igrave; a Giuseppe: Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perch&eacute; ti hanno fatto del male". Ti prego, perdona dunque ora il misfatto dei servi del Dio di tuo padre!&raquo; Giuseppe, quando gli parlarono cos&igrave;, pianse. <strong>18</strong>&nbsp;I suoi fratelli vennero anch'essi, si inchinarono ai suoi piedi e dissero: &laquo;Ecco, siamo tuoi servi&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Giuseppe disse loro: &laquo;Non temete. Sono io forse al posto di Dio? <strong>20</strong>&nbsp;Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso. <strong>21</strong>&nbsp;Ora dunque non temete. Io provveder&ograve; al sostentamento per voi e i vostri figli&raquo;. Cos&igrave; li confort&ograve; e parl&ograve; al loro cuore.<br /> </p><p><i>Vecchiaia e morte di Giuseppe</i><br />Eb 11:22; Gs 24:32<br /><strong>22</strong>&nbsp;Giuseppe abit&ograve; in Egitto con la casa di suo padre; egli visse centodieci anni. <strong>23</strong>&nbsp;Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia. <strong>24</strong>&nbsp;Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Io sto per morire, ma Dio per certo vi visiter&agrave; e vi far&agrave; salire, da questo paese, nel paese che promise con giuramento ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Giuseppe fece giurare i figli d'Israele, dicendo: &laquo;Dio per certo vi visiter&agrave;; allora portate via da qui le mie ossa&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Poi Giuseppe mor&igrave;, all'et&agrave; di centodieci anni; e fu imbalsamato e deposto in un sarcofago in Egitto.</p><!-- RESULT ITEM END --></div></td><td style="max-width:1px;width: 25%"><div style="overflow-wrap:break-word"><!-- RESULT ITEM START --><h2><a href="?riferimento=Gen37-50&versioni[]=Nuova Diodati">Nuova Diodati</a>:</h2><h3>Genesi 37-50</h3><p><i>Predilezione di Giacobbe per Giuseppe</i><br /><strong>37,1</strong>&nbsp;Or Giacobbe dimor&ograve; nel paese dove suo padre aveva soggiornato, nel paese di Canaan. <strong>2</strong>&nbsp;Questa <i>&egrave;</i> la discendenza di Giacobbe. Giuseppe, all'et&agrave; di diciassette anni, pascolava il gregge coi suoi fratelli; il giovinetto stava con i figli di Bilhah e con i figli di Zilpah mogli di suo padre. Or Giuseppe rifer&igrave; al loro padre la mala fama <i>che circolava</i> sul loro conto. <strong>3</strong>&nbsp;Or Israele amava Giuseppe pi&ugrave; di tutti i suoi figli, perch&eacute; <i>era</i> il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga <i>fino ai</i> piedi. <strong>4</strong>&nbsp;Ma i suoi fratelli, vedendo che il loro padre lo amava pi&ugrave; di tutti gli <i>altri</i> fratelli, presero ad odiarlo e non gli potevano parlare in modo amichevole.<br /> </p><p><i>I sogni di Giuseppe</i><br /><strong>5</strong>&nbsp;Or Giuseppe fece un sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di pi&ugrave;. <strong>6</strong>&nbsp;Egli disse loro: &laquo;Udite, vi prego, il sogno che ho fatto. <strong>7</strong>&nbsp;Noi <i>stavamo</i> legando dei covoni in mezzo al campo, quand'ecco il mio covone si drizz&ograve; e rimase dritto, mentre i vostri covoni si raccolsero e si inchinarono davanti al mio covone&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Allora i suoi fratelli gli dissero: &laquo;Dovrai tu regnare su di noi, o dovrai tu veramente dominarci?&raquo;. E lo odiarono ancor di pi&ugrave;, a motivo dei suoi sogni e delle sue parole. <strong>9</strong>&nbsp;Egli fece ancora un altro sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli, dicendo: &laquo;Ho fatto un altro sogno! Ed ecco il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Egli <i>lo</i> raccont&ograve; a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo rimprover&ograve; e gli disse: &laquo;Cosa <i>significa</i> questo sogno che hai fatto? Dovremo proprio io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;E i suoi fratelli gli portavano invidia, ma suo padre serbava la cosa dentro di s&eacute;.<br /> </p><p><i>Giuseppe gettato in un pozzo e venduto dai fratelli</i><br /><strong>12</strong>&nbsp;Or i fratelli di <i>Giuseppe</i> erano andati a pascolare il gregge del padre a Sichem. <strong>13</strong>&nbsp;E Israele disse a Giuseppe: &laquo;I tuoi fratelli non <i>stanno forse</i> pascolando <i>il gregge</i> a Sichem? Vieni, che ti mander&ograve; da loro&raquo;. Egli rispose: &laquo;Eccomi&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Israele gli disse: &laquo;Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se il gregge va bene, e poi torna a riferirmelo&raquo;. Cos&igrave; lo mand&ograve; dalla valle di Hebron, ed egli arriv&ograve; a Sichem. <strong>15</strong>&nbsp;Mentre egli vagava per la campagna, un uomo lo trov&ograve; e gli chiese: &laquo;Che cerchi?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Egli rispose: &laquo;Sto cercando i miei fratelli; per favore, dimmi dove si trovano a pascolare&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Quell'uomo gli disse: &laquo;Son partiti di qui, perch&eacute; li ho sentiti dire: "Andiamo a Dothan"&raquo;. Allora Giuseppe and&ograve; in cerca dei suoi fratelli, e li trov&ograve; a Dothan. <strong>18</strong>&nbsp;Essi lo scorsero da lontano e, prima che fosse loro vicino, complottarono contro di lui per ucciderlo. <strong>19</strong>&nbsp;E dissero l'un l'altro: &laquo;Ecco che arriva il sognatore! <strong>20</strong>&nbsp;Ora dunque venite, uccidiamolo e gettiamolo in un pozzo; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato; cos&igrave; vedremo che ne sar&agrave; dei suoi sogni&raquo;. <strong>21</strong>&nbsp;Ruben ud&igrave; <i>questo</i> e <i>decise di</i> liberarlo dalle loro mani, e disse: &laquo;Non gli togliamo la vita&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Poi Ruben aggiunse: &laquo;Non spargete sangue, <i>ma</i> gettatelo in questo pozzo nel deserto e non colpitelo di vostra mano&raquo;. <i>Diceva cos&igrave;</i>, per liberarlo dalle loro mani e riportarlo a suo padre. <strong>23</strong>&nbsp;Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della lunga veste <i>fino</i> ai piedi che indossava; <strong>24</strong>&nbsp;poi lo presero e lo gettarono nel pozzo. Or il pozzo era vuoto, senz'acqua dentro. <strong>25</strong>&nbsp;Poi si misero a sedere per prendere cibo; ma, alzando gli occhi, ecco videro una carovana di Ismaeliti, che veniva da Galaad coi loro cammelli carichi di spezie, di balsamo e di mirra, in viaggio per portarli in Egitto. <strong>26</strong>&nbsp;Allora Giuda disse ai suoi fratelli: &laquo;Che guadagno avremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue? <strong>27</strong>&nbsp;Venite, vendiamolo agli Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perch&eacute; &egrave; nostro fratello, nostra carne&raquo;. E i suoi fratelli <i>gli</i> diedero ascolto. <strong>28</strong>&nbsp;Come <i>quei</i> mercanti Madianiti passavano, essi sollevarono e tirarono Giuseppe fuori dal pozzo e lo vendettero agli Ismaeliti per venti sicli d'argento. E questi condussero Giuseppe in Egitto. <strong>29</strong>&nbsp;Or Ruben torn&ograve; al pozzo, ed ecco, Giuseppe non era pi&ugrave; nel pozzo. Allora egli si stracci&ograve; le vesti. <strong>30</strong>&nbsp;Poi torn&ograve; dai suoi fratelli e disse: &laquo;Il fanciullo non c'&egrave; <i>pi&ugrave;</i>; e io, dove andr&ograve; io?&raquo;.<br /> </p><p><i>Giacobbe piange Giuseppe come morto</i><br /><strong>31</strong>&nbsp;Cos&igrave; essi presero la lunga veste di Giuseppe, uccisero un capro e immersero la veste nel sangue. <strong>32</strong>&nbsp;Poi portarono la lunga veste dal padre e dissero: &laquo;Abbiamo trovato questo; vedi <i>un po'</i> se &egrave; la veste di tuo figlio&raquo;. <strong>33</strong>&nbsp;Ed egli la riconobbe e disse: &laquo;<i>&Egrave;</i> la veste di mio figlio; lo ha divorato una bestia feroce; certamente Giuseppe &egrave; stato sbranato&raquo;. <strong>34</strong>&nbsp;Giacobbe allora si stracci&ograve; le vesti, si mise un cilicio ai fianchi e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni. <strong>35</strong>&nbsp;E tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiut&ograve; di essere consolato e disse: &laquo;Io scender&ograve; nello Sceol da mio figlio facendo cordoglio&raquo;. Cos&igrave; suo padre lo pianse. <strong>36</strong>&nbsp;Intanto i Madianiti vendettero <i>Giuseppe</i> in Egitto a Potifar, ufficiale del Faraone <i>e</i> capitano delle guardie. </p><p><i>Giuda e Tamar</i><br /><strong>38,1</strong>&nbsp;Or in quel tempo avvenne che Giuda lasci&ograve; i suoi fratelli per andare a stare con un uomo di Adullam, di nome Hirah. <strong>2</strong>&nbsp;Qui Giuda vide la figlia di un uomo Cananeo, chiamato Shua; la prese <i>in moglie</i> e si un&igrave; a lei. <strong>3</strong>&nbsp;Ed ella concep&igrave; e partor&igrave; un figlio, che egli chiam&ograve; Er. <strong>4</strong>&nbsp;Poi ella concep&igrave; nuovamente e partor&igrave; un figlio, che egli chiam&ograve; Onan. <strong>5</strong>&nbsp;Ella concep&igrave; ancora e partor&igrave; un figlio, che chiam&ograve; Scelah. Or Giuda era a Kezib, quando ella lo partor&igrave;. <strong>6</strong>&nbsp;Poi Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie di nome Tamar. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno lo fece morire. <strong>8</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Onan: &laquo;Va' dalla moglie di tuo fratello, sposala e suscita una discendenza a tuo fratello&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Ma Onan, sapendo che quella discendenza non sarebbe stata sua, quando si univa alla moglie di suo fratello, disperdeva <i>il suo seme</i> per terra, per non dare discendenza al fratello. <strong>10</strong>&nbsp;Ci&ograve; che egli faceva dispiacque agli occhi dell'Eterno, che fece morire anche lui. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: &laquo;Rimani come vedova in casa di tuo padre, finch&eacute; mio figlio Scelah sia cresciuto&raquo;. Perch&eacute; pensava: &laquo;<i>Temo che</i> muoia anch'egli come i suoi fratelli&raquo;. Cos&igrave; Tamar se ne and&ograve; e dimor&ograve; in casa di suo padre. <strong>12</strong>&nbsp;Dopo parecchio tempo, la moglie di Giuda, la figlia di Shua, mor&igrave;; quando ebbe terminato il cordoglio, Giuda sal&igrave; da quelli che tosavano le sue pecore a Timnah, egli col suo amico Hirah, l'Adullamita. <strong>13</strong>&nbsp;Di questo fu informata Tamar, e <i>le</i> fu detto: &laquo;Ecco, tuo suocero sale a Timnah a tosare le sue pecore&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coperse con un velo e si avvolse <i>tutta</i>; poi si pose a sedere alla porta di Enaim, che &egrave; sulla strada verso Timnah; aveva infatti visto che Scelah era <i>ormai</i> cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie. <strong>15</strong>&nbsp;Come Giuda la vide, pens&ograve; che ella <i>fosse</i> una prostituta, perch&eacute; aveva il viso coperto. <strong>16</strong>&nbsp;Quindi egli si accost&ograve; a lei sulla strada e le disse: &laquo;Lasciami entrare da te&raquo;. Non sapeva infatti che ella fosse sua nuora. Lei rispose: &laquo;Che mi darai per entrare da me?&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora egli disse: &laquo;Ti mander&ograve; un capretto del mio gregge&raquo;. Ella chiese: &laquo;Mi dai un pegno finch&eacute; me lo manderai?&raquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Egli disse: &laquo;Che pegno ti devo dare?&raquo;. Quella rispose: &laquo;Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano&raquo;. Egli glieli diede, entr&ograve; da lei, ed ella concep&igrave; da lui. <strong>19</strong>&nbsp;Poi ella si lev&ograve; e se ne and&ograve;; si tolse il velo e si rimise le sue vesti da vedova. <strong>20</strong>&nbsp;Or Giuda mand&ograve; il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, per poter ritirare il pegno dalle mani di <i>quella</i> donna; ma egli non la trov&ograve;. <strong>21</strong>&nbsp;Allora domand&ograve; agli uomini del luogo dicendo: &laquo;Dov'<i>&egrave;</i> quella prostituta che <i>stava</i> a Enaim, sulla strada?&raquo;. Essi risposero: &laquo;Non c'era alcuna prostituta qui&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; egli ritorn&ograve; da Giuda e gli disse: &laquo;Non l'ho trovata; inoltre gli uomini del luogo mi hanno detto: "Non c'era alcuna prostituta qui"&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Allora Giuda disse: &laquo;Si tenga pure il pegno, che non abbiamo a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata&raquo;. <strong>24</strong>&nbsp;Ora circa tre mesi dopo vennero a dire a Giuda: &laquo;Tamar tua nuora si &egrave; prostituita; e, a motivo della <i>sua</i> prostituzione, ella &egrave; pure incinta&raquo;. Allora Giuda disse: &laquo;Conducetela fuori e sia arsa!&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Come la conducevano fuori, ella mand&ograve; a dire al suocero: &laquo;&Egrave; l'uomo a cui appartengono queste cose che mi ha resa incinta&raquo;. E disse: &laquo;Vedi se puoi riconoscere di chi siano queste <i>cose</i>: il sigillo, il cordone e il bastone&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuda li riconobbe e disse: &laquo;Ella &egrave; pi&ugrave; giusta di me, perch&eacute; io non l'ho data a Scelah mio figlio&raquo;. Ed egli non ebbe pi&ugrave; rapporti con lei. <strong>27</strong>&nbsp;Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che <i>lei aveva</i> in grembo due gemelli. <strong>28</strong>&nbsp;Mentre partoriva, uno di essi mise fuori una mano, e la levatrice la prese e vi leg&ograve; un <i>filo</i> scarlatto, dicendo: &laquo;Questo &egrave; uscito per primo&raquo;. <strong>29</strong>&nbsp;Ma egli ritir&ograve; la sua mano, ed ecco usc&igrave; fuori suo fratello. Allora la levatrice disse: &laquo;Come ti sei aperto una breccia?&raquo;. Per questo motivo fu chiamato Perets. <strong>30</strong>&nbsp;Poi usc&igrave; suo fratello, che aveva attorno alla mano il <i>filo</i> scarlatto; e fu chiamato Zerah. </p><p><i>Giuseppe in Egitto</i><br /><strong>39,1</strong>&nbsp;Or Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del Faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo compr&ograve; dagli Ismaeliti che lo avevano portato laggi&ugrave;. <strong>2</strong>&nbsp;L'Eterno fu con Giuseppe; ed egli prosperava e stava nella casa del suo padrone, l'Egiziano. <strong>3</strong>&nbsp;E il suo padrone vide che l'Eterno era con lui, e che l'Eterno faceva prosperare nelle sue mani tutto ci&ograve; che faceva. <strong>4</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe trov&ograve; grazia agli occhi di lui ed entr&ograve; al servizio <i>personale</i> di Potifar, che lo fece soprintendente della sua casa e mise nelle sue mani tutto quanto possedeva. <strong>5</strong>&nbsp;Dal momento che l'ebbe fatto soprintendente della sua casa e di tutto quanto possedeva, l'Eterno benedisse la casa dell'Egiziano a motivo di Giuseppe; e la benedizione dell'Eterno fu su tutto quanto egli aveva, in casa e in campagna. <strong>6</strong>&nbsp;Cos&igrave; <i>Potifar</i> lasci&ograve; tutto quanto aveva nelle mani di Giuseppe e non si preoccupava pi&ugrave; di cosa alcuna, tranne del suo proprio cibo. Or Giuseppe era bello di forma e di bell'aspetto. <strong>7</strong>&nbsp;Dopo queste cose, avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: &laquo;Coricati con me&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Ma egli rifiut&ograve; e disse alla moglie del suo padrone: &laquo;Ecco, il mio padrone non si preoccupa di quanto <i>ha lasciato</i> in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. <strong>9</strong>&nbsp;Non <i>c'&egrave;</i> alcuno pi&ugrave; grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te, perch&eacute; <i>sei</i> sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio?&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Nonostante il fatto che lei <i>ne</i> parlasse a Giuseppe ogni giorno, egli non acconsent&igrave; a coricarsi con lei n&eacute; a darsi a lei. <strong>11</strong>&nbsp;Un giorno avvenne che egli entr&ograve; in casa per fare il suo lavoro, e non vi era in casa nessuno dei domestici. <strong>12</strong>&nbsp;Allora ella lo afferr&ograve; per la veste, e <i>gli</i> disse: &laquo;Coricati con me&raquo;. Ma egli le lasci&ograve; in mano la sua veste, fugg&igrave; e corse fuori. <strong>13</strong>&nbsp;Quando ella vide che egli le aveva lasciato in mano la sua veste e che era fuggito fuori, <strong>14</strong>&nbsp;chiam&ograve; i suoi domestici, e disse loro: &laquo;Vedete, egli ci ha portato in casa un Ebreo per prendersi giuoco di noi; egli &egrave; venuto da me per coricarsi con me, ma io ho gridato a gran voce. <strong>15</strong>&nbsp;Come egli mi ha udito alzare la voce e gridare, ha lasciato la sua veste vicino a me, &egrave; fuggito ed &egrave; corso fuori&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Cos&igrave; ella tenne accanto a s&eacute; la veste di lui, finch&eacute; il suo padrone non fu tornato a casa. <strong>17</strong>&nbsp;Allora ella gli parl&ograve; in questa maniera: &laquo;Quel servo Ebreo, che tu ci hai portato, &egrave; venuto da me per prendersi giuoco di me. <strong>18</strong>&nbsp;Ma come io ho alzato la voce e ho gridato, egli ha lasciato la sua veste vicino a me ed &egrave; fuggito fuori&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Cos&igrave;, quando il suo padrone ud&igrave; le parole di sua moglie che gli parlava in questo modo dicendo: &laquo;Il tuo servo mi ha fatto questo!&raquo;, si accese d'ira. <strong>20</strong>&nbsp;Allora il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise in prigione, nel luogo dove erano rinchiusi i carcerati del re. Egli rimase quindi in <i>quella</i> prigione. <strong>21</strong>&nbsp;Ma l'Eterno fu con Giuseppe e us&ograve; verso di lui benevolenza, cattivandogli le grazie del direttore della prigione. <strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; il direttore della prigione affid&ograve; a Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; ed egli era responsabile di tutto quanto si faceva l&agrave; dentro. <strong>23</strong>&nbsp;Il direttore della prigione non controllava pi&ugrave; nulla <i>di quanto</i> era affidato a <i>Giuseppe</i>, perch&eacute; l'Eterno era con lui, e l'Eterno faceva prosperare tutto quanto egli faceva. </p><p><i>Giuseppe spiega i sogni del coppiere e del panettiere del Faraone</i><br /><strong>40,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panettiere del re di Egitto offesero il loro signore, il re d'Egitto. <strong>2</strong>&nbsp;E il Faraone si adir&ograve; con i suoi due ufficiali, con il capocoppiere e il capopanettiere, <strong>3</strong>&nbsp;e li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie, nella stessa prigione dove <i>era</i> rinchiuso Giuseppe. <strong>4</strong>&nbsp;E il capitano delle guardie li affid&ograve; alla sorveglianza di Giuseppe il quale li assisteva. Cos&igrave; essi rimasero in prigione per un certo tempo. <strong>5</strong>&nbsp;Nella stessa notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, fecero entrambi un sogno, ciascuno il suo sogno, col suo particolare significato. <strong>6</strong>&nbsp;Il mattino <i>seguente</i>, Giuseppe venne da loro, e vide che <i>erano</i> preoccupati. <strong>7</strong>&nbsp;Allora egli interrog&ograve; gli ufficiali del Faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone e disse: &laquo;Perch&eacute; avete oggi il viso cos&igrave; mesto?&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Essi gli risposero: &laquo;Abbiamo fatto un sogno e non vi &egrave; alcuno che <i>lo possa</i> interpretare&raquo;. Allora Giuseppe disse loro: &laquo;Le interpretazioni non <i>appartengono</i> a DIO? Raccontatemi <i>i sogni</i>, vi prego&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Cos&igrave; il capocoppiere raccont&ograve; il suo sogno a Giuseppe e gli disse: &laquo;Nel mio sogno, ecco mi <i>stava</i> davanti una vite; <strong>10</strong>&nbsp;e in quella vite <i>vi erano</i> tre tralci; appena ebbe messo i germogli, fior&igrave; e diede dei grappoli di uva matura. <strong>11</strong>&nbsp;Ora io <i>avevo</i> in mano la coppa del Faraone; presi l'uva, la spremetti nella coppa del Faraone e misi la coppa in mano del Faraone&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe gli disse: &laquo;Questa &egrave; l'interpretazione <i>del sogno</i>: i tre tralci <i>sono</i> tre giorni; <strong>13</strong>&nbsp;in capo a tre giorni il Faraone ti far&agrave; rialzare il capo, ti ristabilir&agrave; nel tuo ufficio e tu darai in mano al Faraone la coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere. <strong>14</strong>&nbsp;Ma ricordati di me quando sarai felice; ti prego, usa benevolenza nei miei confronti, parlando di me al Faraone, e fammi uscire da questa casa; <strong>15</strong>&nbsp;perch&eacute; io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da essere messo in questa prigione sotterranea&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Il capopanettiere, vedendo che la interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: &laquo;Anch'io nel mio sogno, ecco, <i>avevo</i> tre canestri di pane bianco sul capo; <strong>17</strong>&nbsp;e nel canestro pi&ugrave; alto <i>vi era</i> ogni sorta di vivande cotte al forno per il Faraone; e gli uccelli le mangiavano dal canestro <i>che avevo</i> sul capo&raquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Allora Giuseppe rispose e disse: &laquo;Questa <i>&egrave;</i> l'interpretazione <i>del sogno</i>: i tre canestri sono tre giorni; <strong>19</strong>&nbsp;in capo a tre giorni il Faraone ti asporter&agrave; la testa dalle spalle, ti far&agrave; impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno le carni addosso&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;Ora il terzo giorno, il giorno del compleanno del Faraone, avvenne che egli fece un banchetto per tutti i suoi servi; e fece alzare il capo al capocoppiere e <i>alzare</i> il capo al capopanettiere in mezzo ai suoi servi. <strong>21</strong>&nbsp;Cos&igrave; ristabil&igrave; il capocoppiere nel suo <i>ufficio</i> di coppiere, perch&eacute; mettesse la coppa in mano del Faraone, <strong>22</strong>&nbsp;ma fece impiccare il capopanettiere secondo la interpretazione che Giuseppe aveva loro data. <strong>23</strong>&nbsp;Il capocoppiere per&ograve; non si ricord&ograve; di Giuseppe, ma lo dimentic&ograve;. </p><p><i>Giuseppe spiega i sogni del Faraone</i><br /><strong>41,1</strong>&nbsp;Or avvenne, in capo a due interi anni, che il Faraone fece un sogno. Egli stava presso il fiume, <strong>2</strong>&nbsp;ed ecco salire dal fiume sette vacche, di bell'aspetto e grasse, e mettersi a pascolare tra i giunchi. <strong>3</strong>&nbsp;Dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche brutte di aspetto e scarne, e fermarsi accanto alle prime sulla riva del fiume. <strong>4</strong>&nbsp;Ora le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. Quindi il Faraone si svegli&ograve;. <strong>5</strong>&nbsp;Poi si riaddorment&ograve; e sogn&ograve; una seconda volta; ed ecco, sette spighe grosse e belle, venir su da un unico stelo. <strong>6</strong>&nbsp;Poi ecco, sette spighe sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo di quelle. <strong>7</strong>&nbsp;E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Allora il Faraone si svegli&ograve;, ed ecco, era un sogno. <strong>8</strong>&nbsp;Al mattino il suo spirito era turbato, e mand&ograve; a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d'Egitto; quindi il Faraone raccont&ograve; loro i suoi sogni, ma non <i>ci fu</i> alcuno che li potesse interpretare al Faraone. <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capocoppiere parl&ograve; al Faraone, dicendo: &laquo;Ricordo oggi i miei falli. <strong>10</strong>&nbsp;Il Faraone si era adirato con i suoi servi e mi aveva fatto mettere in prigione in casa del capo delle guardie: me e il capopanettiere. <strong>11</strong>&nbsp;Entrambi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ciascuno fece un sogno con il suo proprio significato. <strong>12</strong>&nbsp;Ora con noi vi era un giovane ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni, ed egli ce li interpret&ograve;, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno. <strong>13</strong>&nbsp;E le cose avvennero esattamente secondo l'interpretazione da lui dataci: <i>Il Faraone</i> ristabil&igrave; me nel suo ufficio e fece impiccare l'altro&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora il Faraone mand&ograve; a chiamare Giuseppe, che fu subito tratto fuori dalla prigione sotterranea. Cos&igrave; egli si rase, si cambi&ograve; le vesti e venne dal Faraone. <strong>15</strong>&nbsp;E il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Ho fatto un sogno e non vi &egrave; alcuno che lo possa interpretare; ma ho sentito dire di te che, quando hai udito un sogno tu lo puoi interpretare&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe rispose al Faraone, dicendo: &laquo;Non sono io; ma sar&agrave; DIO a dare una risposta per il bene del Faraone&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Ecco nel mio sogno io stavo sulla riva del fiume, <strong>18</strong>&nbsp;quand'ecco salire dal fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto e mettersi a pascolare tra i giunchi. <strong>19</strong>&nbsp;Dopo quelle, ecco salire altre sette vacche magre, bruttissime di aspetto e scarne, tali che non ne vidi mai di cos&igrave; brutte in tutto il paese d'Egitto. <strong>20</strong>&nbsp;E le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; <strong>21</strong>&nbsp;ma anche dopo che le ebbero divorate, nessuno poteva riconoscere che le avevano divorate, <i>perch&eacute;</i> esse erano di brutto aspetto come prima. Cos&igrave; mi svegliai. <strong>22</strong>&nbsp;Poi vidi nel mio sogno sette spighe venir su da un unico stelo, piene e belle; <strong>23</strong>&nbsp;ed ecco altre sette spighe avvizzite, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle. <strong>24</strong>&nbsp;Quindi le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non <i>vi &egrave; stato</i> alcuno capace di darmi una spiegazione&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse al Faraone: &laquo;I sogni del Faraone sono uno stesso <i>sogno</i>. DIO ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. <strong>26</strong>&nbsp;Le sette vacche belle <i>sono</i> sette anni, e le sette spighe belle <i>sono</i> sette anni; <i>&egrave;</i> uno stesso sogno. <strong>27</strong>&nbsp;Anche le sette vacche magre e brutte, che salivano dopo di quelle, <i>sono</i> sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal <i>vento</i> orientale sono sette anni di carestia. <strong>28</strong>&nbsp;Questo <i>&egrave;</i> quello che ho detto al Faraone: DIO ha mostrato al Faraone quello che <i>sta</i> per fare. <strong>29</strong>&nbsp;Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese di Egitto; <strong>30</strong>&nbsp;ma dopo questi verranno sette anni di carestia, e tutta quell'abbondanza sar&agrave; dimenticata nel paese d'Egitto; e la carestia consumer&agrave; il paese. <strong>31</strong>&nbsp;E nel paese non si ricorder&agrave; pi&ugrave; la <i>precedente</i> abbondanza, a motivo della carestia che seguir&agrave;, perch&eacute; questa <i>sar&agrave;</i> molto dura. <strong>32</strong>&nbsp;Il fatto poi che il sogno sia stato dato al Faraone due volte <i>vuol dire</i> che la cosa <i>&egrave;</i> decretata da DIO, e DIO la far&agrave; accadere presto. <strong>33</strong>&nbsp;Or dunque cerchi il Faraone un uomo intelligente e savio e lo stabilisca sul paese d'Egitto. <strong>34</strong>&nbsp;Il Faraone faccia <i>cos&igrave;</i>: costituisca sul paese dei soprintendenti per prelevare il quinto dei prodotti del paese d'Egitto, durante i sette anni di abbondanza. <strong>35</strong>&nbsp;Radunino essi tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire e ammassino il grano sotto l'autorit&agrave; del Faraone, e lo conservino per l'approvvigionamento delle citt&agrave;. <strong>36</strong>&nbsp;Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; cos&igrave; il paese non perir&agrave; per la carestia&raquo;.<br /> </p><p><i>Giuseppe viene fatto vicer&egrave; d'Egitto</i><br /><strong>37</strong>&nbsp;La cosa piacque al Faraone e a tutti i suoi funzionari. <strong>38</strong>&nbsp;E il Faraone disse ai suoi funzionari: &laquo;Potremmo noi trovare un uomo come questi, in cui <i>ci sia</i> lo Spirito di DIO?&raquo;. <strong>39</strong>&nbsp;Allora il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Poich&eacute; DIO ti ha fatto conoscere tutto questo, non vi &egrave; alcuno che sia intelligente e savio come te. <strong>40</strong>&nbsp;Tu sarai sopra la mia casa e tutto il mio popolo obbedir&agrave; ai tuoi ordini; per il trono soltanto io sar&ograve; pi&ugrave; grande di te&raquo;. <strong>41</strong>&nbsp;Il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Vedi, io ti stabilisco su tutto il paese d'Egitto&raquo;. <strong>42</strong>&nbsp;Poi il Faraone si tolse l'anello dalla propria mano e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. <strong>43</strong>&nbsp;Lo fece quindi montare sul suo secondo carro, e davanti a lui si gridava: &laquo;In ginocchio!&raquo;. Cos&igrave; il Faraone lo costitu&igrave; su tutto il paese d'Egitto. <strong>44</strong>&nbsp;Inoltre il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Il Faraone <i>sono</i> io ma, senza di te, nessuno alzer&agrave; la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto&raquo;. <strong>45</strong>&nbsp;E il Faraone chiam&ograve; Giuseppe col nome di Tsofnath-Paneah, e gli diede in moglie Asenath figlia di Potiferah, sacerdote di On. E Giuseppe part&igrave; per visitare il paese d'Egitto. <strong>46</strong>&nbsp;Ora Giuseppe aveva trent'anni quando si present&ograve; davanti al Faraone, re d'Egitto. Quindi Giuseppe lasci&ograve; la presenza del Faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. <strong>47</strong>&nbsp;Durante i sette anni di abbondanza, la terra produsse copiosamente; <strong>48</strong>&nbsp;e <i>Giuseppe</i> radun&ograve; tutti i viveri di quei sette anni prodotti nel paese d'Egitto e ripose i viveri nelle citt&agrave;; in ogni citt&agrave; ripose i viveri del territorio circonvicino. <strong>49</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe ammass&ograve; grano come la sabbia del mare, in cos&igrave; gran quantit&agrave;, che si smise di tenere i conti perch&eacute; era incalcolabile.<br /> </p><p><i>Nascita dei figli di Giuseppe. Inizio della carestia</i><br /><strong>50</strong>&nbsp;Prima che venisse l'anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli che Asenath, figlia di Potiferah, sacerdote di On, gli partor&igrave;. <strong>51</strong>&nbsp;Giuseppe chiam&ograve; il primogenito Manasse, perch&eacute; disse: &laquo;DIO mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre&raquo;. <strong>52</strong>&nbsp;Al secondo invece pose nome Efraim, perch&eacute; disse: &laquo;DIO mi ha reso fruttifero nel paese della mia afflizione&raquo;. <strong>53</strong>&nbsp;I sette anni di abbondanza che vi furono nel paese d'Egitto finirono, <strong>54</strong>&nbsp;e cominciarono a venire i sette anni di carestia, come Giuseppe aveva detto. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto il paese d'Egitto vi era del pane. <strong>55</strong>&nbsp;Poi tutto il paese d'Egitto cominci&ograve; ad aver fame, e il popolo grid&ograve; al Faraone per aver del pane. Allora il Faraone disse a tutti gli Egiziani: &laquo;Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dir&agrave;&raquo;. <strong>56</strong>&nbsp;La carestia <i>si</i> era <i>sparsa</i> sulla superficie di tutto il paese, e Giuseppe aperse tutti i depositi e vend&eacute; <i>grano</i> agli Egiziani. Ma la carestia si aggrav&ograve; nel paese d'Egitto. <strong>57</strong>&nbsp;Cos&igrave; <i>la gente di</i> tutti i paesi veniva in Egitto da Giuseppe per comprare <i>del grano</i>, perch&eacute; la carestia era grave in tutta la terra. </p><p><i>I figli di Giacobbe, mandati in Egitto, sono riconosciuti da Giuseppe</i><br /><strong>42,1</strong>&nbsp;Or Giacobbe, venendo a sapere che vi era del grano in Egitto, disse ai suoi figli: &laquo;Perch&eacute; vi state a guardare l'un l'altro?&raquo;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi disse: &laquo;Ecco, ho sentito dire che vi &egrave; del grano in Egitto; andate laggi&ugrave; a comprare del grano per noi, affinch&eacute; possiamo vivere e non abbiamo a morire&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Cos&igrave; i dieci fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi del grano. <strong>4</strong>&nbsp;Ma Giacobbe non mand&ograve; Beniamino, fratello di Giuseppe, con i suoi fratelli, perch&eacute; diceva: &laquo;Che non gli succeda qualche disgrazia&raquo;. <strong>5</strong>&nbsp;I figli di Israele giunsero dunque per comprare <i>del grano</i>, in mezzo agli altri arrivati, perch&eacute; nel paese di Canaan vi era la carestia. <strong>6</strong>&nbsp;Or Giuseppe <i>era</i> il governatore del paese; <i>era</i> lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; e i fratelli di Giuseppe vennero e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. <strong>7</strong>&nbsp;Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comport&ograve; come un forestiero con loro e us&ograve; parole dure con loro, e disse loro: &laquo;Da dove venite?&raquo;. Essi risposero: &laquo;Dal paese di Canaan per comperare viveri&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe allora si ricord&ograve; dei sogni che aveva fatto intorno a loro e disse: &laquo;Voi <i>siete</i> delle spie! Siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Essi gli risposero: &laquo;No, signor mio; i tuoi servi son venuti a comperare dei viveri. <strong>11</strong>&nbsp;Siamo tutti figli di uno stesso uomo; siamo gente onesta; i tuoi servi non sono delle spie&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Ma egli disse loro: &laquo;No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!&raquo;. <strong>13</strong>&nbsp;Allora essi dissero: &laquo;<i>Noi</i>, tuoi servi, <i>siamo</i> dodici fratelli, figli di uno stesso uomo nel paese di Canaan. Ed ecco, il pi&ugrave; giovane <i>&egrave;</i> oggi con nostro padre, e uno non <i>&egrave;</i> pi&ugrave;&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Ma Giuseppe disse loro: &laquo;La cosa <i>&egrave;</i> come vi ho detto; <i>siete</i> delle spie! <strong>15</strong>&nbsp;Ecco come sarete messi alla prova: Com'<i>&egrave; vero che</i> il Faraone vive, non uscirete di qui prima che il vostro fratello pi&ugrave; giovane sia venuto qui. <strong>16</strong>&nbsp;Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perch&eacute; le vostre parole siano messe alla prova, e <i>si veda</i> se c'&egrave; del vero in voi; altrimenti com'&egrave; vero che il Faraone vive, <i>siete</i> delle spie!&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Cos&igrave; li mise assieme in prigione per tre giorni.<br /> </p><p><i>Giuseppe pretende che gli portino Beniamino</i><br /><strong>18</strong>&nbsp;Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: &laquo;Fate <i>questo</i> e vivrete; io temo DIO! <strong>19</strong>&nbsp;Se siete gente onesta, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella nostra prigione, e voi andate a portare il grano per la vostra famiglia che muore di fame; <strong>20</strong>&nbsp;poi conducetemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane; cos&igrave; le vostre parole saranno verificate e voi non morrete&raquo;. Ed essi fecero cos&igrave;. <strong>21</strong>&nbsp;Allora si dicevano l'un l'altro: &laquo;Noi <i>siamo</i> veramente colpevoli nei confronti di nostro fratello, perch&eacute; vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perch&eacute; ci &egrave; venuta addosso questa sventura&raquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Ruben rispose loro, dicendo: &laquo;Non ve lo dicevo io: "Non commettete questo peccato contro il fanciullo!"? Ma non mi deste ascolto. Perci&ograve; ecco, <i>ora</i> ci si chiede conto del suo sangue&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perch&eacute; fra lui e loro vi era un interprete. <strong>24</strong>&nbsp;Allora egli si allontan&ograve; da loro e pianse. Poi ritorn&ograve; presso di loro e parl&ograve; loro; e prese fra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi. <strong>25</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; di riempire di grano i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco, e di dare loro provviste per il viaggio. E cos&igrave; fu fatto. <strong>26</strong>&nbsp;Essi caricarono quindi il loro grano sui loro asini e se ne andarono. <strong>27</strong>&nbsp;Ora, nel luogo dove pernottavano, uno di essi aperse il suo sacco per dare del foraggio al suo asino e vide il proprio denaro; ed ecco che <i>stava</i> alla bocca del suo sacco; <strong>28</strong>&nbsp;cos&igrave; disse ai suoi fratelli: &laquo;Il mio denaro mi &egrave; stato restituito; eccolo qui nel mio sacco&raquo;. Allora il cuore venne loro meno e, tutti spaventati, dicevano l'un l'altro: &laquo;Che &egrave; <i>mai</i> questo che DIO ci ha fatto?&raquo;.<br /> </p><p><i>Giacobbe rifiuta di mandare Beniamino</i><br /><strong>29</strong>&nbsp;Cos&igrave; giunsero da Giacobbe, loro padre, nel paese di Canaan e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto, dicendo: <strong>30</strong>&nbsp;&laquo;L'uomo, <i>che &egrave;</i> il signore del paese, ci ha parlato aspramente e ci ha trattato come spie del paese. <strong>31</strong>&nbsp;E noi abbiamo detto: "<i>Siamo</i> gente onesta; non siamo delle spie; <strong>32</strong>&nbsp;<i>siamo</i> dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non &egrave; pi&ugrave;, e il pi&ugrave; giovane <i>&egrave;</i> oggi con nostro padre nel paese di Canaan". <strong>33</strong>&nbsp;Ma <i>quell'</i>uomo, signore del paese, ci ha detto: "Da questo conoscer&ograve; se siete gente onesta: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete <i>dei viveri</i> per la vostra famiglia che muore di fame e andate; <strong>34</strong>&nbsp;poi portatemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane. Cos&igrave; conoscer&ograve; che non <i>siete</i> delle spie ma <i>gente</i> onesta; io vi render&ograve; il vostro fratello, e voi potrete commerciare nel paese"&raquo;. <strong>35</strong>&nbsp;Or come essi vuotavano i loro sacchi, ecco che l'involto del denaro di ciascuno era nel suo sacco; cos&igrave; essi e il loro padre videro gli involti del loro denaro e furono presi da paura. <strong>36</strong>&nbsp;Allora Giacobbe, loro padre, disse: &laquo;Voi mi avete privato dei <i>miei</i> figli! Giuseppe non &egrave; pi&ugrave;, Simeone non &egrave; pi&ugrave;, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo ricade su di me!&raquo;. <strong>37</strong>&nbsp;Ruben disse a suo padre: &laquo;Se non te lo riporto, fa' morire i miei due figli. Affidalo a me, io te lo ricondurr&ograve;&raquo;. <strong>38</strong>&nbsp;Ma Giacobbe rispose: &laquo;Il mio figlio non scender&agrave; con voi, perch&eacute; il suo fratello &egrave; morto e questi solo &egrave; rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il viaggio fareste scendere nel dolore la mia canizie alla tomba&raquo;. </p><p><i>Giacobbe acconsente con dolore alla partenza di Beniamino</i><br /><strong>43,1</strong>&nbsp;Or la carestia <i>era</i> grave nel paese; <strong>2</strong>&nbsp;e quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: &laquo;Ritornate a comprarci un po' di viveri&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Ma Giuda gli rispose dicendo: &laquo;<i>Quell'</i>uomo ci ha formalmente messi in guardia dicendo: "Non vedrete la mia faccia, se il vostro fratello non sar&agrave; con voi". <strong>4</strong>&nbsp;Se tu mandi il nostro fratello con noi, noi scenderemo e ti compreremo dei viveri; <strong>5</strong>&nbsp;ma se non <i>lo</i> mandi non scenderemo, perch&eacute; quell'uomo ci ha detto: "Non vedrete la mia faccia, a meno che il vostro fratello non sar&agrave; con voi"&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Allora Israele disse: &laquo;Perch&eacute; mi avete dato <i>questo</i> dolore di dire a <i>quell'</i>uomo che avevate ancora un fratello?&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Quelli risposero: &laquo;<i>Quell'</i>uomo ci interrog&ograve; con <i>molta</i> accuratezza intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: "Vostro padre <i>&egrave;</i> ancora vivo? Avete qualche <i>altro</i> fratello?". E noi gli rispondemmo in base a queste <i>sue</i> domande. Potevamo noi <i>mai</i> sapere che ci avrebbe detto: "Portate quaggi&ugrave; il vostro fratello"?&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Poi Giuda disse a Israele suo padre: &laquo;Lascia venire il fanciullo con me, e ci leveremo e andremo perch&eacute; possiamo vivere e non morire, sia noi che tu e i nostri piccoli. <strong>9</strong>&nbsp;Io mi rendo garante di lui; ne domanderai conto alla mia mano. Se non te lo <i>ri</i>conduco e non te lo <i>ri</i>metto davanti, ne porter&ograve; la colpa davanti a te per sempre. <strong>10</strong>&nbsp;Se non ci fossimo indugiati, a quest'ora saremmo gi&agrave; tornati per la seconda volta&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Israele, loro padre, disse loro: &laquo;Se <i>&egrave;</i> cos&igrave;, fate questo: prendete nei vostri sacchi alcuni dei prodotti migliori del paese, e portate a <i>quell'</i>uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle. <strong>12</strong>&nbsp;Prendete con voi doppio denaro e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse &egrave; stato uno sbaglio. <strong>13</strong>&nbsp;Prendete anche vostro fratello, e levatevi, tornate da quell'uomo; <strong>14</strong>&nbsp;e il Dio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a <i>quell'</i>uomo, cos&igrave; che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Quanto a me, se devo essere privato <i>dei miei figli</i>, che lo sia!&raquo;.<br /> </p><p><i>L'accoglienza fatta da Giuseppe a Beniamino</i><br /><strong>15</strong>&nbsp;Essi dunque presero il dono, e presero con s&eacute; il doppio del denaro e Beniamino; quindi si levarono e scesero in Egitto, e si presentarono davanti a Giuseppe. <strong>16</strong>&nbsp;Quando Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al maggiordomo di casa sua: &laquo;Conduci <i>questi</i> uomini in casa, uccidi <i>un animale</i> e prepara <i>un banchetto</i>, perch&eacute; questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Or l'uomo fece come Giuseppe gli aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe. <strong>18</strong>&nbsp;Ma essi ebbero paura, perch&eacute; erano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: &laquo;Siamo condotti qui a motivo di <i>quel</i> denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta, per trovare un'occasione contro di noi, piombarci addosso e prenderci come schiavi coi nostri asini&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;E, accostatisi al maggiordomo della casa di Giuseppe parlarono con lui sulla porta di casa e dissero: <strong>20</strong>&nbsp;&laquo;Mio signore, noi scendemmo in realt&agrave; una prima volta a comperare viveri; <strong>21</strong>&nbsp;e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il denaro di ciascuno <i>stava</i> alla bocca del suo sacco; il nostro denaro col suo peso esatto; ora lo abbiamo riportato con noi. <strong>22</strong>&nbsp;E abbiamo portato con noi dell'altro denaro per comperare viveri; noi non sappiamo chi possa aver messo il nostro denaro nei nostri sacchi&raquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Ma egli disse: &laquo;Datevi pace, non temete; il DIO vostro e il DIO di vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ebbi il vostro denaro&raquo;. Poi condusse loro Simeone. <strong>24</strong>&nbsp;<i>Quell'</i>uomo li fece entrare in casa di Giuseppe, diede <i>loro</i> dell'acqua affinch&eacute; si lavassero i piedi e diede del foraggio ai loro asini. <strong>25</strong>&nbsp;Allora essi prepararono il regalo, aspettando che Giuseppe venisse a mezzogiorno, perch&eacute; avevano inteso che sarebbero rimasti a mangiare in quel luogo. <strong>26</strong>&nbsp;Quando Giuseppe arriv&ograve; a casa, essi gli presentarono il dono che <i>avevano portato</i> con s&eacute; in casa, e si inchinarono fino a terra davanti a lui. <strong>27</strong>&nbsp;Egli domand&ograve; <i>loro</i> come stessero e disse: &laquo;Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? &Egrave; ancora in vita?&raquo;. <strong>28</strong>&nbsp;Essi risposero: &laquo;Il tuo servo, nostro padre, sta bene; &egrave; ancora in vita&raquo;. E si inchinarono per render<i>gli</i> riverenza. <strong>29</strong>&nbsp;Poi <i>Giuseppe</i> alz&ograve; gli occhi, vide suo fratello Beniamino, figlio di sua madre, e disse: &laquo;<i>&Egrave;</i> questi il vostro fratello pi&ugrave; giovane di cui mi parlaste?&raquo;. E aggiunse: &laquo;DIO ti sia propizio, figlio mio!&raquo;. <strong>30</strong>&nbsp;Allora Giuseppe si affrett&ograve; ad uscire, perch&eacute; si era profondamente commosso a motivo di suo fratello, e cercava <i>un luogo</i> dove piangere. Entr&ograve; cos&igrave; nella sua camera e l&igrave; pianse. <strong>31</strong>&nbsp;Poi si lav&ograve; la faccia ed usc&igrave;; e, facendosi forza, disse: &laquo;Servite il pranzo&raquo;. <strong>32</strong>&nbsp;Fu dunque servito per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con lui a parte, perch&eacute; gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; ci&ograve; <i>sarebbe</i> cosa abominevole per gli Egiziani. <strong>33</strong>&nbsp;Cos&igrave; essi si misero a sedere davanti a lui: il primogenito secondo il suo diritto di primogenitura e il pi&ugrave; giovane secondo la sua et&agrave;; e si guardavano l'un l'altro con meraviglia. <strong>34</strong>&nbsp;E <i>Giuseppe</i> fece loro portare delle porzioni dalla sua stessa tavola; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella di ogni altro di loro. E bevvero e stettero allegri con lui. </p><p><i>Giuseppe fa mettere la coppa nel sacco di Beniamino</i><br /><strong>44,1</strong>&nbsp;<i>Giuseppe</i> diede quest'ordine al maggiordomo di casa sua dicendo: &laquo;Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suo sacco. <strong>2</strong>&nbsp;Inoltre metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del pi&ugrave; giovane, assieme al denaro del suo grano&raquo;. Ed egli fece come Giuseppe aveva detto. <strong>3</strong>&nbsp;La mattina, non appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire coi loro asini. <strong>4</strong>&nbsp;Erano appena usciti dalla citt&agrave; e non erano ancora lontani, <i>quando</i> Giuseppe disse al maggiordomo di casa sua: &laquo;Levati, insegui quegli uomini e, quando li avrai raggiunti, di' loro: "Perch&eacute; avete reso male per bene? <strong>5</strong>&nbsp;Non &egrave; quella la coppa in cui il mio signore beve, e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male a fare cos&igrave;"&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Egli li raggiunse e disse loro queste parole. <strong>7</strong>&nbsp;Essi allora gli risposero: &laquo;Perch&eacute; il mio signore ci rivolge parole come queste? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa! <strong>8</strong>&nbsp;Ecco, noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; come avremmo potuto rubare dell'argento o dell'oro dalla casa del tuo signore? <strong>9</strong>&nbsp;Quello dei tuoi servi presso il quale si trover&agrave; la coppa, sia messo a morte; e noi pure diventeremo schiavi del tuo signore&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Egli disse: &laquo;Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale <i>la coppa</i> si trover&agrave; sar&agrave; mio schiavo; e voi sarete innocenti&raquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Cos&igrave; ciascuno di loro si affrett&ograve; a mettere a terra il suo sacco, e ciascuno apr&igrave; il suo. <strong>12</strong>&nbsp;<i>Il maggiordomo</i> li frug&ograve;, cominciando col maggiore, per finire col pi&ugrave; giovane; e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. <strong>13</strong>&nbsp;Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il suo asino e tornarono nella citt&agrave;. <strong>14</strong>&nbsp;Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, che si trovava ancora l&agrave;, e si gettarono a terra davanti a lui. <strong>15</strong>&nbsp;E Giuseppe disse loro: &laquo;Che azione &egrave; questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me &egrave; in grado di indovinare?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuda rispose: &laquo;Che diremo al mio signore? Quali parole useremo, o come ci potremo giustificare? DIO ha ritrovato l'iniquit&agrave; dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore, tanto noi quanto colui in mano del quale &egrave; stata trovata la coppa&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Ma Giuseppe disse: &laquo;Lungi da me il fare questo! L'uomo, in mano del quale &egrave; stata trovata la coppa, sar&agrave; mio schiavo; quanto a voi, ritornate in pace da vostro padre&raquo;.<br /> </p><p><i>Giuda supplica Giuseppe di lasciar tornare Beniamino dal padre</i><br /><strong>18</strong>&nbsp;Allora Giuda si accost&ograve; a Giuseppe e disse: &laquo;Di grazia, signor mio, permetti al tuo servo di far udire una parola al mio signore, e non si accenda l'ira tua contro il tuo servo, perch&eacute; tu <i>sei</i> come il Faraone. <strong>19</strong>&nbsp;Il mio signore interrog&ograve; i suoi servi, dicendo: "Avete voi padre o fratello?". <strong>20</strong>&nbsp;E noi rispondemmo al mio signore: "Abbiamo un padre che &egrave; vecchio con un giovane figlio, natogli nella vecchiaia; suo fratello &egrave; morto, cos&igrave; egli &egrave; rimasto l'unico figlio di sua madre; e suo padre l'ama". <strong>21</strong>&nbsp;Allora tu dicesti ai tuoi servi: "Portatemelo, perch&eacute; lo possa vedere coi miei occhi". <strong>22</strong>&nbsp;E noi dicemmo al mio signore: "Il fanciullo non pu&ograve; lasciare suo padre, perch&eacute; se lo dovesse lasciare, suo padre morrebbe". <strong>23</strong>&nbsp;Ma tu dicesti ai tuoi servi: "Se il vostro fratello pi&ugrave; giovane non scende con voi, voi non vedrete pi&ugrave; la mia faccia". <strong>24</strong>&nbsp;Cos&igrave; quando fummo risaliti dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore. <strong>25</strong>&nbsp;Allora nostro padre disse: "Tornate a comperarci un po' di viveri". <strong>26</strong>&nbsp;Noi rispondemmo: "Non possiamo scendere laggi&ugrave;; <i>solo</i> se il nostro fratello pi&ugrave; giovane verr&agrave; con noi, scenderemo; perch&eacute; non possiamo vedere la faccia di <i>quell'</i>uomo, se il nostro fratello pi&ugrave; giovane non &egrave; con noi". <strong>27</strong>&nbsp;E il tuo servo, mio padre, ci rispose: "Voi sapete che mia moglie mi partor&igrave; due figli; <strong>28</strong>&nbsp;uno di essi mi lasci&ograve;, e io dissi: Certo, egli &egrave; stato sbranato; e non l'ho pi&ugrave; rivisto da allora; <strong>29</strong>&nbsp;or se mi togliete anche questi e se gli avviene qualche disgrazia, voi farete scendere nel dolore la mia canizie nella tomba". <strong>30</strong>&nbsp;Or dunque, quando giunger&ograve; dal tuo servo, mio padre, se il fanciullo non &egrave; con noi, poich&eacute; la sua vita &egrave; legata a quella del fanciullo, <strong>31</strong>&nbsp;avverr&agrave; che, appena avr&agrave; visto che il fanciullo non <i>&egrave; con noi</i>, egli morir&agrave;; e i tuoi servi avranno fatto scendere nel dolore la canizie del tuo servo, nostro padre, nella tomba. <strong>32</strong>&nbsp;Ora, siccome il tuo servo si &egrave; reso garante del fanciullo presso mio padre e gli ha detto: "Se non te <i>lo</i> riconduco sar&ograve; per sempre colpevole verso mio padre", <strong>33</strong>&nbsp;deh, permetti ora che il tuo servo rimanga schiavo del mio signore al posto del fanciullo, e che il fanciullo se ne torni con i suoi fratelli. <strong>34</strong>&nbsp;Perch&eacute;, come potrei ritornare da mio padre, se il fanciullo non &egrave; con me? Ah, che io non veda il dolore che coglierebbe mio padre!&raquo;. </p><p><i>Giuseppe si fa conoscere ai suoi fratelli</i><br /><strong>45,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe non pot&eacute; pi&ugrave; contenersi di fronte a tutti gli astanti e grid&ograve;: &laquo;Fate uscire tutti dalla mia presenza!&raquo;. Cos&igrave; nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece conoscere ai suoi fratelli. <strong>2</strong>&nbsp;E pianse cos&igrave; forte che gli Egiziani <i>stessi lo</i> udirono, e <i>lo</i> venne a sapere <i>anche</i> la casa del Faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Quindi Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Io <i>sono</i> Giuseppe; <i>&egrave;</i> mio padre ancora in vita?&raquo;. Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere perch&eacute; erano sgomenti alla sua presenza. <strong>4</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Deh, avvicinatevi a me!&raquo;. Quelli si avvicinarono, ed egli disse: &laquo;Io <i>sono</i> Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste <i>perch&eacute; fosse condotto</i> in Egitto. <strong>5</strong>&nbsp;Ma ora non vi contristate e non vi dispiaccia di avermi venduto <i>perch&eacute; io fossi condotto</i> quaggi&ugrave;, poich&eacute; DIO mi ha mandato davanti a voi per conservar<i>vi</i> la vita. <strong>6</strong>&nbsp;Infatti <i>&egrave; gi&agrave;</i> due anni che vi &egrave; carestia nel paese; e <i>vi saranno</i> altri cinque anni, durante i quali non vi sar&agrave; n&eacute; aratura n&eacute; messe. <strong>7</strong>&nbsp;Ma DIO mi ha mandato davanti a voi, perch&eacute; sia conservato per voi un residuo sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione. <strong>8</strong>&nbsp;Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma &egrave; DIO; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, come signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. <strong>9</strong>&nbsp;Affrettatevi a ritornare da mio padre e ditegli: "Cos&igrave; dice tuo figlio Giuseppe: DIO mi ha stabilito come signore di tutto l'Egitto; scendi da me, non tardare; <strong>10</strong>&nbsp;tu dimorerai nel paese di Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi. <strong>11</strong>&nbsp;E l&agrave; io ti sostenter&ograve;, perch&eacute; ci saranno ancora cinque anni di carestia, affinch&eacute; tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi". <strong>12</strong>&nbsp;Ed ecco, i vostri occhi e gli occhi di mio fratello Beniamino vedono che <i>&egrave;</i> la mia bocca quella che vi parla. <strong>13</strong>&nbsp;Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto, e affrettatevi a condurre mio padre quaggi&ugrave;&raquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Poi si gett&ograve; al collo di suo fratello Beniamino e pianse, e Beniamino pianse stretto al suo collo. <strong>15</strong>&nbsp;Egli baci&ograve; pure tutti i suoi fratelli e pianse stretto a loro. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.<br /> </p><p><i>Il Faraone favorisce i piani di Giuseppe</i><br /><strong>16</strong>&nbsp;Il rumore della cosa si sparse nella casa del Faraone, e si disse: &laquo;Sono arrivati i fratelli di Giuseppe&raquo;. Questo fece piacere al Faraone e ai suoi servi. <strong>17</strong>&nbsp;Allora il Faraone disse a Giuseppe: &laquo;Di' ai tuoi fratelli: "Fate questo: Caricate le vostre bestie e andate; tornate nel paese di Canaan. <strong>18</strong>&nbsp;Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi dar&ograve; il meglio del paese d'Egitto e mangerete i prodotti migliori del paese". <strong>19</strong>&nbsp;Tu hai l'ordine di dir loro: "Fate questo: Prendete con voi dal paese di Egitto dei carri per i vostri piccoli e per le vostre mogli; prendete vostro padre e venite. <strong>20</strong>&nbsp;E non preoccupatevi per le vostre masserizie, perch&eacute; il meglio di tutto il paese d'Egitto sar&agrave; vostro"&raquo;. <strong>21</strong>&nbsp;I figli di Israele fecero cos&igrave;, e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine del Faraone, e diede loro delle provviste per il viaggio. <strong>22</strong>&nbsp;A tutti diede un abito di ricambio per ciascuno; ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di vestiti; <strong>23</strong>&nbsp;e a suo padre mand&ograve; questo: dieci asini carichi delle migliori cose d'Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri per suo padre durante il viaggio. <strong>24</strong>&nbsp;Cos&igrave; conged&ograve; i suoi fratelli e, mentre essi partivano, disse loro: &laquo;Non fate litigi per la strada&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Allora essi risalirono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan da Giacobbe, loro padre. <strong>26</strong>&nbsp;E gli riferirono ogni cosa, dicendo: &laquo;Giuseppe <i>&egrave;</i> ancora in vita, ed <i>&egrave;</i> il governatore di tutto il paese d'Egitto&raquo;. Ma il suo cuore rimase freddo, perch&eacute; egli non credeva loro. <strong>27</strong>&nbsp;<i>Quando</i> per&ograve; essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva loro detto ed egli vide i carri che Giuseppe aveva mandato per condurlo via, allora lo spirito di Giacobbe loro padre si ravviv&ograve;. <strong>28</strong>&nbsp;E Israele disse: &laquo;Basta; il mio figlio Giuseppe &egrave; ancora in vita; io andr&ograve; a vederlo prima di morire&raquo;. </p><p><i>Dio appare a Giacobbe e Giacobbe scende in Egitto</i><br /><strong>46,1</strong>&nbsp;Israele dunque part&igrave; con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Sceba, offr&igrave; sacrifici al DIO di suo padre Isacco. <strong>2</strong>&nbsp;E DIO parl&ograve; a Israele in visioni notturne e disse: &laquo;Giacobbe, Giacobbe!&raquo;. Egli rispose: &laquo;Eccomi&raquo;. <strong>3</strong>&nbsp;<i>Dio</i> allora disse: &laquo;Io sono Dio, il DIO di tuo padre; non temere di scendere in Egitto, perch&eacute; l&agrave; ti far&ograve; diventare una grande nazione. <strong>4</strong>&nbsp;Io scender&ograve; con te in Egitto e ti far&ograve; anche sicuramente risalire; e Giuseppe ti chiuder&agrave; gli occhi&raquo;. <strong>5</strong>&nbsp;Allora Giacobbe part&igrave; da Beer-Sceba, e i figli di Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro piccoli e le loro mogli sui carri che il Faraone aveva mandato per trasportarlo. <strong>6</strong>&nbsp;Cos&igrave; essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquistato nel paese di Canaan e vennero in Egitto, Giacobbe e tutti i suoi discendenti con lui. <strong>7</strong>&nbsp;Egli condusse con s&eacute; in Egitto i suoi figli, i figli dei suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli e tutti i suoi discendenti.<br /> </p><p><i>I discendenti di Giacobbe che scesero in Egitto</i><br /><strong>8</strong>&nbsp;Questi sono i nomi dei figli di Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben. <strong>9</strong>&nbsp;I figli di Ruben: Hanok, Pallu, Hetsron e Karmi. <strong>10</strong>&nbsp;I figli di Simeone: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsohar e Saul, figlio di una Cananea. <strong>11</strong>&nbsp;I figli di Levi: Ghershom, Kehath e Merari. <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giuda: Er, Onan, Scelah, Perets e Zerah; (ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan). I figli di Perets <i>furono</i>: Hetsron e Hamul. <strong>13</strong>&nbsp;I figli di Issacar: Tola, Puvah, Job e Scimron. <strong>14</strong>&nbsp;I figli di Zabulon: Sered, Elon e Jahleel. <strong>15</strong>&nbsp;Codesti <i>furono</i> i figli che Lea partor&igrave; a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre sua figlia Dina. I suoi figli e le sue figlie <i>erano</i> in tutto trentatr&eacute; persone. <strong>16</strong>&nbsp;I figli di Gad: Tsifion, Haggi, Shuni, Etsbon, Eri, Arodi e Areli. <strong>17</strong>&nbsp;I figli di Ascer: Jmna, Jshua, Jshni, Beriah e Serah loro sorella. E i figli di Beriah: Heber e Malkiel. <strong>18</strong>&nbsp;Codesti <i>furono</i> i figli di Zilpah che Labano aveva dato a Lea sua figlia; ed essa li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto sedici persone. <strong>19</strong>&nbsp;I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. <strong>20</strong>&nbsp;E a Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, che gli partor&igrave; Asenath, figlia di Potiferah, sacerdote di On. <strong>21</strong>&nbsp;I figli di Beniamino: Belah, Beker, Ashbel, Ghera, Naaman, Ehi, Rosh, Muppim, Huppim e Ard. <strong>22</strong>&nbsp;Questi <i>furono</i> i figli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto quattordici persone. <strong>23</strong>&nbsp;Il figlio di Dan: Huscim. <strong>24</strong>&nbsp;I figli di Neftali: Jahtseel, Guni, Jetser e Scillem. <strong>25</strong>&nbsp;Questi <i>furono</i> i figli di Bilhah che Labano aveva dato a Rachele sua figlia, ed essa li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto sette persone. <strong>26</strong>&nbsp;Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli dei figli di Giacobbe, <i>erano</i> in tutto sessantasei. <strong>27</strong>&nbsp;I figli di Giuseppe, che gli nacquero in Egitto, <i>erano</i> due. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto <i>erano in totale</i> settanta.<br /> </p><p><i>Giuseppe va incontro a suo padre</i><br /><strong>28</strong>&nbsp;Or <i>Giacobbe</i> mand&ograve; Giuda davanti a s&eacute; da Giuseppe, perch&eacute; lo introducesse nel paese di Goscen. Cos&igrave; essi giunsero nel paese di Goscen. <strong>29</strong>&nbsp;Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e sal&igrave; a Goscen incontro a Israele, suo padre; appena lo vide, gli si gett&ograve; al collo e pianse lungamente stretto al suo collo. <strong>30</strong>&nbsp;E Israele disse a Giuseppe: &laquo;Ora lascia pure che io muoia, poich&eacute; ho visto la tua faccia, e tu sei ancora in vita&raquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: &laquo;Io salir&ograve; a informare il Faraone e gli dir&ograve;: "I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che <i>erano</i> nel paese di Canaan, sono venuti da me. <strong>32</strong>&nbsp;Essi <i>sono</i> pastori, perch&eacute; sono sempre stati allevatori di bestiame, e hanno portato con s&eacute; le loro greggi, i loro armenti e tutto quello che posseggono". <strong>33</strong>&nbsp;Quando il Faraone vi far&agrave; chiamare e vi dir&agrave;: "Qual &egrave; la vostra occupazione?", voi risponderete: <strong>34</strong>&nbsp;"I tuoi servi sono stati allevatori di bestiame dalla loro fanciullezza fino ad ora, tanto noi che i nostri padri", perch&eacute; possiate abitare nel paese di Goscen. Poich&eacute; gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori&raquo;. </p><p><i>La famiglia di Giacobbe si stabilisce nel paese di Goscen</i><br /><strong>47,1</strong>&nbsp;Giuseppe and&ograve; quindi a informare il Faraone e gli disse: &laquo;Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi, con i loro armenti e con tutto quello che hanno, sono venuti dal paese di Canaan; ed ecco, <i>sono</i> nel paese di Goscen&raquo;. <strong>2</strong>&nbsp;Quindi prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li present&ograve; al Faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Allora il Faraone disse ai fratelli di Giuseppe: &laquo;Qual <i>&egrave;</i> la vostra occupazione?&raquo;. Essi risposero al Faraone: &laquo;I tuoi servi <i>sono</i> pastori, tanto noi che i nostri padri&raquo;. <strong>4</strong>&nbsp;Poi dissero al Faraone: &laquo;Siamo venuti per dimorare in questo paese, perch&eacute; <i>non vi era</i> pi&ugrave; pastura per le greggi dei tuoi servi, poich&eacute; <i>vi &egrave;</i> una grande carestia nel paese di Canaan. Deh, permetti ora che i tuoi servi dimorino nel paese di Goscen&raquo;. <strong>5</strong>&nbsp;Allora il Faraone parl&ograve; a Giuseppe, dicendo: &laquo;Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te; <strong>6</strong>&nbsp;il paese d'Egitto <i>&egrave;</i> a tua disposizione; fa' abitare tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese; dimorino pure nel paese di Goscen. E se tu sai che fra loro ci sono degli uomini capaci, falli soprintendenti del mio bestiame&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Poi Giuseppe condusse Giacobbe suo padre dal Faraone e glielo present&ograve;. E Giacobbe benedisse il Faraone. <strong>8</strong>&nbsp;Il Faraone allora disse a Giacobbe: &laquo;Quanti sono gli anni della tua vita?&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Giacobbe rispose al Faraone: &laquo;Gli anni del mio pellegrinare <i>sono</i> centotrent'anni; gli anni della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero degli anni della vita dei miei padri, nei giorni del loro pellegrinare&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Giacobbe benedisse ancora il Faraone e si ritir&ograve; dalla presenza del Faraone. <strong>11</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe stabil&igrave; suo padre e i suoi fratelli e diede loro una propriet&agrave; nel paese di Egitto, nella parte migliore del paese, nella contrada di Ramses, come il Faraone aveva ordinato. <strong>12</strong>&nbsp;E Giuseppe sostent&ograve; suo padre, i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre, rifornendoli di pane, secondo il numero dei figli.<br /> </p><p><i>L'amministrazione di Giuseppe durante la carestia</i><br /><strong>13</strong>&nbsp;Or in tutto il paese non <i>c'era</i> pane, perch&eacute; la carestia <i>era</i> gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan languivano a motivo della carestia. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe ammass&ograve; tutto il denaro che si trovava nel paese di Egitto e nel paese di Canaan <i>in cambio</i> del grano che essi compravano; e Giuseppe port&ograve; questo denaro nella casa del Faraone. <strong>15</strong>&nbsp;Or quando nel paese di Egitto e nel paese di Canaan venne a mancare il denaro, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: &laquo;Dacci del pane! Perch&eacute; dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Poich&eacute; il <i>nostro</i> denaro &egrave; finito&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe disse: &laquo;Date il vostro bestiame; e io vi dar&ograve; <i>del pane in cambio</i> del vostro bestiame, se &egrave; finito il denaro&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora essi portarono a Giuseppe il loro bestiame; e Giuseppe diede loro del pane <i>in cambio</i> dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Cos&igrave; forn&igrave; loro del pane per quell'anno, <i>in cambio</i> di tutto il loro bestiame. <strong>18</strong>&nbsp;Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e gli dissero: &laquo;Non possiamo nascondere al mio signore che, <i>siccome</i> il denaro &egrave; finito e le mandrie del nostro bestiame sono passate <i>in propriet&agrave;</i> del mio signore, nulla pi&ugrave; resta che il mio signore possa prendere tranne i nostri corpi e le nostre terre. <strong>19</strong>&nbsp;Perch&eacute; dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre <i>in cambio</i> di pane, e noi con le nostre terre saremo schiavi del Faraone; e dacci da seminare affinch&eacute; possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe acquist&ograve; per il Faraone tutte le terre d'Egitto, perch&eacute; gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, poich&eacute; la carestia li colpiva gravemente. Cos&igrave; il paese divent&ograve; propriet&agrave; del Faraone. <strong>21</strong>&nbsp;Quanto al popolo, lo spost&ograve; nelle citt&agrave;, da un capo all'altro dell'Egitto; <strong>22</strong>&nbsp;solo le terre dei sacerdoti non acquist&ograve;, perch&eacute; i sacerdoti ricevevano una provvigione assegnata loro dal Faraone e vivevano della provvigione che il Faraone dava loro; per questo essi non vendettero le loro terre. <strong>23</strong>&nbsp;Poi Giuseppe disse al popolo: &laquo;Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per il Faraone; eccovi del seme; seminate la terra; <strong>24</strong>&nbsp;al tempo del raccolto, ne darete il quinto al Faraone, e quattro parti saranno vostre per la semente dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra, e per il nutrimento dei vostri bambini&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;E quelli dissero: &laquo;Tu ci hai salvato la vita! Ci sia dato di trovar grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi del Faraone&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuseppe fece di questo una legge nel paese d'Egitto, <i>che dura</i> fino al giorno d'oggi, secondo la quale si deve dare la quinta parte del raccolto al Faraone. Soltanto le terre dei sacerdoti non diventarono <i>propriet&agrave;</i> del Faraone.<br /> </p><p><i>Giuseppe giura a Giacobbe di seppellirlo coi suoi padri</i><br /><strong>27</strong>&nbsp;Cos&igrave; Israele abit&ograve; nel paese d'Egitto, nel paese di Goscen; l&agrave; essi ebbero dei possedimenti, furono fruttiferi e si moltiplicarono grandemente. <strong>28</strong>&nbsp;Or Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; e la durata della vita di Giacobbe fu di centoquarantasette anni. <strong>29</strong>&nbsp;Quando il tempo della morte per Israele fu vicino, egli chiam&ograve; suo figlio Giuseppe e gli disse: &laquo;Deh, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, metti la tua mano sotto la mia coscia e usa con me benignit&agrave; e fedelt&agrave;; di grazia, non seppellirmi in Egitto! <strong>30</strong>&nbsp;Ma, quando mi riposer&ograve; coi miei padri, portami fuori d'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro!&raquo;. Egli rispose: &laquo;Far&ograve; come tu dici&raquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Allora Giacobbe disse: &laquo;Giuramelo&raquo;. E Giuseppe glielo giur&ograve;. Quindi Israele, appoggiandosi al capo del letto, ador&ograve;. </p><p><i>Giacobbe benedice Efraim e Manasse</i><br /><strong>48,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, avvenne che fu detto a Giuseppe: &laquo;Ecco, tuo padre &egrave; ammalato&raquo;. Cos&igrave; egli prese con s&eacute; i suoi due figli, Manasse ed Efraim. <strong>2</strong>&nbsp;<i>Quando</i> fu riferito a Giacobbe: &laquo;Ecco, tuo figlio Giuseppe viene da te&raquo;, Israele raccolse le sue forze e si mise a sedere sul letto. <strong>3</strong>&nbsp;Allora Giacobbe disse a Giuseppe: &laquo;Dio onnipotente mi apparve a Luz nel paese di Canaan, mi benedisse <strong>4</strong>&nbsp;e mi disse: "Ecco, io ti render&ograve; fruttifero, ti moltiplicher&ograve;, ti far&ograve; diventare una moltitudine di popoli e dar&ograve; questo paese alla tua discendenza dopo di te, <i>come</i> una propriet&agrave; perpetua". <strong>5</strong>&nbsp;Ora i tuoi due figli, che ti sono nati nel paese d'Egitto prima che io venissi da te in Egitto, <i>sono</i> miei. Efraim e Manasse sono miei, come Ruben, e Simeone. <strong>6</strong>&nbsp;Ma i figli che hai generato dopo di loro saranno tuoi; nel <i>territorio della</i> loro eredit&agrave; saranno chiamati col nome dei loro fratelli. <strong>7</strong>&nbsp;Quanto a me, mentre tornavo da Paddan, Rachele mor&igrave; vicino a me durante il viaggio, nel paese di Canaan, a breve distanza da Efrata; e l'ho sepolta l&agrave;, sulla via di Efrata, che &egrave; Betlemme&raquo;. <strong>8</strong>&nbsp;<i>Quando</i> Israele vide i figli di Giuseppe, disse: &laquo;Chi sono questi?&raquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe rispose a suo padre: &laquo;<i>Sono</i> i miei figli, che DIO mi ha dato qui&raquo;. Allora egli disse: &laquo;Deh, falli avvicinare a me, e io li benedir&ograve;&raquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Ora gli occhi di Israele erano offuscati a motivo dell'et&agrave;, e non ci vedeva pi&ugrave;. Giuseppe li fece avvicinare a lui, ed egli li baci&ograve; e li abbracci&ograve;. <strong>11</strong>&nbsp;Quindi Israele disse a Giuseppe: &laquo;Io non pensavo pi&ugrave; di rivedere la tua faccia, ma <i>ora</i> DIO mi ha dato di vedere anche la tua discendenza&raquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe li ritir&ograve; dalle ginocchia di suo <i>padre</i> e si prostr&ograve; con la faccia a terra. <strong>13</strong>&nbsp;Poi Giuseppe li prese ambedue: Efraim alla sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra di Israele, e <i>li</i> fece avvicinare a lui. <strong>14</strong>&nbsp;Allora Israele stese la sua mano destra e la pos&ograve; sul capo di Efraim che <i>era</i> il pi&ugrave; giovane, e <i>pos&ograve;</i> la sua mano sinistra sul capo di Manasse incrociando le mani, bench&eacute; Manasse fosse il primogenito. <strong>15</strong>&nbsp;Cos&igrave; benedisse Giuseppe e disse: &laquo;Il DIO, davanti al quale camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, il DIO che mi ha pasturato da quando esisto fino a questo giorno, <strong>16</strong>&nbsp;l'Angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica <i>questi</i> fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome dei miei padri Abrahamo e Isacco, e moltiplichino grandemente sulla terra!&raquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Or <i>quando</i> Giuseppe vide che suo padre posava la sua mano destra sul capo di Efraim, ci&ograve; gli dispiacque; prese quindi la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e <i>metterla</i> sul capo di Manasse. <strong>18</strong>&nbsp;Giuseppe disse quindi a suo padre: &laquo;Non cos&igrave;, padre mio, perch&eacute; il primogenito <i>&egrave;</i> questo; metti la tua mano destra sul suo capo&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Ma suo padre si rifiut&ograve;; e disse: &laquo;Lo so, figlio mio, lo so; anche lui diventer&agrave; un popolo, e anche lui sar&agrave; grande; tuttavia il suo fratello pi&ugrave; giovane sar&agrave; pi&ugrave; grande di lui, e la sua discendenza diventer&agrave; una moltitudine di nazioni&raquo;. <strong>20</strong>&nbsp;E in quel giorno li benedisse, dicendo: &laquo;Per te Israele benedir&agrave;, dicendo: "DIO ti faccia come Efraim e come Manasse!"&raquo;. Cos&igrave; egli pose Efraim prima di Manasse. <strong>21</strong>&nbsp;Poi Israele disse a Giuseppe: &laquo;Ecco, io sto per morire, ma DIO sar&agrave; con voi e vi ricondurr&agrave; nel paese dei vostri padri. <strong>22</strong>&nbsp;Inoltre io do a te una porzione in pi&ugrave; che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e col mio arco&raquo;. </p><p><i>Giacobbe benedice i suoi figli</i><br /><strong>49,1</strong>&nbsp;Poi Giacobbe chiam&ograve; i suoi figli e disse: &laquo;Radunatevi perch&eacute; io vi annunci ci&ograve; che vi accadr&agrave; nei giorni a venire. <strong>2</strong>&nbsp;Radunatevi e ascoltate, o figli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre! <strong>3</strong>&nbsp;Ruben, tu <i>sei</i> il mio primogenito, la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignit&agrave; ed eminente in forza. <strong>4</strong>&nbsp;Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preminenza, perch&eacute; sei salito sul letto di tuo padre e l'hai profanato. Egli &egrave; salito sul mio letto. <strong>5</strong>&nbsp;Simeone e Levi <i>sono</i> fratelli: le loro spade <i>sono</i> strumenti di violenza. <strong>6</strong>&nbsp;Non entri l'anima mia nel loro consiglio, non si unisca la mia gloria alla loro adunanza! Poich&eacute; nella loro ira hanno ucciso degli uomini, e nella loro caparbiet&agrave; hanno tagliato i garretti ai tori. <strong>7</strong>&nbsp;Maledetta la loro ira, perch&eacute; <i>&egrave; stata</i> violenta, e il loro furore perch&eacute; <i>&egrave; stato</i> crudele! Io li divider&ograve; in Giacobbe e li disperder&ograve; in Israele. <strong>8</strong>&nbsp;Giuda, i tuoi fratelli ti loderanno; la tua mano <i>sar&agrave;</i> sulla nuca dei tuoi nemici; i figli di tuo padre si inchineranno <i>davanti</i> a te. <strong>9</strong>&nbsp;Giuda <i>&egrave;</i> un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa; chi osa destarlo? <strong>10</strong>&nbsp;Lo scettro non sar&agrave; rimosso da Giuda, n&eacute; il bastone del comando di fra i suoi piedi, finch&eacute; venga Sciloh; e a lui ubbidiranno i popoli. <strong>11</strong>&nbsp;Egli lega il suo asinello alla vite e il puledro della sua asina alla vite migliore; lava la sua veste nel vino e il suo manto nel sangue dell'uva. <strong>12</strong>&nbsp;Egli ha gli occhi lucenti per il vino e i denti bianchi per il latte. <strong>13</strong>&nbsp;Zabulon abiter&agrave; sulla costa dei mari e <i>sar&agrave;</i> un rifugio per le navi; il suo confine <i>si estender&agrave;</i> verso Sidone. <strong>14</strong>&nbsp;Issacar <i>&egrave;</i> un asino robusto, sdraiato fra gli ovili. <strong>15</strong>&nbsp;Egli ha visto che il riposo &egrave; buono e che il paese &egrave; gradevole; ha curvato la spalla per portare <i>il peso</i> ed &egrave; divenuto un servo del lavoro forzato. <strong>16</strong>&nbsp;Dan giudicher&agrave; il suo popolo, come una delle trib&ugrave; d'Israele. <strong>17</strong>&nbsp;Dan sar&agrave; un serpente sulla strada, un aspide sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, s&igrave; che il cavaliere cade all'indietro. <strong>18</strong>&nbsp;Io aspetto la tua salvezza, o Eterno! <strong>19</strong>&nbsp;Gad, una banda di razziatori lo assalir&agrave;, ma egli <i>a sua volta</i> li assalir&agrave; alle calcagna. <strong>20</strong>&nbsp;Da Ascer verr&agrave; il pane saporito ed egli fornir&agrave; delizie reali. <strong>21</strong>&nbsp;Neftali &egrave; una cerva messa in libert&agrave;; egli dice delle belle parole. <strong>22</strong>&nbsp;Giuseppe <i>&egrave;</i> un ramo d'albero fruttifero; un ramo d'albero fruttifero vicino a una sorgente; i suoi rami corrono sopra il muro. <strong>23</strong>&nbsp;Gli arcieri l'hanno provocato, gli hanno lanciato dardi, l'hanno perseguitato; <strong>24</strong>&nbsp;ma l'arco suo &egrave; rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del Potente di Giacobbe, (da colui che &egrave; il pastore e la roccia d'Israele), <strong>25</strong>&nbsp;dal Dio di tuo padre che ti aiuter&agrave;, e dall'Altissimo che ti benedir&agrave; con benedizioni del cielo di sopra, con benedizioni dell'abisso che giace di sotto, con benedizioni delle mammelle e del grembo materno. <strong>26</strong>&nbsp;Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei antenati, fino alle cime dei colli eterni. Esse saranno sul capo di Giuseppe e sulla corona di <i>colui che fu</i> separato dai suoi fratelli. <strong>27</strong>&nbsp;Beniamino <i>&egrave;</i> un lupo rapace; al mattino divora la preda, e la sera spartisce le spoglie&raquo;. <strong>28</strong>&nbsp;Tutti questi <i>sono</i> le dodici trib&ugrave; d'Israele; e questo &egrave; ci&ograve; che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, <i>dando</i> a ciascuno la sua benedizione particolare.<br /> </p><p><i>La morte di Giacobbe</i><br /><strong>29</strong>&nbsp;Poi <i>Giacobbe</i> ordin&ograve; loro e disse: &laquo;Io sto per essere riunito al mio popolo; seppellitemi coi miei padri nella spelonca che <i>&egrave;</i> nel campo di Efron l'Hitteo, <strong>30</strong>&nbsp;nella caverna che <i>&egrave;</i> nel campo di Makpelah di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, quella che Abrahamo comper&ograve; col campo da Efron l'Hitteo, come sepolcro di sua propriet&agrave;. <strong>31</strong>&nbsp;L&agrave; furono sepolti Abrahamo e Sara sua moglie; l&agrave; furono sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e l&agrave; io seppellii Lea. <strong>32</strong>&nbsp;Il campo e la caverna che vi si trova furono comperati dai figli di Heth&raquo;. <strong>33</strong>&nbsp;Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritir&ograve; i suo piedi nel letto e spir&ograve;, e fu riunito al suo popolo. </p><p><i>Sepoltura di Giacobbe nel paese di Canaan</i><br /><strong>50,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe si gett&ograve; sulla faccia di suo padre e pianse su di lui, e lo baci&ograve;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. <strong>3</strong>&nbsp;Ci vollero quaranta giorni, perch&eacute; tale &egrave; il tempo necessario per l'imbalsamazione; e gli Egiziani lo piansero settanta giorni. <strong>4</strong>&nbsp;<i>Quando</i> i giorni del lutto <i>fatto</i> per lui furono passati, Giuseppe parl&ograve; alla casa del Faraone, dicendo: &laquo;Deh, se ho trovato grazia ai vostri occhi, riferite al Faraone queste parole: <strong>5</strong>&nbsp;Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: "Ecco, io sto per morire; seppelliscimi nel sepolcro che ho scavato per me nel paese di Canaan". Ora dunque permetti che io salga a seppellire mio padre; poi torner&ograve;&raquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Il Faraone rispose: &laquo;Sali e seppellisci tuo padre come egli ti ha fatto giurare&raquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Allora Giuseppe sal&igrave; a seppellire suo padre; e con lui salirono tutti i servi del Faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli anziani del paese d'Egitto, <strong>8</strong>&nbsp;e tutta la casa di Giuseppe, i suoi fratelli e la casa di suo padre. Nel paese di Goscen lasciarono soltanto i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. <strong>9</strong>&nbsp;Con lui salirono pure carri e cavalieri, cos&igrave; <i>da formare</i> un enorme corteo <i>di gente</i>. <strong>10</strong>&nbsp;Come furono giunti all'aia di Atad, che <i>&egrave;</i> oltre il Giordano, vi fecero grandi e solenni lamenti; e <i>Giuseppe</i> osserv&ograve; per suo padre un lutto di sette giorni. <strong>11</strong>&nbsp;Or <i>quando</i> gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: &laquo;Questo &egrave; un grave lutto per gli Egiziani!&raquo;. Perci&ograve; <i>quel luogo</i> fu chiamato Abel-Mitsraim che <i>&egrave;</i> oltre il Giordano. <strong>12</strong>&nbsp;I suoi figli fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro. <strong>13</strong>&nbsp;I suoi figli lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella spelonca del campo di Makpelah, di fronte a Mamre, che Abrahamo aveva comperato col campo da Efron l'Hitteo, come sepolcro di sua propriet&agrave;. <strong>14</strong>&nbsp;Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe torn&ograve; in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.<br /> </p><p><i>Giuseppe rassicura i suoi fratelli</i><br /><strong>15</strong>&nbsp;I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: &laquo;Chiss&agrave; se Giuseppe non nutra rancore verso di noi, e non ci renda tutto il male che gli abbiamo fatto?&raquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Allora mandarono a dire a Giuseppe: &laquo;Tuo padre prima di morire diede quest'ordine dicendo: <strong>17</strong>&nbsp;"Cos&igrave; direte a Giuseppe: Deh, perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato, perch&eacute; ti hanno fatto del male". Deh, perdona dunque ora il misfatto dei servi del DIO di tuo padre!&raquo;. Giuseppe, quando gli parlarono <i>cos&igrave;</i>, pianse. <strong>18</strong>&nbsp;Poi vennero anche i suoi fratelli e si gettarono davanti a lui, e dissero: &laquo;Ecco, <i>siamo</i> tuoi servi&raquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Giuseppe disse loro: &laquo;Non temete; <i>sono</i> io forse al posto di DIO? <strong>20</strong>&nbsp;Voi avete macchinato del male contro di me; ma DIO ha voluto farlo servire al bene, per compiere quello che oggi avviene: conservare in vita un popolo numeroso. <strong>21</strong>&nbsp;Ora dunque non temete; io provveder&ograve; il nutrimento per voi e per i vostri figli&raquo;. Cos&igrave; li confort&ograve; e parl&ograve; al cuore loro con dolcezza.<br /> </p><p><i>Vecchiaia e morte di Giuseppe</i><br /><strong>22</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe dimor&ograve; in Egitto, egli e la casa di suo padre, e visse centodieci anni. <strong>23</strong>&nbsp;Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Makir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia. <strong>24</strong>&nbsp;Poi Giuseppe disse ai suoi fratelli: &laquo;Io sto per morire; ma DIO per certo vi visiter&agrave; e vi far&agrave; salire da questo paese nel paese che promise con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe&raquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Giuseppe fece quindi giurare i figli d'Israele, dicendo: &laquo;DIO per certo vi visiter&agrave;; allora voi porterete via da qui le mie ossa&raquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Poi Giuseppe mor&igrave;, in et&agrave; di centodieci anni; lo imbalsamarono e lo posero in una bara in Egitto.</p><!-- RESULT ITEM END --></div></td><td style="max-width:1px;width: 25%"><div style="overflow-wrap:break-word"><!-- RESULT ITEM START --><h2><a href="?riferimento=Gen37-50&versioni[]=Riveduta 2020">Riveduta 2020</a>:</h2><h3>Genesi 37-50</h3><p><i>Giuseppe e i suoi fratelli</i><br /><strong>37,1</strong>&nbsp;Giacobbe abit&ograve; nel paese dove suo padre aveva soggiornato, nel paese di Canaan. <strong>2</strong>&nbsp;E questa &egrave; la discendenza di Giacobbe. Giuseppe, all'et&agrave; di diciassette anni, pasceva il gregge con i suoi fratelli; e, giovane qual era, stava con i figli di Bila e con i figli di Zilpa, mogli di suo padre. E Giuseppe rifer&igrave; al loro padre la cattiva fama che circolava sul loro conto. <strong>3</strong>&nbsp;Ora Israele amava Giuseppe pi&ugrave; di tutti gli altri suoi figli, perch&eacute; era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga con le maniche. <strong>4</strong>&nbsp;E i suoi fratelli, vedendo che loro padre lo amava pi&ugrave; di tutti gli altri fratelli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente.<br /> </p><p><i>I sogni di Giuseppe</i><br /><strong>5</strong>&nbsp;Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di pi&ugrave;. <strong>6</strong>&nbsp;Egli disse loro: &ldquo;Ascoltate, vi prego, il sogno che ho fatto. <strong>7</strong>&nbsp;Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, quando ecco che il mio covone si alz&ograve; e si mantenne diritto; e i vostri covoni si radunarono intorno al mio covone e gli si inchinarono davanti&rdquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Allora i suoi fratelli gli dissero: &ldquo;Dunque tu dovrai regnare su di noi? o dominarci?&rdquo;. E lo odiarono pi&ugrave; che mai a causa dei suoi sogni e delle sue parole. <strong>9</strong>&nbsp;Egli fece ancora un altro sogno e lo raccont&ograve; ai suoi fratelli, dicendo: &ldquo;Ho fatto un altro sogno! Ed ecco che il sole, la luna e undici stelle s'inchinavano davanti a me&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Egli lo raccont&ograve; a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo sgrid&ograve;, e gli disse: &ldquo;Che significa questo sogno che hai fatto? Dunque io, tua madre e i tuoi fratelli dovremo venire a inchinarci davanti a te fino a terra?&rdquo;. <strong>11</strong>&nbsp;E i suoi fratelli lo invidiavano, ma suo padre serbava dentro di s&eacute; queste parole.<br /> </p><p><i>Giuseppe gettato in una cisterna dai suoi fratelli</i><br /><strong>12</strong>&nbsp;I fratelli di Giuseppe erano andati a pascolare il gregge del padre a Sichem. <strong>13</strong>&nbsp;Israele disse a Giuseppe: &ldquo;I tuoi fratelli non sono forse al pascolo a Sichem? Vieni, che ti mander&ograve; da loro&rdquo;. Ed egli rispose: &ldquo;Eccomi&rdquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Israele gli disse: &ldquo;Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene, e se tutto va bene con il gregge; e torna a dirmelo&rdquo;. Cos&igrave; lo mand&ograve; dalla valle di Ebron, e Giuseppe arriv&ograve; a Sichem. <strong>15</strong>&nbsp;E un uomo lo trov&ograve; mentre vagava per i campi e quest'uomo lo interrog&ograve;, dicendo: &ldquo;Che cerchi?&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Egli rispose: &ldquo;Cerco i miei fratelli; su, dimmi dove sono a pascolare il gregge&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;E quell'uomo gli disse: &ldquo;Sono partiti di qui, perch&eacute; li ho ascoltati che dicevano: 'Andiamocene a Dotan'&rdquo;. Giuseppe and&ograve; quindi in cerca dei suoi fratelli, e li trov&ograve; a Dotan. <strong>18</strong>&nbsp;Essi lo scorsero da lontano; e prima che egli fosse vicino a loro, tramarono di ucciderlo. <strong>19</strong>&nbsp;Allora dissero l'uno all'altro: &ldquo;Ecco questo sognatore che viene! <strong>20</strong>&nbsp;Ora dunque venite, uccidiamolo, e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato, e vedremo che ne sar&agrave; dei suoi sogni&rdquo;. <strong>21</strong>&nbsp;Ruben ud&igrave; questo e lo liber&ograve; dalle loro mani. Disse: &ldquo;Non togliamogli la vita&rdquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Poi Ruben aggiunse: &ldquo;Non spargete sangue; gettatelo in quella cisterna che &egrave; nel deserto, ma non lo colpisca la vostra mano&rdquo;. Diceva cos&igrave;, per liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre. <strong>23</strong>&nbsp;Quando Giuseppe giunse presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della veste lunga con le maniche che aveva addosso; <strong>24</strong>&nbsp;lo presero e lo gettarono nella cisterna. Ora la cisterna era vuota; non c'era acqua.<br /> </p><p><i>Giuseppe venduto a degli Ismaeliti e condotto in Egitto</i><br /><strong>25</strong>&nbsp;Poi si misero a sedere per mangiare e, alzando gli occhi, videro una carovana di Ismaeliti, che veniva da Galaad, con i suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che portava in Egitto. <strong>26</strong>&nbsp;Allora Giuda disse ai suoi fratelli: &ldquo;Che ci guadagneremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue? <strong>27</strong>&nbsp;Venite, vendiamolo agli Ismaeliti, e la nostra mano non lo colpisca, poich&eacute; &egrave; nostro fratello, nostra carne&rdquo;. I suoi fratelli gli diedero ascolto. <strong>28</strong>&nbsp;E come quei mercanti Madianiti passavano, essi tirarono fuori Giuseppe e lo fecero salire dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d'argento a quegli Ismaeliti. E questi condussero Giuseppe in Egitto. <strong>29</strong>&nbsp;Quando Ruben torn&ograve; alla cisterna, ecco che Giuseppe non era pi&ugrave; nella cisterna. Allora egli si stracci&ograve; le vesti, <strong>30</strong>&nbsp;torn&ograve; dai suoi fratelli, e disse: &ldquo;Il fanciullo non c'&egrave; pi&ugrave;; e io, dove andr&ograve; io?&rdquo;.<br /> </p><p><i>Giuseppe pianto come morto dal padre</i><br /><strong>31</strong>&nbsp;Essi presero la veste di Giuseppe, scannarono un capro, e intrisero la veste di sangue. <strong>32</strong>&nbsp;Poi mandarono uno a portare a loro padre la veste lunga con le maniche, e gli fecero dire: &ldquo;Abbiamo trovato questa veste; vedi tu se &egrave; quella di tuo figlio, o no&rdquo;. <strong>33</strong>&nbsp;Ed egli la riconobbe e disse: &ldquo;&Egrave; la veste di mio figlio; una bestia feroce lo ha divorato; certo, Giuseppe &egrave; stato sbranato&rdquo;. <strong>34</strong>&nbsp;Giacobbe si stracci&ograve; le vesti, si mise un cilicio sui fianchi, e fece cordoglio per suo figlio per molti giorni. <strong>35</strong>&nbsp;Tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiut&ograve; di essere consolato, e disse: &ldquo;Io scender&ograve;, facendo cordoglio, da mio figlio, nel soggiorno dei morti&rdquo;. E suo padre lo pianse. <strong>36</strong>&nbsp;Intanto quei Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, ufficiale del Faraone, capitano delle guardie. </p><p><i>Giuda e Tamar</i><br /><strong>38,1</strong>&nbsp;In quel tempo Giuda si separ&ograve; dai suoi fratelli e and&ograve; a stare da un uomo di Adullam, chiamato Chira. <strong>2</strong>&nbsp;L&igrave; Giuda vide la figlia di un Cananeo, chiamato Sua; se la prese e si un&igrave; a lei. <strong>3</strong>&nbsp;Lei concep&igrave; e partor&igrave; un figlio, che chiam&ograve; Er. <strong>4</strong>&nbsp;Poi concep&igrave; di nuovo e partor&igrave; un figlio, che chiam&ograve; Onan. <strong>5</strong>&nbsp;E partor&igrave; ancora un figlio, che chiam&ograve; Sela. Ora Giuda era a Chezib, quando lei lo partor&igrave;. <strong>6</strong>&nbsp;Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie chiamata Tamar. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi dell'Eterno e l'Eterno lo fece morire. <strong>8</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Onan: &ldquo;Va' dalla moglie di tuo fratello, prenditela in moglie in quanto cognato, e origina una discendenza a tuo fratello&rdquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Onan, sapendo che quella discendenza non sarebbe stata sua, quando si accostava alla moglie di suo fratello, faceva in modo di impedire il concepimento, per non dare una discendenza al fratello. <strong>10</strong>&nbsp;Ci&ograve; che egli faceva dispiacque all'Eterno, il quale fece morire anche lui. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: &ldquo;Rimani vedova in casa di tuo padre, finch&eacute; Sela, mio figlio, sia cresciuto&rdquo;. Perch&eacute; diceva: &ldquo;Badiamo che anche egli non muoia come i suoi fratelli&rdquo;. E Tamar se ne and&ograve; e abit&ograve; in casa di suo padre. <strong>12</strong>&nbsp;Passarono molti giorni, e mor&igrave; la figlia di Sua, moglie di Giuda; e dopo che Giuda fu consolato, sal&igrave; da quelli che tosavano le sue pecore a Timna; lui e il suo amico Chira, l'Adullamita. <strong>13</strong>&nbsp;Di questo fu informata Tamar, e le fu detto: &ldquo;Ecco, tuo suocero sale a Timna per tosare le sue pecore&rdquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora lei si tolse le vesti da vedova, si copr&igrave; con un velo, se ne avvolse tutta, e si mise a sedere alla porta di Enaim, che &egrave; sulla via di Timna; poich&eacute; vedeva che nonostante Sela fosse cresciuto, lei non gli era stata data per moglie. <strong>15</strong>&nbsp;Quando Giuda la vide, la scambi&ograve; per una prostituta, perch&eacute; aveva il viso coperto. <strong>16</strong>&nbsp;Accostandosi a lei sulla via, le disse: &ldquo;Lasciami venire da te!&rdquo;, poich&eacute; non sapeva che lei fosse sua nuora. E lei rispose: &ldquo;Che mi darai per venire da me?&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Egli le disse: &ldquo;Ti mander&ograve; un capretto del mio gregge&rdquo;. E lei: &ldquo;Mi darai un pegno finch&eacute; tu non me lo abbia mandato?&rdquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Ed egli: &ldquo;Che pegno ti dar&ograve;?&rdquo;; l'altra rispose: &ldquo;Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano&rdquo;. Egli glieli diede, and&ograve; da lei, e lei rimase incinta di lui. <strong>19</strong>&nbsp;Poi lei si alz&ograve;, e se ne and&ograve;; si tolse il velo, e si rimise le vesti da vedova. <strong>20</strong>&nbsp;E Giuda mand&ograve; il capretto tramite il suo amico, l'Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna; ma egli non la trov&ograve;. <strong>21</strong>&nbsp;Interrog&ograve; la gente del luogo, dicendo: &ldquo;Dov'&egrave; quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?&rdquo;. E quelli risposero: &ldquo;Qui non c'&egrave; stata nessuna prostituta&rdquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Egli allora se ne torn&ograve; a Giuda, e gli disse: &ldquo;Non l'ho trovata; e, per di pi&ugrave;, la gente del luogo mi ha detto: 'Qui non c'&egrave; stata alcuna prostituta'&rdquo;. <strong>23</strong>&nbsp;E Giuda disse: &ldquo;Si tenga pure il pegno, non incorriamo nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto, e tu non l'hai trovata&rdquo;. <strong>24</strong>&nbsp;Ora circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: &ldquo;Tamar, tua nuora, si &egrave; prostituita; e, per di pi&ugrave;, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione&rdquo;. Giuda disse: &ldquo;Portatela fuori, e sia bruciata!&rdquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Come la portavano fuori, lei mand&ograve; a dire al suocero: &ldquo;Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose&rdquo;. E disse: &ldquo;Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone&rdquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuda li riconobbe, e disse: &ldquo;Lei &egrave; pi&ugrave; giusta di me, perch&eacute; io non l'ho data a mio figlio Sela&rdquo;. Ed egli non ebbe pi&ugrave; relazioni con lei. <strong>27</strong>&nbsp;Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che aveva in grembo due gemelli. <strong>28</strong>&nbsp;E mentre partoriva, uno di loro mise fuori una mano; e la levatrice la prese, e leg&ograve; a essa un filo scarlatto, dicendo: &ldquo;Questo qui esce per primo&rdquo;. <strong>29</strong>&nbsp;Ma lui ritir&ograve; la mano, ed ecco uscire fuori suo fratello. Allora la levatrice disse: &ldquo;Perch&eacute; ti sei fatta questa breccia?&rdquo;. Per questo motivo fu chiamato Perez. <strong>30</strong>&nbsp;Poi usc&igrave; suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac. </p><p><i>Giuseppe in Egitto</i><br /><strong>39,1</strong>&nbsp;Giuseppe fu condotto in Egitto; e Potifar, ufficiale del Faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo compr&ograve; da quegli Ismaeliti che lo avevano portato. <strong>2</strong>&nbsp;L'Eterno fu con Giuseppe, il quale prosperava e stava in casa del suo signore, l'Egiziano. <strong>3</strong>&nbsp;E il suo signore vide che l'Eterno era con lui, e che l'Eterno gli faceva prosperare nelle mani tutto quello che intraprendeva. <strong>4</strong>&nbsp;Giuseppe entr&ograve; nelle sue grazie, e si occupava del servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa, e gli mise nelle mani tutto quello che possedeva. <strong>5</strong>&nbsp;E da quando lo fece maggiordomo della sua casa, e gli affid&ograve; tutto quello che possedeva, l'Eterno benedisse la casa dell'Egiziano, per amore di Giuseppe; e la benedizione dell'Eterno ripos&ograve; su tutto quello che lui possedeva, in casa e in campagna. <strong>6</strong>&nbsp;Potifar lasci&ograve; tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; e non si occupava pi&ugrave; di nessuna cosa, tranne che del cibo che mangiava. Ora Giuseppe era di presenza avvenente e di bell'aspetto.<br /> </p><p><i>Giuseppe in carcere</i><br /><strong>7</strong>&nbsp;Dopo queste cose avvenne che la moglie del signore di Giuseppe gli mise gli occhi addosso, e gli disse: &ldquo;Unisciti a me&rdquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Ma lui rifiut&ograve; e disse alla moglie del suo signore: &ldquo;Ecco, il mio signore non mi chiede conto di nulla che &egrave; nella casa, e ha messo nelle mie mani tutto quello che ha; <strong>9</strong>&nbsp;lui stesso non &egrave; pi&ugrave; grande di me in questa casa; e non mi ha vietato nulla, tranne che te, perch&eacute; sei sua moglie. Dunque, come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;E, bench&eacute; lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsent&igrave;, n&eacute; a unirsi n&eacute; a stare con lei. <strong>11</strong>&nbsp;Un giorno egli entr&ograve; in casa per fare il suo lavoro; e non c'era nessuno della gente di casa; <strong>12</strong>&nbsp;lei lo afferr&ograve; per la veste, e gli disse: &ldquo;Unisciti a me&rdquo;. Ma lui le lasci&ograve; la veste in mano, e fugg&igrave; fuori. <strong>13</strong>&nbsp;Quando lei vide che le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito fuori, <strong>14</strong>&nbsp;chiam&ograve; la gente della sua casa, e parl&ograve; loro cos&igrave;: &ldquo;Vedete, ci ha portato in casa un Ebreo per prendersi gioco di noi; egli &egrave; venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. <strong>15</strong>&nbsp;E quando egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste, ed &egrave; fuggito fuori&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;E tenne accanto a s&eacute; la veste di lui, finch&eacute; il suo signore non fu tornato a casa. <strong>17</strong>&nbsp;Allora lei gli parl&ograve; in questa maniera: &ldquo;Quel servo ebreo che tu ci hai portato, &egrave; venuto da me per prendersi gioco di me. <strong>18</strong>&nbsp;Ma quando io ho alzato la voce e ho gridato, lui mi ha lasciato qui la sua veste ed &egrave; fuggito fuori&rdquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Quando il signore di Giuseppe ascolt&ograve; le parole di sua moglie che gli diceva: &ldquo;Il tuo servo mi ha fatto questo!&rdquo;, s'infiamm&ograve; d'ira. <strong>20</strong>&nbsp;Allora il signore di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli fu dunque l&agrave; in quella prigione. <strong>21</strong>&nbsp;Ma l'Eterno fu con Giuseppe e mostr&ograve; la sua benignit&agrave; in suo favore, attirando su di lui le grazie del governatore della prigione. <strong>22</strong>&nbsp;E il governatore della prigione affid&ograve; alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; e non si faceva nulla senza di lui. <strong>23</strong>&nbsp;Il governatore della prigione non rivedeva niente di quello che era affidato a lui, perch&eacute; l'Eterno era con lui, e l'Eterno faceva prosperare tutto quello che egli intraprendeva. </p><p><i>Giuseppe spiega i sogni del coppiere e del panettiere del Faraone</i><br /><strong>40,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panettiere del re d'Egitto offesero il loro signore, il re d'Egitto. <strong>2</strong>&nbsp;Il Faraone si indign&ograve; contro i suoi due ufficiali, contro il capo dei coppieri e il capo dei panettieri, <strong>3</strong>&nbsp;e li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie; nella prigione stessa dove era rinchiuso Giuseppe. <strong>4</strong>&nbsp;Il capitano delle guardie li affid&ograve; alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Ed essi rimasero in prigione per un certo tempo. <strong>5</strong>&nbsp;Durante una stessa notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, fecero entrambi un sogno, un sogno per uno, e ogni sogno aveva il suo significato particolare. <strong>6</strong>&nbsp;Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guard&ograve;, e vide che erano turbati. <strong>7</strong>&nbsp;Allora interrog&ograve; gli ufficiali del Faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo signore, e disse: &ldquo;Perch&eacute; oggi avete il viso cos&igrave; triste?&rdquo;. <strong>8</strong>&nbsp;E quelli risposero: &ldquo;Abbiamo fatto un sogno e non c'&egrave; nessuno che ce lo interpreti&rdquo;. Allora Giuseppe disse loro: &ldquo;Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego&rdquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Il capo dei coppieri raccont&ograve; il suo sogno a Giuseppe, e gli disse: &ldquo;Nel mio sogno, ecco, mi stava davanti una vite; <strong>10</strong>&nbsp;e in quella vite vi erano tre tralci; e mi sembrava che germogliasse, poi fiorisse, e desse infine dei grappoli d'uva matura. <strong>11</strong>&nbsp;E io avevo in mano la coppa del Faraone; presi l'uva, la spremetti nella coppa del Faraone, e diedi la coppa in mano al Faraone&rdquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe gli disse: &ldquo;Questa &egrave; l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni; <strong>13</strong>&nbsp;ancora tre giorni e Faraone ti far&agrave; rialzare il capo, ti ristabilir&agrave; nel tuo ufficio, e tu darai in mano al Faraone la sua coppa, nel modo che facevi prima, quando eri suo coppiere. <strong>14</strong>&nbsp;Ma ricordati di me quando sarai felice, e sii benigno con me, ti prego; parla di me al Faraone e fammi uscire da questa casa, <strong>15</strong>&nbsp;perch&eacute; io fui portato via segretamente dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Il capo dei panettieri, vedendo che l'interpretazione di Giuseppe era favorevole, gli disse: &ldquo;Anch'io, nel mio sogno, avevo tre canestri di pane bianco, sul capo; <strong>17</strong>&nbsp;e nel canestro pi&ugrave; alto c'era per Faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo&rdquo;. <strong>18</strong>&nbsp;Giuseppe rispose e disse: &ldquo;Questa &egrave; l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni; <strong>19</strong>&nbsp;ancora tre giorni, e Faraone ti porter&agrave; via la testa dalle spalle, ti far&agrave; impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso&rdquo;. <strong>20</strong>&nbsp;E avvenne, il terzo giorno, che era il compleanno del Faraone, che questi diede un convito per tutti i suoi servitori, e fece alzare il capo al gran coppiere, e alzare il capo al gran panettiere in mezzo ai suoi servitori: <strong>21</strong>&nbsp;ristabil&igrave; il gran coppiere nel suo ufficio di coppiere, perch&eacute; mettesse la coppa in mano al Faraone, <strong>22</strong>&nbsp;ma fece impiccare il gran panettiere, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva dato loro. <strong>23</strong>&nbsp;Il gran coppiere per&ograve; non si ricord&ograve; di Giuseppe, ma lo dimentic&ograve;. </p><p><i>Giuseppe spiega i sogni del Faraone</i><br /><strong>41,1</strong>&nbsp;Dopo due anni interi, il Faraone fece un sogno. Stava presso il Fiume; <strong>2</strong>&nbsp;e dal Fiume ecco salire sette vacche, di bell'aspetto e grasse, che si misero a pascolare nella giuncaia. <strong>3</strong>&nbsp;Dopo quelle, ecco salire dal Fiume altre sette vacche brutte di aspetto e scarne, che si fermarono vicino alle prime sulla riva del Fiume. <strong>4</strong>&nbsp;Le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. E il Faraone si svegli&ograve;. <strong>5</strong>&nbsp;Poi si riaddorment&ograve;, e sogn&ograve; di nuovo; ed ecco sette spighe, grasse e belle, venire su da un unico stelo. <strong>6</strong>&nbsp;Poi ecco sette spighe, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre. <strong>7</strong>&nbsp;Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grasse e piene. Allora il Faraone si svegli&ograve;: ed ecco, era un sogno. <strong>8</strong>&nbsp;La mattina, lo spirito del Faraone era turbato; allora mand&ograve; a chiamare tutti i maghi e tutti i sapienti d'Egitto, e raccont&ograve; loro i suoi sogni, ma non ci fu nessuno che li potesse interpretare al Faraone. <strong>9</strong>&nbsp;Allora il capo dei coppieri parl&ograve; al Faraone, dicendo: &ldquo;Ricordo oggi i miei errori. <strong>10</strong>&nbsp;Faraone si era offeso contro i suoi servitori e mi aveva fatto mettere in prigione in casa del capo delle guardie: me e il capo dei panettieri. <strong>11</strong>&nbsp;L'uno e l'altro facemmo un sogno, nella stessa notte: facemmo ciascuno un sogno, che aveva il proprio significato. <strong>12</strong>&nbsp;Ora c'era l&igrave; con noi un giovane ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni, ed egli ce li interpret&ograve;, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno. <strong>13</strong>&nbsp;E le cose avvennero secondo l'interpretazione che egli ci aveva data: Faraone ristabil&igrave; me nel mio ufficio, e l'altro lo fece impiccare&rdquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora Faraone mand&ograve; a chiamare Giuseppe, il quale fu subito fatto uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambi&ograve; il vestito, e and&ograve; dal Faraone. <strong>15</strong>&nbsp;E il Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Ho fatto un sogno, e non c'&egrave; chi lo possa interpretare; e ho udito dire di te che, quando ti hanno raccontato un sogno, tu lo puoi interpretare&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;Giuseppe rispose al Faraone, dicendo: &ldquo;Non sono io, ma sar&agrave; Dio che dar&agrave; al Faraone una risposta favorevole&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Allora il Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Nel mio sogno, io stavo sulla riva del Fiume; <strong>18</strong>&nbsp;quando ecco salire dal Fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto che si misero a pascolare nella giuncaia. <strong>19</strong>&nbsp;E, dopo quelle, ecco salire altre sette vacche magre, di aspetto bruttissimo e scarne: tali, che non ne vidi mai di cos&igrave; brutte in tutto il paese d'Egitto. <strong>20</strong>&nbsp;E le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; <strong>21</strong>&nbsp;quelle entrarono nel loro corpo, ma non si riconobbe che vi fossero entrate: il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai. <strong>22</strong>&nbsp;Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venire su da un unico stelo, piene e belle; <strong>23</strong>&nbsp;ed ecco altre sette spighe vuote, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre. <strong>24</strong>&nbsp;E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non c'&egrave; stato nessuno che abbia saputo spiegarmelo&rdquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse al Faraone: &ldquo;Ci&ograve; che il Faraone ha sognato &egrave; una stessa cosa. Dio ha indicato al Faraone quello che sta per fare. <strong>26</strong>&nbsp;Le sette vacche belle sono sette anni, e le sette spighe belle sono sette anni; &egrave; uno stesso sogno. <strong>27</strong>&nbsp;E le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia. <strong>28</strong>&nbsp;Questo &egrave; quello che ho detto al Faraone: Dio ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. <strong>29</strong>&nbsp;Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto; <strong>30</strong>&nbsp;e dopo, verranno sette anni di carestia; e tutta quell'abbondanza sar&agrave; dimenticata nel paese d'Egitto, e la carestia consumer&agrave; il paese. <strong>31</strong>&nbsp;E uno non si accorger&agrave; pi&ugrave; di quell'abbondanza nel paese, a causa della carestia che seguir&agrave;; perch&eacute; questa sar&agrave; molto dura. <strong>32</strong>&nbsp;Quanto al fatto che il sogno si sia replicato due volte al Faraone vuol dire che la cosa &egrave; decretata da Dio, e che Dio l'eseguir&agrave; presto. <strong>33</strong>&nbsp;Ora dunque si provveda al Faraone un uomo intelligente e saggio e lo stabilisca sul paese d'Egitto. <strong>34</strong>&nbsp;Il Faraone faccia cos&igrave;: Costituisca dei commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d'Egitto, durante i sette anni dell'abbondanza. <strong>35</strong>&nbsp;Ed essi raccolgano tutti i viveri di queste sette buone annate che stanno per venire, e ammassino il grano a disposizione del Faraone per l'approvvigionamento delle citt&agrave;, e lo conservino. <strong>36</strong>&nbsp;Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; e cos&igrave; il paese non sar&agrave; distrutto a causa della carestia&rdquo;.<br /> </p><p><i>Giuseppe fatto vicer&eacute; d'Egitto</i><br /><strong>37</strong>&nbsp;La cosa piacque al Faraone e a tutti i suoi servitori. <strong>38</strong>&nbsp;E il Faraone disse ai suoi servitori: &ldquo;Potremmo trovare un uomo pari a questo, in cui sia lo Spirito di Dio?&rdquo;. <strong>39</strong>&nbsp;Cos&igrave; il Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Siccome Dio ti ha fatto conoscere tutto questo, non c'&egrave; alcuno che sia intelligente e saggio quanto te. <strong>40</strong>&nbsp;Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo ubbidir&agrave; ai tuoi ordini; per il trono soltanto, io sar&ograve; pi&ugrave; grande di te&rdquo;. <strong>41</strong>&nbsp;Il Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Vedi, io ti stabilisco su tutto il paese d'Egitto&rdquo;. <strong>42</strong>&nbsp;E il Faraone si tolse l'anello di mano e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino, e gli mise al collo una collana d'oro. <strong>43</strong>&nbsp;Lo fece montare sul suo secondo carro, e davanti a lui si gridava: &ldquo;In ginocchio!&rdquo;. Cos&igrave; Faraone lo costitu&igrave; su tutto il paese d'Egitto. <strong>44</strong>&nbsp;Poi il Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Io sono il Faraone! e senza te, nessuno alzer&agrave; la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto&rdquo;. <strong>45</strong>&nbsp;E il Faraone chiam&ograve; Giuseppe Safnat-Paneac e gli diede per moglie Asenat figlia di Potifera, sacerdote di On. E Giuseppe part&igrave; per visitare il paese d'Egitto. <strong>46</strong>&nbsp;Ora Giuseppe aveva trent'anni quando si present&ograve; davanti al Faraone re d'Egitto. E Giuseppe usc&igrave; dal cospetto del Faraone, e percorse tutto il paese d'Egitto. <strong>47</strong>&nbsp;Durante i sette anni di abbondanza, la terra produsse a piene mani; <strong>48</strong>&nbsp;e Giuseppe raccolse tutti i viveri di quei sette anni che vennero nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle citt&agrave;; ripose in ogni citt&agrave; i viveri del territorio circostante. <strong>49</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe ammass&ograve; grano come la sabbia del mare; in cos&igrave; gran quantit&agrave;, che si smise di contarlo, perch&eacute; era incalcolabile.<br /> </p><p><i>Nascita di Manasse e di Efraim. principio della carestia</i><br /><strong>50</strong>&nbsp;Prima che arrivasse il primo anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli, che Asenat figlia di Potifera sacerdote di On gli partor&igrave;. <strong>51</strong>&nbsp;Giuseppe chiam&ograve; il primogenito Manasse, perch&eacute;, disse, &ldquo;Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre&rdquo;. <strong>52</strong>&nbsp;E al secondo pose nome Efraim, perch&eacute;, disse, &ldquo;Dio mi ha reso fertile nel paese della mia afflizione&rdquo;. <strong>53</strong>&nbsp;I sette anni di abbondanza che erano stati nel paese d'Egitto, finirono; <strong>54</strong>&nbsp;e cominciarono a venire i sette anni della carestia, come Giuseppe aveva detto. Ci fu carestia in tutti i paesi; ma in tutto il paese d'Egitto c'era del pane. <strong>55</strong>&nbsp;Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo grid&ograve; al Faraone per avere del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: &ldquo;Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dir&agrave;&rdquo;. <strong>56</strong>&nbsp;La carestia era sparsa su tutta la superficie del paese, e Giuseppe apr&igrave; tutti i depositi e vendette grano agli Egiziani. E la carestia si aggrav&ograve; nel paese d'Egitto. <strong>57</strong>&nbsp;E da tutti i paesi si veniva in Egitto da Giuseppe per comprare del grano, perch&eacute; la carestia era grave in tutta la terra. </p><p><i>I figli di Giacobbe, mandati in Egitto a comprare del grano, sono riconosciuti da Giuseppe</i><br /><strong>42,1</strong>&nbsp;Giacobbe, vedendo che c'era del grano in Egitto, disse ai suoi figli: &ldquo;Perch&eacute; vi state a guardare l'uno con l'altro?&rdquo;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi disse: &ldquo;Ecco, ho sentito dire che c'&egrave; del grano in Egitto; scendete l&agrave; per comprarne, cos&igrave; possiamo vivere e non dovremo morire&rdquo;. <strong>3</strong>&nbsp;Allora dieci dei fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprare del grano. <strong>4</strong>&nbsp;Ma Giacobbe non mand&ograve; Beniamino, fratello di Giuseppe, con i suoi fratelli, perch&eacute; diceva: &ldquo;Che non gli succeda qualche disgrazia!&rdquo;. <strong>5</strong>&nbsp;I figli d'Israele giunsero per comprare del grano in mezzo agli altri che erano venuti; poich&eacute; nel paese di Canaan c'era la carestia. <strong>6</strong>&nbsp;Giuseppe era colui che comandava nel paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; e i fratelli di Giuseppe arrivarono e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. <strong>7</strong>&nbsp;Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si finse straniero davanti a loro, e parl&ograve; loro aspramente dicendo: &ldquo;Da dove venite?&rdquo;, essi risposero: &ldquo;Dal paese di Canaan per comprare dei viveri&rdquo;. <strong>8</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. <strong>9</strong>&nbsp;Giuseppe si ricord&ograve; dei sogni che aveva avuto a loro riguardo, e disse: &ldquo;Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i luoghi scoperti del paese!&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Ed essi a lui: &ldquo;No, signor mio; i tuoi servitori sono venuti a comprare dei viveri. <strong>11</strong>&nbsp;Siamo tutti figli di uno stesso uomo; siamo gente sincera; i tuoi servitori non sono delle spie&rdquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Ed egli disse loro: &ldquo;No, siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!&rdquo;; <strong>13</strong>&nbsp;quelli risposero: &ldquo;Noi, tuoi servitori, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ed ecco, il pi&ugrave; giovane oggi &egrave; con nostro padre e uno non &egrave; pi&ugrave;&rdquo;. <strong>14</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse loro: &ldquo;La cosa &egrave; come vi ho detto; siete delle spie! <strong>15</strong>&nbsp;Ecco come sarete messi alla prova: Per la vita del Faraone, non uscirete di qui prima che il vostro fratello pi&ugrave; giovane sia venuto qua. <strong>16</strong>&nbsp;Mandate uno di voi a prendere vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perch&eacute; le vostre parole siano messe alla prova, e si veda se c'&egrave; del vero in voi; se no, per la vita del Faraone, siete delle spie!&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;E li mise assieme in prigione per tre giorni.<br /> </p><p><i>Giuseppe esige che gli conducano Beniamino</i><br /><strong>18</strong>&nbsp;Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: &ldquo;Fate questo e vivrete; io temo Dio! <strong>19</strong>&nbsp;Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella nostra prigione, e voi andate, portate del grano per la necessit&agrave; delle vostre famiglie; <strong>20</strong>&nbsp;poi conducetemi vostro fratello pi&ugrave; giovane; cos&igrave; le vostre parole saranno verificate, e voi non morirete&rdquo;. Ed essi fecero cos&igrave;. <strong>21</strong>&nbsp;E si dicevano l'uno all'altro: &ldquo;S&igrave;, noi fummo colpevoli verso nostro fratello, perch&eacute; vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando egli ci supplicava, e non gli demmo ascolto! Ecco perch&eacute; ci viene addosso questa angoscia&rdquo;. <strong>22</strong>&nbsp;Ruben rispose loro, dicendo: &ldquo;Non ve lo dicevo io: 'Non commettete questo peccato contro il fanciullo'? Ma voi non mi voleste dare ascolto. Perci&ograve;, ecco, che il suo sangue ci &egrave; ridomandato&rdquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Ora quelli non sapevano che Giuseppe li capiva, perch&eacute; fra lui e loro c'era un interprete. <strong>24</strong>&nbsp;Ed egli si allontan&ograve; da essi, e pianse. Poi torn&ograve;, parl&ograve; loro, e prese fra di loro Simeone, che fece incatenare sotto i loro occhi. <strong>25</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; che si riempissero di grano i loro sacchi, che si rimettesse il denaro di ciascuno nel proprio sacco, e che si dessero loro delle provviste per il viaggio. E cos&igrave; fu fatto. <strong>26</strong>&nbsp;Ed essi caricarono il grano sui loro asini e se ne andarono. <strong>27</strong>&nbsp;Ora uno di loro apr&igrave; il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, nel luogo dove pernottavano, e vide che il suo denaro era alla bocca del sacco; <strong>28</strong>&nbsp;e disse ai suoi fratelli: &ldquo;Il mio denaro mi &egrave; stato restituito, ed eccolo qui nel mio sacco&rdquo;. Allora il cuore gli venne meno e, tremando, dicevano l'uno all'altro: &ldquo;Che cos'&egrave; mai questo che Dio ci ha fatto?&rdquo;.<br /> </p><p><i>Giacobbe rifiuta di mandare Beniamino</i><br /><strong>29</strong>&nbsp;E arrivarono da Giacobbe, loro padre, nel paese di Canaan, e gli raccontarono tutto quello che era accaduto, dicendo: <strong>30</strong>&nbsp;&ldquo;L'uomo che &egrave; il signore del paese ci ha parlato duramente e ci ha trattato come spie del paese. <strong>31</strong>&nbsp;Allora noi gli abbiamo detto: 'Siamo gente sincera; non siamo delle spie; <strong>32</strong>&nbsp;siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non &egrave; pi&ugrave;, e il pi&ugrave; giovane oggi &egrave; con nostro padre nel paese di Canaan'. <strong>33</strong>&nbsp;E quell'uomo, signore del paese, ci ha detto: 'Da questo conoscer&ograve; se siete gente sincera; lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete quello che vi occorre per le vostre famiglie, partite, e portatemi il vostro fratello pi&ugrave; giovane. <strong>34</strong>&nbsp;Allora conoscer&ograve; che non siete delle spie, ma gente sincera; io vi restituir&ograve; vostro fratello e voi potrete trafficare nel paese'&rdquo;. <strong>35</strong>&nbsp;Ora quando essi svuotarono i loro sacchi, ecco che il sacchetto del denaro di ciascuno era nel proprio sacco; essi e il padre loro videro i sacchetti del loro denaro e si spaventarono. <strong>36</strong>&nbsp;E Giacobbe, loro padre, disse: &ldquo;Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non &egrave; pi&ugrave;, Simeone non &egrave; pi&ugrave;, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo cade addosso a me!&rdquo;. <strong>37</strong>&nbsp;Allora Ruben disse a suo padre: &ldquo;Se non te lo riporto, fa' morire i miei due figli! Affidalo a me, io te lo ricondurr&ograve;&rdquo;. <strong>38</strong>&nbsp;Ma Giacobbe rispose: &ldquo;Mio figlio non scender&agrave; con voi; poich&eacute; suo fratello &egrave; morto, ed &egrave; rimasto lui solo: se gli succedesse qualche disgrazia durante il vostro viaggio, fareste scendere con cordoglio la mia vecchiaia nel soggiorno dei morti&rdquo;. </p><p><i>Giacobbe acconsente con dolore alla partenza di Beniamino</i><br /><strong>43,1</strong>&nbsp;La carestia era grave nel paese; <strong>2</strong>&nbsp;e quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: &ldquo;Tornate a comprarci un po' di viveri&rdquo;. <strong>3</strong>&nbsp;E Giuda gli rispose, dicendo: &ldquo;Quell'uomo ce lo ha dichiarato severamente: 'Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sar&agrave; con voi'. <strong>4</strong>&nbsp;Se tu mandi nostro fratello con noi, noi scenderemo e ti compreremo dei viveri; <strong>5</strong>&nbsp;ma, se non lo mandi, non scenderemo; perch&eacute; quell'uomo ci ha detto: 'Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sar&agrave; con voi'&rdquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Allora Israele disse: &ldquo;Perch&eacute; mi avete fatto questo torto dicendo a quell'uomo che avevate ancora un fratello?&rdquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Quelli risposero: &ldquo;Quell'uomo c'interrog&ograve; minuziosamente intorno a noi e alla nostra famiglia, dicendo: 'Vostro padre vive ancora? Avete qualche altro fratello?'. E noi rispondemmo a tono alle sue domande. Potevamo mai sapere che ci avrebbe detto: 'Fate venire vostro fratello'?&rdquo;. <strong>8</strong>&nbsp;E Giuda disse a Israele suo padre: &ldquo;Lascia venire il fanciullo con me, e ci alzeremo e andremo; e noi vivremo e non moriremo: n&eacute; noi, n&eacute; tu, n&eacute; i nostri piccoli. <strong>9</strong>&nbsp;Io mi rendo garante di lui, chiedine conto alla mia mano; se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, io sar&ograve; per sempre colpevole verso di te. <strong>10</strong>&nbsp;Se non avessimo indugiato, a quest'ora saremmo gi&agrave; tornati due volte&rdquo;. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Israele, loro padre, disse loro: &ldquo;Se &egrave; cos&igrave;, fate questo: Prendete nei vostri sacchi le cose pi&ugrave; squisite di questo paese, e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle; <strong>12</strong>&nbsp;e prendete con voi il doppio del denaro, e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse fu un errore; <strong>13</strong>&nbsp;prendete anche vostro fratello, e alzatevi, tornate da quell'uomo; <strong>14</strong>&nbsp;e l'Iddio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a quell'uomo, in modo che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. E se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!&rdquo;.<br /> </p><p><i>Beniamino riceve felice accoglienza da suo fratello Giuseppe</i><br /><strong>15</strong>&nbsp;Quelli dunque presero il dono, presero con s&eacute; il doppio del denaro e Beniamino; e, partiti, scesero in Egitto, e si presentarono davanti a Giuseppe. <strong>16</strong>&nbsp;Quando Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: &ldquo;Conduci questi uomini in casa; macella, e prepara tutto; perch&eacute; questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;E l'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e li port&ograve; in casa di Giuseppe. <strong>18</strong>&nbsp;E quelli ebbero paura, perch&eacute; erano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: &ldquo;Siamo portati qui a causa di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; egli vuole assalirci, precipitarsi su di noi e prenderci come schiavi, con i nostri asini&rdquo;. <strong>19</strong>&nbsp;E accostatisi al maggiordomo di Giuseppe, gli parlarono sulla porta della casa, e dissero: <strong>20</strong>&nbsp;&ldquo;Scusa, signor mio! noi scendemmo gi&agrave; una prima volta a comprare dei viveri; <strong>21</strong>&nbsp;e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il denaro di ciascuno di noi era alla bocca del proprio sacco: il nostro denaro del peso esatto; e noi l'abbiamo riportato con noi. <strong>22</strong>&nbsp;E abbiamo portato con noi dell'altro denaro per comprare dei viveri; noi non sappiamo chi abbia messo il nostro denaro nei nostri sacchi&rdquo;. <strong>23</strong>&nbsp;Allora egli disse loro: &ldquo;Datevi pace, non temete; il vostro Dio e l'Iddio di vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ho ricevuto il vostro denaro&rdquo;. E, fatto uscire Simeone, lo condusse da loro. <strong>24</strong>&nbsp;Quell'uomo li fece entrare in casa di Giuseppe; diede loro dell'acqua, ed essi si lavarono i piedi; ed egli diede del foraggio ai loro asini. <strong>25</strong>&nbsp;Ed essi prepararono il regalo, aspettando che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno; perch&eacute; avevano capito che sarebbero rimasti l&igrave; a mangiare. <strong>26</strong>&nbsp;E quando Giuseppe arriv&ograve; a casa, quelli gli porsero il dono che avevano portato con s&eacute; nella casa, e si inchinarono fino a terra davanti a lui. <strong>27</strong>&nbsp;Egli domand&ograve; loro come stessero, e disse: &ldquo;Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? Vive egli ancora?&rdquo;. <strong>28</strong>&nbsp;Quelli risposero: &ldquo;Il padre nostro, tuo servo, sta bene; vive ancora&rdquo;. E si inchinarono, e gli fecero riverenza. <strong>29</strong>&nbsp;Poi Giuseppe alz&ograve; gli occhi, vide Beniamino suo fratello, figlio di sua madre, e disse: &ldquo;Questo &egrave; il vostro fratello pi&ugrave; giovane di cui mi parlaste?&rdquo;. Poi disse a lui: &ldquo;Dio ti sia propizio, figlio mio!&rdquo;. <strong>30</strong>&nbsp;E Giuseppe si affrett&ograve; a uscire, perch&eacute; nel suo intimo si era commosso per suo fratello; e cercava un luogo dove piangere; entr&ograve; nella sua camera, e l&igrave; pianse. <strong>31</strong>&nbsp;Poi si lav&ograve; la faccia, e usc&igrave;; si fece forza, e disse: &ldquo;Portate il pranzo&rdquo;. <strong>32</strong>&nbsp;Fu dunque portato il cibo per lui a parte, per loro a parte, e per gli Egiziani che mangiavano con loro, a parte; perch&eacute; gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; per gli Egiziani &egrave; cosa abominevole. <strong>33</strong>&nbsp;Ed essi si misero a sedere davanti a lui: il primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, e il pi&ugrave; giovane secondo la sua et&agrave;; e si guardavano l'un l'altro con meraviglia. <strong>34</strong>&nbsp;E Giuseppe fece portare loro delle vivande che aveva davanti; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella di ogni altro di loro. E bevvero e stettero allegri con lui. </p><p><i>Giuseppe fa mettere la coppa nel sacco di Beniamino</i><br /><strong>44,1</strong>&nbsp;Giuseppe diede quest'ordine al maggiordomo di casa sua: &ldquo;Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare, e metti il denaro di ciascuno di essi alla bocca del suo sacco. <strong>2</strong>&nbsp;E metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del pi&ugrave; giovane, assieme al denaro del suo grano&rdquo;. Ed egli fece come Giuseppe aveva detto. <strong>3</strong>&nbsp;La mattina, non appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. <strong>4</strong>&nbsp;E quando furono usciti dalla citt&agrave; e non erano ancora lontani, Giuseppe disse al maggiordomo di casa sua: &ldquo;Alzati, va' dietro a quegli uomini; e quando li avrai raggiunti, di' loro: 'Perch&eacute; avete reso male per bene? <strong>5</strong>&nbsp;Non &egrave; quella la coppa nella quale il mio signore beve, e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male a fare questo!'&rdquo;. <strong>6</strong>&nbsp;Egli li raggiunse, e disse loro quelle parole. <strong>7</strong>&nbsp;Ed essi gli risposero: &ldquo;Perch&eacute; il mio signore ci rivolge parole come queste? Dio preservi i tuoi servitori dal fare una cosa simile! <strong>8</strong>&nbsp;Ecco, noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; dunque come avremmo rubato dell'argento e dell'oro dalla casa del tuo signore? <strong>9</strong>&nbsp;Quello tra i tuoi servitori presso il quale si trover&agrave; la coppa, sia messo a morte; e noi pure saremo schiavi del tuo signore!&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Ed egli disse: &ldquo;Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sar&agrave; trovata, sar&agrave; mio schiavo; e voi sarete innocenti&rdquo;. <strong>11</strong>&nbsp;In tutta fretta, ognuno di essi mise gi&ugrave; il suo sacco a terra, e ciascuno apr&igrave; il proprio. <strong>12</strong>&nbsp;Il maggiordomo li frug&ograve;, cominciando da quello del maggiore, per finire con quello del pi&ugrave; giovane; e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. <strong>13</strong>&nbsp;Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaric&ograve; il suo asino, e tornarono alla citt&agrave;.<br /> </p><p><i>Giuseppe vuole trattenere Beniamino in Egitto</i><br /><strong>14</strong>&nbsp;Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora l&igrave;; e si gettarono a terra davanti a lui. <strong>15</strong>&nbsp;E Giuseppe disse loro: &ldquo;Che azione &egrave; questa che avete fatta? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?&rdquo;. Giuda rispose: <strong>16</strong>&nbsp;&ldquo;Che diremo al mio signore? quali parole useremo? o come ci giustificheremo? Dio ha ritrovato l'iniquit&agrave; dei tuoi servitori. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano al quale &egrave; stata trovata la coppa&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Ma Giuseppe disse: &ldquo;Mi guardi Iddio dal fare questo! L'uomo nella cui mano &egrave; stata trovata la coppa, sar&agrave; mio schiavo; quanto a voi, risalite in pace da vostro padre&rdquo;.<br /> </p><p><i>Giuda supplica Giuseppe di rendere Beniamino al padre</i><br /><strong>18</strong>&nbsp;Allora Giuda si avvicin&ograve; a Giuseppe, e disse: &ldquo;Di grazia, signore mio, permetti al tuo servitore di fare udire una parola al mio signore, e non si accenda la tua ira contro il tuo servitore! poich&eacute; tu sei come il Faraone. <strong>19</strong>&nbsp;Il mio signore interrog&ograve; i suoi servitori, dicendo: 'Avete voi padre o fratello?' <strong>20</strong>&nbsp;e noi rispondemmo al mio signore: 'Abbiamo un padre che &egrave; vecchio, con un giovane figlio, che gli &egrave; nato nella vecchiaia; il fratello di questi &egrave; morto, cos&igrave; egli &egrave; rimasto solo dei figli di sua madre; e suo padre lo ama'. <strong>21</strong>&nbsp;Allora tu dicesti ai tuoi servitori: 'Conducetemelo, perch&eacute; io lo veda con i miei occhi'. <strong>22</strong>&nbsp;E noi dicemmo al mio signore: 'Il fanciullo non pu&ograve; lasciare suo padre; perch&eacute;, se lo lasciasse, suo padre morirebbe'. <strong>23</strong>&nbsp;E tu dicesti ai tuoi servitori: 'Se il vostro fratello pi&ugrave; giovane non scende con voi, voi non vedrete pi&ugrave; la mia faccia'. <strong>24</strong>&nbsp;E come fummo risaliti da mio padre, tuo servitore, gli riferimmo le parole del mio signore. <strong>25</strong>&nbsp;Poi nostro padre disse: 'Tornate a comprarci un po' di viveri'. <strong>26</strong>&nbsp;E noi rispondemmo: 'Non possiamo scendere laggi&ugrave;; se nostro fratello pi&ugrave; giovane verr&agrave; con noi, allora scenderemo; perch&eacute; non possiamo vedere la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello pi&ugrave; giovane non &egrave; con noi'. <strong>27</strong>&nbsp;E mio padre, tuo servitore, ci rispose: 'Voi sapete che mia moglie mi partor&igrave; due figli; <strong>28</strong>&nbsp;uno di loro part&igrave; da me, e io dissi: Certo egli &egrave; stato sbranato; e non l'ho pi&ugrave; visto da allora; <strong>29</strong>&nbsp;e se mi togliete anche questo, e se gli avviene qualche disgrazia, voi farete scendere con dolore la mia vecchiaia nel soggiorno dei morti'. <strong>30</strong>&nbsp;Ora dunque, quando giunger&ograve; da mio padre, tuo servitore, se il fanciullo, all'anima del quale la sua &egrave; legata, non &egrave; con noi, <strong>31</strong>&nbsp;avverr&agrave; che, quando avr&agrave; visto che il fanciullo non c'&egrave;, egli morir&agrave;; e i tuoi servitori avranno fatto scendere con cordoglio la vecchiaia del tuo servitore nostro padre nel soggiorno dei morti. <strong>32</strong>&nbsp;Ora, siccome il tuo servitore si &egrave; reso garante del fanciullo presso mio padre, e gli ha detto: 'Se non te lo riconduco sar&ograve; per sempre colpevole verso mio padre', <strong>33</strong>&nbsp;permetti ora che il tuo servitore rimanga schiavo del mio signore, al posto del fanciullo, e che il fanciullo se ne torni con i suoi fratelli. <strong>34</strong>&nbsp;Perch&eacute;, come farei a risalire da mio padre senza avere con me il fanciullo? Ah, che io non veda il dolore che causerebbe a mio padre!&rdquo;. </p><p><i>Giuseppe si fa conoscere ai suoi fratelli</i><br /><strong>45,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe non pot&eacute; pi&ugrave; contenersi davanti a tutti gli astanti, e grid&ograve;: &ldquo;Fate uscire tutti dalla mia presenza!&rdquo;. Nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece riconoscere dai suoi fratelli. <strong>2</strong>&nbsp;Alz&ograve; la voce piangendo; gli Egiziani lo udirono, e lo ud&igrave; la casa del Faraone. <strong>3</strong>&nbsp;Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: &ldquo;Io sono Giuseppe; mio padre vive egli tuttora?&rdquo;. Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perch&eacute; erano atterriti alla sua presenza. <strong>4</strong>&nbsp;E Giuseppe disse ai suoi fratelli: &ldquo;Su, avvicinatevi a me!&rdquo;. Quelli si avvicinarono, ed egli disse: &ldquo;Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perch&eacute; fosse condotto in Egitto. <strong>5</strong>&nbsp;Ma ora non vi rattristate, n&eacute; vi dispiaccia di avermi venduto perch&eacute; io fossi portato qua; poich&eacute; Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. <strong>6</strong>&nbsp;Infatti, sono due anni che la carestia &egrave; nel paese; e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sar&agrave; n&eacute; aratura n&eacute; m&egrave;sse. <strong>7</strong>&nbsp;Ma Dio mi ha mandato davanti a voi, perch&eacute; sia conservato di voi un residuo sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione. <strong>8</strong>&nbsp;Non siete dunque voi che mi avete mandato qua, ma &egrave; Dio; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, signore di tutta la sua casa, e governatore di tutto il paese d'Egitto. <strong>9</strong>&nbsp;Affrettatevi a risalire da mio padre, e ditegli: 'Cos&igrave; dice tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto; scendi da me, non tardare; <strong>10</strong>&nbsp;tu abiterai nel paese di Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti, e tutto quello che possiedi. <strong>11</strong>&nbsp;E qui io ti sostenter&ograve; (perch&eacute; ci saranno ancora cinque anni di carestia), in modo che tu non sia ridotto alla miseria: tu, la tua famiglia, e tutto quello che possiedi'. <strong>12</strong>&nbsp;Ed ecco, voi vedete con i vostri occhi, e mio fratello Beniamino vede con gli occhi suoi, che &egrave; proprio la bocca mia che vi parla. <strong>13</strong>&nbsp;Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto, e tutto quello che avete visto; e fate in modo che mio padre scenda presto qua&rdquo;. <strong>14</strong>&nbsp;E gettandosi al collo di Beniamino, suo fratello, pianse; e Beniamino pianse sul suo collo. <strong>15</strong>&nbsp;Baci&ograve; pure tutti i suoi fratelli, piangendo. E, dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.<br /> </p><p><i>Faraone favorisce i piani di Giuseppe</i><br /><strong>16</strong>&nbsp;Il rumore della cosa si sparse nella casa del Faraone, e si disse: &ldquo;Sono arrivati i fratelli di Giuseppe&rdquo;. Il che piacque al Faraone e ai suoi servitori. <strong>17</strong>&nbsp;Cos&igrave; Faraone disse a Giuseppe: &ldquo;Di' ai tuoi fratelli: 'Fate questo: caricate le vostre bestie e andate, tornate al paese di Canaan; <strong>18</strong>&nbsp;prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi dar&ograve; del meglio del paese d'Egitto, e voi mangerete il grasso del paese'. <strong>19</strong>&nbsp;Tu hai l'ordine di dire loro: 'Fate questo: Prendete nel paese di Egitto dei carri per i vostri piccoli e per le vostre mogli; conducete vostro padre e venite. <strong>20</strong>&nbsp;E non vi rincresca di lasciare le vostre cose; perch&eacute; il meglio di tutto il paese d'Egitto sar&agrave; vostro'&rdquo;. <strong>21</strong>&nbsp;I figli d'Israele fecero cos&igrave;, e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine del Faraone, e diede loro delle provviste per il viaggio. <strong>22</strong>&nbsp;A tutti diede un abito di ricambio per ciascuno; ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque cambi di vestiti; <strong>23</strong>&nbsp;e a suo padre mand&ograve; questo: dieci asini carichi delle migliori cose d'Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri, per suo padre, durante il viaggio. <strong>24</strong>&nbsp;Cos&igrave; conged&ograve; i suoi fratelli, e questi partirono; ed egli disse loro: &ldquo;Non ci siano, durante il viaggio, delle discussioni fra voi&rdquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Ed essi risalirono dall'Egitto e giunsero nel paese di Canaan da Giacobbe loro padre. <strong>26</strong>&nbsp;E gli riferirono ogni cosa, dicendo: &ldquo;Giuseppe vive tuttora, ed &egrave; il governatore di tutto il paese d'Egitto&rdquo;. Ma il suo cuore rimase freddo, perch&eacute; egli non credeva loro. <strong>27</strong>&nbsp;Essi gli ripeterono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro; ed egli vide i carri che Giuseppe aveva mandato per portarlo via; allora lo spirito di Giacobbe loro padre si ravviv&ograve;, e Israele disse: <strong>28</strong>&nbsp;&ldquo;Basta; mio figlio Giuseppe vive tuttora; io andr&ograve; e lo vedr&ograve; prima di morire&rdquo;. </p><p><i>Giacobbe, dopo che Dio gli appare, scende in Egitto</i><br /><strong>46,1</strong>&nbsp;Israele dunque part&igrave; con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Sceba, offr&igrave; sacrifici all'Iddio di Isacco suo padre. <strong>2</strong>&nbsp;Dio parl&ograve; a Israele in visioni notturne, e disse: &ldquo;Giacobbe, Giacobbe!&rdquo;. Ed egli rispose: &ldquo;Eccomi!&rdquo;. <strong>3</strong>&nbsp;E Dio disse: &ldquo;Io sono Dio, l'Iddio di tuo padre; non temere di scendere in Egitto, perch&eacute; l&agrave; ti far&ograve; diventare una grande nazione. <strong>4</strong>&nbsp;Io scender&ograve; con te in Egitto, e te ne far&ograve; anche sicuramente risalire; e Giuseppe ti chiuder&agrave; gli occhi&rdquo;. <strong>5</strong>&nbsp;Allora Giacobbe part&igrave; da Beer-Sceba; e i figli d'Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro piccoli e le loro mogli sui carri che il Faraone aveva mandato per trasportarli. <strong>6</strong>&nbsp;Ed essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquistato nel paese di Canaan, e giunsero in Egitto: Giacobbe, e tutta la sua famiglia con lui. <strong>7</strong>&nbsp;Egli condusse con s&eacute; in Egitto i suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli, e tutta la sua famiglia.<br /> </p><p><i>La famiglia di Giacobbe che scese in Egitto</i><br /><strong>8</strong>&nbsp;Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben. <strong>9</strong>&nbsp;I figli di Ruben: Enoc, Pallu, Chesron e Carmi. <strong>10</strong>&nbsp;I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Soar e Saul, figlio di una Cananea. <strong>11</strong>&nbsp;I figli di Levi: Gherson, Cheat e Merari. <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zerac; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan; e i figli di Perez furono: Chesron e Camul. <strong>13</strong>&nbsp;I figli di Issacar: Tola, Puva, Iob e Simron. <strong>14</strong>&nbsp;I figli di Zabulon: Sered, Elon, e Ialeel. <strong>15</strong>&nbsp;Questi sono i figli che Lea partor&igrave; a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre a Dina, sua figlia. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatr&eacute; persone. <strong>16</strong>&nbsp;I figli di Gad: Sifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. <strong>17</strong>&nbsp;I figli di Ascer: Imna, Tisva, Tisvi, Beria e Sera loro sorella. E i figli di Beria: Eber e Malchiel. <strong>18</strong>&nbsp;Questi furono i figli di Zilpa che Labano aveva dato a Lea sua figlia; ed essa li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto sedici persone. <strong>19</strong>&nbsp;I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. <strong>20</strong>&nbsp;E a Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On, gli partor&igrave;. <strong>21</strong>&nbsp;I figli di Beniamino: Bela, Becher, Asbel, Ghera, Naaman, Ei, Ros, Muppim, Cuppim e Ard. <strong>22</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto, quattordici persone. <strong>23</strong>&nbsp;I figli di Dan: Cusim. <strong>24</strong>&nbsp;I figli di Neftali: Iaseel, Guni, Ieser e Sillem. <strong>25</strong>&nbsp;Questi sono i figli di Bila che Labano aveva dato a Rachele sua figlia, e lei li partor&igrave; a Giacobbe: in tutto, sette persone. <strong>26</strong>&nbsp;Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli dei figli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei. <strong>27</strong>&nbsp;E i figli di Giuseppe, nati in Egitto, erano due. Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settanta.<br /> </p><p><i>Giuseppe va incontro a suo padre</i><br /><strong>28</strong>&nbsp;Ora Giacobbe mand&ograve; davanti a s&eacute; Giuda da Giuseppe, perch&eacute; questi lo introducesse nel paese di Goscen. E giunsero nel paese di Goscen. <strong>29</strong>&nbsp;Giuseppe fece attaccare il suo carro, e sal&igrave; a Goscen per incontrare Israele, suo padre; gli si present&ograve;, gli si gett&ograve; al collo, e pianse lungamente sul suo collo. <strong>30</strong>&nbsp;E Israele disse a Giuseppe: &ldquo;Ora, che io muoia pure, perch&eacute; ho visto la tua faccia, e tu vivi ancora!&rdquo;. <strong>31</strong>&nbsp;E Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: &ldquo;Io salir&ograve; a informare Faraone, e gli dir&ograve;: 'I miei fratelli e la famiglia di mio padre che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. <strong>32</strong>&nbsp;Questi uomini sono pastori, poich&eacute; sono sempre stati allevatori di bestiame; e hanno condotto con s&eacute; le loro greggi, i loro armenti, e tutto quello che possiedono'. <strong>33</strong>&nbsp;E quando Faraone vi far&agrave; chiamare e vi dir&agrave;: 'Qual &egrave; la vostra occupazione?', risponderete: <strong>34</strong>&nbsp;'I tuoi servitori sono stati allevatori di bestiame dalla loro infanzia fino ad ora: cos&igrave; noi come i nostri padri'. Direte cos&igrave;, perch&eacute; possiate abitare nel paese di Goscen. Poich&eacute; gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori&rdquo;. </p><p><i>Giacobbe e i suoi figli presentati al Faraone e stabiliti nel paese di Goscen</i><br /><strong>47,1</strong>&nbsp;Giuseppe and&ograve; quindi a informare Faraone, e gli disse: &ldquo;Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi, con i loro armenti e con tutto quello che hanno, sono venuti dal paese di Canaan; ed ecco, sono nel paese di Goscen&rdquo;. <strong>2</strong>&nbsp;E prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li present&ograve; al Faraone. <strong>3</strong>&nbsp;E Faraone disse ai fratelli di Giuseppe: &ldquo;Qual &egrave; la vostra occupazione?&rdquo;. Ed essi risposero al Faraone: &ldquo;I tuoi servitori sono pastori, come furono i nostri padri&rdquo;. <strong>4</strong>&nbsp;Poi dissero al Faraone: &ldquo;Siamo venuti per abitare in questo paese, perch&eacute; nel paese di Canaan non c'&egrave; pascolo per le greggi dei tuoi servitori; poich&eacute; la carestia &egrave; grave; permetti ora che i tuoi servi dimorino nel paese di Goscen&rdquo;. <strong>5</strong>&nbsp;E Faraone parl&ograve; a Giuseppe dicendo: &ldquo;Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te; <strong>6</strong>&nbsp;il paese d'Egitto ti sta davanti, fa' abitare tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese; dimorino pure nel paese di Goscen; e se conosci fra loro degli uomini capaci, falli sovraintendenti del mio bestiame&rdquo;. <strong>7</strong>&nbsp;Poi Giuseppe port&ograve; Giacobbe suo padre dal Faraone, e glielo present&ograve;. E Giacobbe benedisse Faraone. <strong>8</strong>&nbsp;E Faraone disse a Giacobbe: &ldquo;Quanti sono i giorni del tempo della tua vita?&rdquo;. <strong>9</strong>&nbsp;Giacobbe rispose al Faraone: &ldquo;Gli anni della mia vita da pellegrino sono centotrenta; i giorni del tempo della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero dei giorni della vita dei miei padri, ai giorni dei loro pellegrinaggi&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Giacobbe benedisse ancora Faraone, e si ritir&ograve; dalla presenza di lui. <strong>11</strong>&nbsp;Allora Giuseppe stabil&igrave; suo padre e i suoi fratelli, e diede loro una propriet&agrave; nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nella contrada di Ramses, come Faraone aveva ordinato. <strong>12</strong>&nbsp;E Giuseppe sostent&ograve; suo padre, i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre, provvedendoli di pane, secondo il numero dei figli.<br /> </p><p><i>L'amministrazione di Giuseppe</i><br /><strong>13</strong>&nbsp;Ora in tutto il paese non c'era pane, perch&eacute; la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan penavano a causa della carestia. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe accumul&ograve; tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; e Giuseppe port&ograve; questo denaro nella casa del Faraone. <strong>15</strong>&nbsp;E quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero a Giuseppe e dissero: &ldquo;Dacci del pane! Perch&eacute; dovremmo morire in tua presenza? poich&eacute; il denaro &egrave; finito&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;E Giuseppe disse: &ldquo;Date il vostro bestiame; e io vi dar&ograve; del pane in cambio del vostro bestiame, se non avete pi&ugrave; denaro&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;E quelli portarono a Giuseppe il loro bestiame; e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Cos&igrave; forn&igrave; loro del pane per quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame. <strong>18</strong>&nbsp;Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente, e gli dissero: &ldquo;Noi non nasconderemo al mio signore che, essendo esaurito il denaro ed essendo passate al mio signore le mandrie del nostro bestiame, non resta pi&ugrave; nulla che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre. <strong>19</strong>&nbsp;E perch&eacute; dovremmo morire sotto gli occhi tuoi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre in cambio di pane; e noi con le nostre terre saremo schiavi del Faraone; dacci da seminare affinch&eacute; possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto&rdquo;. <strong>20</strong>&nbsp;Cos&igrave; Giuseppe compr&ograve; per il Faraone tutte le terre d'Egitto; poich&eacute; gli Egiziani vendettero ognuno il proprio campo, perch&eacute; la carestia li colpiva gravemente. Cos&igrave; il paese divent&ograve; propriet&agrave; del Faraone. <strong>21</strong>&nbsp;Quanto al popolo, lo fece passare nelle citt&agrave;, da un capo all'altro dell'Egitto; <strong>22</strong>&nbsp;soltanto le terre dei sacerdoti non le acquist&ograve;, perch&eacute; i sacerdoti ricevevano una provvigione assegnata loro dal Faraone, e vivevano della provvigione che Faraone dava loro; per questo essi non vendettero le loro terre. <strong>23</strong>&nbsp;Poi Giuseppe disse al popolo: &ldquo;Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per Faraone; ecco del seme; seminate la terra; <strong>24</strong>&nbsp;e al tempo della raccolta, ne darete il quinto al Faraone, e quattro parti saranno vostre, per seminare i campi e per il vostro nutrimento, di quelli che sono in casa vostra, e per il nutrimento dei vostri bambini&rdquo;. <strong>25</strong>&nbsp;E quelli dissero: &ldquo;Tu ci hai salvato la vita! ci sia dato di trovare grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi del Faraone&rdquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Giuseppe ne fece una legge, che dura fino al giorno d'oggi, secondo la quale un quinto del reddito delle terre d'Egitto era per Faraone; soltanto le terre dei sacerdoti non furono del Faraone.<br /> </p><p><i>Giacobbe fa giurare a Giuseppe che lo seppellir&agrave; presso i suoi padri</i><br /><strong>27</strong>&nbsp;Cos&igrave; gli Israeliti abitarono nel paese d'Egitto, nel paese di Goscen; vi ebbero delle propriet&agrave;, crebbero, e si moltiplicarono oltremisura. <strong>28</strong>&nbsp;Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; e i giorni di Giacobbe, gli anni della sua vita, furono centoquarantasette. <strong>29</strong>&nbsp;E quando Israele si avvicin&ograve; al giorno della sua morte, chiam&ograve; suo figlio Giuseppe, e gli disse: &ldquo;Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, mettimi la mano sotto la coscia, e usami benignit&agrave; e fedelt&agrave;; non mi seppellire in Egitto! <strong>30</strong>&nbsp;ma, quando giacer&ograve; con i miei padri, portami fuori dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro!&rdquo;. <strong>31</strong>&nbsp;Egli rispose: &ldquo;Far&ograve; come tu dici&rdquo;. E Giacobbe disse: &ldquo;Giuramelo&rdquo;. E Giuseppe glielo giur&ograve;. E Israele, rivolto al capo del letto, ador&ograve;. </p><p><i>Giacobbe benedice i due figli di Giuseppe, Efraim e Manasse</i><br /><strong>48,1</strong>&nbsp;Dopo queste cose, avvenne che fu detto a Giuseppe: &ldquo;Ecco, tuo padre &egrave; ammalato&rdquo;. Ed egli prese con s&eacute; i suoi due figli, Manasse ed Efraim. <strong>2</strong>&nbsp;Giacobbe ne fu informato, e gli fu detto: &ldquo;Ecco, tuo figlio Giuseppe viene da te&rdquo;. Allora Israele raccolse le sue forze, e si mise a sedere sul letto. <strong>3</strong>&nbsp;Giacobbe disse a Giuseppe: &ldquo;L'Iddio Onnipotente mi apparve a Luz nel paese di Canaan, mi benedisse, <strong>4</strong>&nbsp;e mi disse: 'Ecco, io ti far&ograve; fruttare, ti moltiplicher&ograve;, ti far&ograve; diventare una moltitudine di popoli, e dar&ograve; questo paese alla tua progenie dopo di te, come una propriet&agrave; perenne. <strong>5</strong>&nbsp;E ora, i tuoi due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima che io venissi da te in Egitto, sono miei. Efraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. <strong>6</strong>&nbsp;Ma i figli che hai generato dopo di loro saranno tuoi; essi saranno chiamati con il nome dei loro fratelli, quanto alla loro eredit&agrave;. <strong>7</strong>&nbsp;Quanto a me, quando tornavo da Paddan, Rachele mor&igrave;, nel paese di Canaan, durante il viaggio, a qualche distanza da Efrata; e la seppellii l&igrave;, sulla via di Efrata, che &egrave; Betlemme. <strong>8</strong>&nbsp;Israele guard&ograve; i figli di Giuseppe, e disse: &ldquo;Questi, chi sono?&rdquo;. <strong>9</strong>&nbsp;E Giuseppe rispose a suo padre: &ldquo;Sono miei figli, che Dio mi ha dato qui&rdquo;. Ed egli disse: &ldquo;Falli avvicinare a me, e io li benedir&ograve;&rdquo;. <strong>10</strong>&nbsp;Ora gli occhi d'Israele erano annebbiati a motivo dell'et&agrave;, tanto che non ci vedeva pi&ugrave;. E Giuseppe li fece avvicinare a lui, ed egli li baci&ograve; e li abbracci&ograve;. <strong>11</strong>&nbsp;Poi Israele disse a Giuseppe: &ldquo;Io non pensavo di rivedere pi&ugrave; la tua faccia; ed ecco che Dio mi ha concesso di vedere anche la tua progenie&rdquo;. <strong>12</strong>&nbsp;Giuseppe li ritir&ograve; dalle ginocchia di suo padre e si prostr&ograve; con la faccia a terra. <strong>13</strong>&nbsp;Poi Giuseppe li prese entrambi: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele; e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele; e li fece avvicinare a lui. <strong>14</strong>&nbsp;E Israele stese la sua mano destra, e la pos&ograve; sul capo di Efraim che era il pi&ugrave; giovane; e pos&ograve; la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; poich&eacute; Manasse era il primogenito. <strong>15</strong>&nbsp;E benedisse Giuseppe, e disse: &ldquo;L'Iddio, nel cui cospetto camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, l'Iddio che &egrave; stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, <strong>16</strong>&nbsp;l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati con il mio nome e con il nome dei miei padri Abraamo e Isacco, e moltiplichino copiosamente sulla terra!&rdquo;. <strong>17</strong>&nbsp;Ora quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, prov&ograve; dispiacere, e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. <strong>18</strong>&nbsp;E Giuseppe disse a suo padre: &ldquo;Non cos&igrave;, padre mio; perch&eacute; questi &egrave; il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo&rdquo;. <strong>19</strong>&nbsp;Ma suo padre rifiut&ograve; e disse: &ldquo;Lo so, figlio mio, lo so; anche egli diventer&agrave; un popolo, e anche egli sar&agrave; grande; tuttavia, suo fratello pi&ugrave; giovane sar&agrave; pi&ugrave; grande di lui, e la sua progenie diventer&agrave; una moltitudine di nazioni&rdquo;. <strong>20</strong>&nbsp;E in quel giorno li benedisse, dicendo: &ldquo;Di voi si servir&agrave; Israele per benedire, dicendo: 'Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse!'&rdquo;. E mise Efraim prima di Manasse. <strong>21</strong>&nbsp;Poi Israele disse a Giuseppe: &ldquo;Ecco, io muoio; ma Dio sar&agrave; con voi, e vi ricondurr&agrave; nel paese dei vostri padri. <strong>22</strong>&nbsp;E io ti do una parte di pi&ugrave; rispetto ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e con il mio arco&rdquo;. </p><p><i>Giacobbe benedice i suoi figli</i><br /><strong>49,1</strong>&nbsp;Poi Giacobbe chiam&ograve; i suoi figli, e disse: &ldquo;Radunatevi, e vi annuncer&ograve; ci&ograve; che vi avverr&agrave; nei giorni a venire. <strong>2</strong>&nbsp;Radunatevi e ascoltate, o figli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre! <strong>3</strong>&nbsp;Ruben, tu sei il mio primogenito, la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignit&agrave; ed eminente in forza. <strong>4</strong>&nbsp;Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preeminenza, perch&eacute; sei salito sul letto di tuo padre. Allora tu l'hai profanato. Egli &egrave; salito sul mio letto. <strong>5</strong>&nbsp;Simeone e Levi sono fratelli: le loro spade sono strumenti di violenza. <strong>6</strong>&nbsp;Non entri l'anima mia nel loro consiglio segreto, non si unisca la mia gloria alla loro adunanza! Poich&eacute; nella loro ira hanno ucciso degli uomini, e nella loro malvagit&agrave; hanno tagliato i garretti ai tori. <strong>7</strong>&nbsp;Maledetta l'ira loro, perch&eacute; &egrave; stata violenta, e il loro furore perch&eacute; &egrave; stato crudele! Io li divider&ograve; in Giacobbe, e li disperder&ograve; in Israele. <strong>8</strong>&nbsp;Giuda, i tuoi fratelli loderanno te; la tua mano sar&agrave; sulla nuca dei tuoi nemici; i figli di tuo padre si prostreranno davanti a te. <strong>9</strong>&nbsp;Giuda &egrave; un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo far&agrave; alzare? <strong>10</strong>&nbsp;Lo scettro non sar&agrave; rimosso da Giuda, n&eacute; il bastone del comando dai suoi piedi, finch&eacute; venga colui al quale esso appartiene, e al quale ubbidiranno i popoli. <strong>11</strong>&nbsp;Egli lega il suo asinello alla vite, e il puledro della sua asina alla vite migliore; lava la sua veste con il vino, e il suo manto con il sangue dell'uva. <strong>12</strong>&nbsp;Egli ha gli occhi rossi dal vino, e i denti bianchi dal latte. <strong>13</strong>&nbsp;Zabulon abiter&agrave; sulla costa dei mari; sar&agrave; sulla costa dove approdano le navi e il suo fianco si appogger&agrave; a Sidone. <strong>14</strong>&nbsp;Issacar &egrave; un asino robusto, sdraiato fra gli ovili. <strong>15</strong>&nbsp;Egli ha visto che il riposo &egrave; buono, e che il paese &egrave; gradevole; ha curvato la spalla per portare il peso, ed &egrave; diventato un servo forzato al lavoro. <strong>16</strong>&nbsp;Dan giudicher&agrave; il suo popolo, come una delle trib&ugrave; d'Israele. <strong>17</strong>&nbsp;Dan sar&agrave; una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, in modo che il cavaliere cada all'indietro. <strong>18</strong>&nbsp;Io ho aspettato la tua salvezza, o Eterno! <strong>19</strong>&nbsp;Gad, l'assaliranno delle bande armate, ma egli a sua volta le assalir&agrave; e le inseguir&agrave;. <strong>20</strong>&nbsp;Da Ascer verr&agrave; il pane saporito, ed egli fornir&agrave; delizie reali. <strong>21</strong>&nbsp;Neftali &egrave; una cerva messa in libert&agrave;; egli dice delle belle parole. <strong>22</strong>&nbsp;Giuseppe &egrave; un ramo d'albero fruttifero; un ramo d'albero fruttifero vicino a una sorgente; i suoi rami si stendono sopra il muro. <strong>23</strong>&nbsp;Gli arcieri l'hanno provocato, gli hanno lanciato delle frecce, l'hanno perseguitato; <strong>24</strong>&nbsp;ma il suo arco &egrave; rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del Potente di Giacobbe, da colui che &egrave; il pastore e la roccia d'Israele, <strong>25</strong>&nbsp;dall'Iddio di tuo padre che ti aiuter&agrave;, e dall'Altissimo che ti benedir&agrave; con benedizioni del cielo di sopra, con benedizioni dell'abisso che giace di sotto, con benedizioni delle mammelle e del grembo materno. <strong>26</strong>&nbsp;Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei progenitori, fino a raggiungere la cima delle colline eterne. Esse saranno sul capo di Giuseppe, sulla fronte del principe dei suoi fratelli. <strong>27</strong>&nbsp;Beniamino &egrave; un lupo rapace; la mattina divora la preda, e la sera spartisce le spoglie&rdquo;. <strong>28</strong>&nbsp;Tutti costoro sono gli antenati delle dodici trib&ugrave; d'Israele; e questo &egrave; quello che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare.<br /> </p><p><i>Ultime istruzioni di Giacobbe, sua morte</i><br /><strong>29</strong>&nbsp;Poi impart&igrave; loro i suoi ordini, e disse: &ldquo;Io sto per essere riunito al mio popolo; seppellitemi con i miei padri nella grotta che &egrave; nel campo di Efron l'Ittita, <strong>30</strong>&nbsp;nella grotta che &egrave; nel campo di Macpela, di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, la quale Abraamo compr&ograve;, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua propriet&agrave;. <strong>31</strong>&nbsp;Qui furono sepolti Abraamo e Sara sua moglie; qui furono sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e qui io vi seppellii Lea. <strong>32</strong>&nbsp;Il campo e la grotta che vi si trova furono comprati dai figli di Chet&rdquo;. <strong>33</strong>&nbsp;Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritir&ograve; i piedi nel letto e spir&ograve;, e fu riunito al suo popolo. </p><p><i>Giuseppe e gli Egiziani piangono Giacobbe</i><br /><strong>50,1</strong>&nbsp;Allora Giuseppe si gett&ograve; sulla faccia di suo padre, pianse su lui, e lo baci&ograve;. <strong>2</strong>&nbsp;Poi Giuseppe ordin&ograve; ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. <strong>3</strong>&nbsp;Ci vollero quaranta giorni; perch&eacute; tanto &egrave; il tempo che si impiega a imbalsamare; e gli Egiziani lo piansero settanta giorni. <strong>4</strong>&nbsp;E quando i giorni del lutto fatto per lui furono passati, Giuseppe parl&ograve; alla casa del Faraone, dicendo: &ldquo;Se ora ho trovato grazia agli occhi vostri, fate arrivare agli orecchi del Faraone queste parole: <strong>5</strong>&nbsp;Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: 'Ecco, io muoio; seppelliscimi nel mio sepolcro, che mi sono scavato nel paese di Canaan'. Ora dunque, permetti che io salga e seppellisca mio padre; poi torner&ograve;&rdquo;. <strong>6</strong>&nbsp;E Faraone rispose: &ldquo;Sali e seppellisci tuo padre come ti ha fatto giurare&rdquo;.<br /> </p><p><i>I funerali di Giacobbe nel paese di Canaan</i><br /><strong>7</strong>&nbsp;Allora Giuseppe sal&igrave; a seppellire suo padre; e con lui salirono tutti i servitori del Faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli anziani del paese d'Egitto, <strong>8</strong>&nbsp;e tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Non lasciarono nel paese di Goscen che i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. <strong>9</strong>&nbsp;Con lui salirono pure carri e cavalieri; cos&igrave; che il corteo era numerosissimo. <strong>10</strong>&nbsp;E come furono giunti all'aia di Atad, che &egrave; oltre il Giordano, fecero grandi e profondi lamenti; e Giuseppe fece a suo padre un lutto di sette giorni. <strong>11</strong>&nbsp;Ora quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: &ldquo;Questo &egrave; un grave lutto per gli Egiziani!&rdquo;. Perci&ograve; fu messo nome Abel-Misraim a quell'aia, che &egrave; oltre il Giordano. <strong>12</strong>&nbsp;I figli di Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro: <strong>13</strong>&nbsp;lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua propriet&agrave;, di fronte a Mamre. <strong>14</strong>&nbsp;Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, se ne torn&ograve; in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.<br /> </p><p><i>Giuseppe rassicura i suoi fratelli</i><br /><strong>15</strong>&nbsp;I fratelli di Giuseppe, quando videro che loro padre era morto, dissero: &ldquo;Chiss&agrave; se Giuseppe non ci porti odio e non ci renda tutto il male che gli abbiamo fatto!&rdquo;. <strong>16</strong>&nbsp;E mandarono a dire a Giuseppe: &ldquo;Tuo padre, prima di morire, diede quest'ordine: <strong>17</strong>&nbsp;Dite cos&igrave; a Giuseppe: &ldquo;Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perch&eacute; ti hanno fatto del male. Perdona dunque ora il misfatto dei servi dell'Iddio di tuo padre!&rdquo;. E Giuseppe, quando gli fu parlato cos&igrave;, pianse. <strong>18</strong>&nbsp;E vennero anche i suoi fratelli, si prostrarono ai suoi piedi, e dissero: &ldquo;Ecco, siamo tuoi servi&rdquo;. <strong>19</strong>&nbsp;E Giuseppe disse loro: &ldquo;Non temete; poich&eacute; sono io forse al posto di Dio? <strong>20</strong>&nbsp;Voi avevate pensato del male contro di me; ma Dio ha pensato di convertirlo in bene, per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso. <strong>21</strong>&nbsp;Ora dunque non temete; io sostenter&ograve; voi e i vostri figli&rdquo;. E li confort&ograve;, e parl&ograve; al loro cuore.<br /> </p><p><i>Vecchiaia e morte di Giuseppe</i><br /><strong>22</strong>&nbsp;Giuseppe abit&ograve; in Egitto: egli, con la casa di suo padre; e visse centodieci anni. <strong>23</strong>&nbsp;Giuseppe vide i figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia. <strong>24</strong>&nbsp;E Giuseppe disse ai suoi fratelli: &ldquo;Io sto per morire; ma Dio per certo vi visiter&agrave;, e vi far&agrave; salire da questo paese, nel paese che promise con giuramento ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe&rdquo;. <strong>25</strong>&nbsp;Giuseppe fece giurare i figli d'Israele, dicendo: &ldquo;Dio per certo vi visiter&agrave;; allora, trasportate di qui le mie ossa&rdquo;. <strong>26</strong>&nbsp;Poi Giuseppe mor&igrave;, in et&agrave; di centodieci anni; e fu imbalsamato e posto in una bara in Egitto.</p><!-- RESULT ITEM END --></div></td></tr></table></div><!-- RESULT LIST END --> <div style="text-align:center"><p><i>Dimensione testo:</i> <input class="grandezzatesto" type="button" name="diminuisci" value="Pi&ugrave; piccolo" onclick="curSize=parseInt($('#brano').css('font-size'))-2;if(curSize>=10){$('#brano').css('font-size',curSize);var d=new Date();d.setTime(d.getTime()+(1000*24*60*60*1000));document.cookie='dim_testo='+curSize+';expires='+d.toUTCString()+';path=/';}" /> <input class="grandezzatesto" type="button" name="risetta" value="Predefinito" onClick="$('#brano').css('font-size',16);document.cookie='dim_testo=0; path=/;';" /> <input class="grandezzatesto" type="button" name="aumenta" value="Pi&ugrave; grande" onClick="curSize=parseInt($('#brano').css('font-size'))+2;if(curSize<=48){$('#brano').css('font-size',curSize);var d=new Date();d.setTime(d.getTime()+(1000*24*60*60*1000));document.cookie='dim_testo='+curSize+';expires='+d.toUTCString()+';path=/';}" /> </p></div><hr style="width:80%" /><p><strong>Nuovo brano:</strong></p><form action="testom.php" method="post" onsubmit="if (riferimento.value.length==0) {alert('Digitare il riferimento di un brano')}; return riferimento.value.length!=0;"> <p>Brano da visualizzare:&nbsp;<input type="text" name="riferimento" value="Gen37-50" /><input type="hidden" name="versioni[]" value="C.E.I." /><input type="hidden" name="versioni[]" value="Nuova Riveduta" /><input type="hidden" name="versioni[]" value="Nuova Diodati" /><input type="hidden" name="versioni[]" value="Riveduta 2020" /></p><p><input type="submit" name="Submit" value="Visualizza testo" /></p></form><p><a href="/"><img src="/immagini/bibbia.gif" alt="Bibbia" />(Da https://www.laparola.net/)</a></p> </body> </html>

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